Davide Pastore
2005-11-24 17:16:06 UTC
Visto che siamo entrati in tema di motori, vi sottopongo questi
(modestissimi) appunti sui motori Isotta Fraschini della Regia.
Ho sempre trovato pochissimo materiale su questo argomento
(forse perché gli I.F. erano un prodotto non proprio esaltante)
e vi sarei grato per ogni correzione, precisazione, aggiunta.
Durante la WW1 vengono prodotti i modelli:
- V4 (L6, 180cv)
- V5 (L8, 230cv)
[corsa 190mm, alesaggio 130mm, cilindrata 20.175cc]
- V6 (L6, 250cv)
più o meno ispirati ai modelli Daimler Benz.
Nei primi anni '20 nascono i modelli:
- Asso (V8, 320cv) [CR.1]
- SemiAsso (V4?, oppure L4?, 200cv) [Cant.22]
- Asso Caccia (V12, 480cv) [?]
Quest'ultimo mi risulta raffreddato ad aria, non so se la cosa
fosse comune anche agli altri due. Sospetto i cilindri fossero
i medesimi per tutti e tre.
In seguito esce una famiglia strettamente imparentata: Asso 250,
500 e 750 (essendo la potenza nominale) rispettivamente 6 in linea,
V12 e W18 su tre banchi, con le bancate molto simili tra i tre (più
un isolato mostro mutante W36, costruito per la Coppa Schneider
unendo due W18). La famiglia viene progressivamente affinata
durante gli anni, fino alla WW2, come segue:
L6:
- Asso 250 (?) [?]
V12:
- Asso 500 (500-590cv) [Ca.74]
[corsa 150mm, alesaggio 140mm, cilindrata 27.709cc]
- Asso XI (730-900cv) [Ca.132, CZ.505, CZ.1007, CZ.1011, P.50]
- L.121 (900-960cv) [B.B., CC.2, F.4]
- L.122 (?) [B.B., Ca.175]
W18:
- Asso 750 (870-970cv) [Ca.111, CZ.501]
[corsa 170mm, alesaggio 140mm, cilindrata 47.105cc]
- Asso IX (?) [?]
- L.180 (1.450cv) [Ca.335, Ca.350]
- L.181 (?) [B.B.]
W36:
- Asso 2-800 (1.800cv) [M.67]
("B.B." = "Bombardiere Bellomo", o almeno così ho scritto sulle
note alcuni anni fa. Non mi ricordo assolutamente da dove ho
tratto la fonte, così come non mi ricordo assolutamente che razza
di aereo sia codesto. Info gradite)
Questi motori I.F. più o meno funzionano bene, ma sono anche
grossi e pesanti (il W18 è monumentale) per cui la loro fortuna
non è eccessiva: l'unico aereo costruito in grande serie che li impiega
è il CZ.501 Gabbiano, che non richiede prestazioni velocistiche ma
solo affidabilità. Di conseguenza la Ditta tenta nuove strade, e nei
primi '30 costruisce su licenza l'ottimo Gnome et Rhone 14Kfc
Mistral ("K/14" per la Regia. Caso pressoché unico di un motore
straniero costruito in Italia con il suo nome originale):
R14:
- K/14 (1.000cv) [Ba.65, S.79B, S.81]
Il motore va più che bene, ma poco dopo le licenze GR finiscono
(per motivi che ignoro) alla Piaggio, e la I.F. cambia completamente
genere. Nei tardi anni '30 nasce una nuova famiglia di motori in linea
raffreddati ad aria. L'idea, per certi versi rivoluzionaria, sembra
eccellente (si elimina la complessità dei radiatori, senza avere il
grande ingombro frontale dei radiali). Modelli:
L6:
- Semi-Gamma (mezzo Gamma, nessun dato) [Ro.63]
V12:
- Beta (280cv) [FN.315]
- Gamma (520-540cv) [?]
- Delta (700-750cv) [Ca.313, Ca.314, CZ.515, G.26, G.28, G.48,
SAI.207, SAI.403]
[corsa 160mm, alesaggio 132mm, cilindrata 26.275cc]
- L.120 (Delta evoluto, 825-840cv) [Ca.331, Re.2001D]
X24:
- Zeta (doppio Gamma? 1.125cv) [F.6Z, G.55Z]
- Sigma (doppio Delta? 1.500-1.750cv) [?]
La produzione si rivela un fallimento completo: i cilindri
surriscaldano, le potenze massime restano teoriche, i motori
sono inaffidabili. Ciononostante l'impero industriale Caproni
(di cui la Isotta Fraschini fa parte, insieme alla OMIR - Officine
Meccaniche Italiane Reggiane - e ad altre ditte minori) persiste
per anni nel tentativo di far accettare alla Regia i suoi motori,
possibilmente montati sui suoi aeroplani: il prodotto finito
risulta generalmente inutile, se non dannoso.
Circa negli stessi anni la Renault proponeva una serie di motori in
linea raffreddati ad aria molto simile a Delta & C., poi montati sui
caccia leggeri CR (Caudron-Renault, a loro volta, estremamente simili
ai SAI). Le mie fonti non rivelano quale delle due case motoristiche
abbia copiato l'altra (anche se i miei sospetti vanno in una direzione
sola... sebbene il venerando "Dimensione Cielo" affermi che il Delta
era stato richiesto dai francesi per motorizzare il CR.760).
Commesse della Regia alla I.F. durante la WW2:
1941:
- 370x Delta RC.40 (370 prodotti nel 1941)
1942:
- 450x Delta RC.40 (450-42)
- 30x Zeta RC.45 (12-42, 18-43)
- 2.000x Fiat RA.1050 RC.58 Tifone (zero prodotti)
1943:
- 900x Delta RC.35 (550-43, 350-44)
- 500x Delta RC.40 (240-43, 260-44)
- 60x Gamma RC.30 (60-43)
- 24x Sigma RC.25 (24-43)
- 1.000x Fiat RA.1050 RC.58 Tifone (zero prodotti)
(il Tifone non era altro che la copia del DB.605A-1, di cui la Fiat
deteneva la licenza e che aveva subappaltato anche ad Alfa Romeo
ed O.M.I.R)
Ricordo che, nella terminologia della Regia, il numero dopo la sigla
RC (Ridotto, Compresso) rappresentava la quota di ristabilimento
della pressione atmosferica da parte del compressore, in centinaia di
metri. C'erano due numeri in caso di compressore a due velocità
(Sigma RC.25/53).
Come confronto, negli 1941-1942-1943 le altre industrie motoristiche
italiane produssero complessivamente:
- 7,372 Fiat
- 7,030 Alfa Romeo
- 2,726 O.M.I.R.
- 2,089 Piaggio
- 650 O.M.
- 360 C.N.A.
Con i 1,724 della Isotta Fraschini fanno in totale 21.951 motori: 6.989,
7.739, 7.223 nei tre anni rispettivamente. Più ulteriori 13.181 in
commesse inevase (in gran parte Daimler Benz), dei quali 4.650 usciti
nel periodo RSI, più 8.531 mai costruiti.
(modestissimi) appunti sui motori Isotta Fraschini della Regia.
Ho sempre trovato pochissimo materiale su questo argomento
(forse perché gli I.F. erano un prodotto non proprio esaltante)
e vi sarei grato per ogni correzione, precisazione, aggiunta.
Durante la WW1 vengono prodotti i modelli:
- V4 (L6, 180cv)
- V5 (L8, 230cv)
[corsa 190mm, alesaggio 130mm, cilindrata 20.175cc]
- V6 (L6, 250cv)
più o meno ispirati ai modelli Daimler Benz.
Nei primi anni '20 nascono i modelli:
- Asso (V8, 320cv) [CR.1]
- SemiAsso (V4?, oppure L4?, 200cv) [Cant.22]
- Asso Caccia (V12, 480cv) [?]
Quest'ultimo mi risulta raffreddato ad aria, non so se la cosa
fosse comune anche agli altri due. Sospetto i cilindri fossero
i medesimi per tutti e tre.
In seguito esce una famiglia strettamente imparentata: Asso 250,
500 e 750 (essendo la potenza nominale) rispettivamente 6 in linea,
V12 e W18 su tre banchi, con le bancate molto simili tra i tre (più
un isolato mostro mutante W36, costruito per la Coppa Schneider
unendo due W18). La famiglia viene progressivamente affinata
durante gli anni, fino alla WW2, come segue:
L6:
- Asso 250 (?) [?]
V12:
- Asso 500 (500-590cv) [Ca.74]
[corsa 150mm, alesaggio 140mm, cilindrata 27.709cc]
- Asso XI (730-900cv) [Ca.132, CZ.505, CZ.1007, CZ.1011, P.50]
- L.121 (900-960cv) [B.B., CC.2, F.4]
- L.122 (?) [B.B., Ca.175]
W18:
- Asso 750 (870-970cv) [Ca.111, CZ.501]
[corsa 170mm, alesaggio 140mm, cilindrata 47.105cc]
- Asso IX (?) [?]
- L.180 (1.450cv) [Ca.335, Ca.350]
- L.181 (?) [B.B.]
W36:
- Asso 2-800 (1.800cv) [M.67]
("B.B." = "Bombardiere Bellomo", o almeno così ho scritto sulle
note alcuni anni fa. Non mi ricordo assolutamente da dove ho
tratto la fonte, così come non mi ricordo assolutamente che razza
di aereo sia codesto. Info gradite)
Questi motori I.F. più o meno funzionano bene, ma sono anche
grossi e pesanti (il W18 è monumentale) per cui la loro fortuna
non è eccessiva: l'unico aereo costruito in grande serie che li impiega
è il CZ.501 Gabbiano, che non richiede prestazioni velocistiche ma
solo affidabilità. Di conseguenza la Ditta tenta nuove strade, e nei
primi '30 costruisce su licenza l'ottimo Gnome et Rhone 14Kfc
Mistral ("K/14" per la Regia. Caso pressoché unico di un motore
straniero costruito in Italia con il suo nome originale):
R14:
- K/14 (1.000cv) [Ba.65, S.79B, S.81]
Il motore va più che bene, ma poco dopo le licenze GR finiscono
(per motivi che ignoro) alla Piaggio, e la I.F. cambia completamente
genere. Nei tardi anni '30 nasce una nuova famiglia di motori in linea
raffreddati ad aria. L'idea, per certi versi rivoluzionaria, sembra
eccellente (si elimina la complessità dei radiatori, senza avere il
grande ingombro frontale dei radiali). Modelli:
L6:
- Semi-Gamma (mezzo Gamma, nessun dato) [Ro.63]
V12:
- Beta (280cv) [FN.315]
- Gamma (520-540cv) [?]
- Delta (700-750cv) [Ca.313, Ca.314, CZ.515, G.26, G.28, G.48,
SAI.207, SAI.403]
[corsa 160mm, alesaggio 132mm, cilindrata 26.275cc]
- L.120 (Delta evoluto, 825-840cv) [Ca.331, Re.2001D]
X24:
- Zeta (doppio Gamma? 1.125cv) [F.6Z, G.55Z]
- Sigma (doppio Delta? 1.500-1.750cv) [?]
La produzione si rivela un fallimento completo: i cilindri
surriscaldano, le potenze massime restano teoriche, i motori
sono inaffidabili. Ciononostante l'impero industriale Caproni
(di cui la Isotta Fraschini fa parte, insieme alla OMIR - Officine
Meccaniche Italiane Reggiane - e ad altre ditte minori) persiste
per anni nel tentativo di far accettare alla Regia i suoi motori,
possibilmente montati sui suoi aeroplani: il prodotto finito
risulta generalmente inutile, se non dannoso.
Circa negli stessi anni la Renault proponeva una serie di motori in
linea raffreddati ad aria molto simile a Delta & C., poi montati sui
caccia leggeri CR (Caudron-Renault, a loro volta, estremamente simili
ai SAI). Le mie fonti non rivelano quale delle due case motoristiche
abbia copiato l'altra (anche se i miei sospetti vanno in una direzione
sola... sebbene il venerando "Dimensione Cielo" affermi che il Delta
era stato richiesto dai francesi per motorizzare il CR.760).
Commesse della Regia alla I.F. durante la WW2:
1941:
- 370x Delta RC.40 (370 prodotti nel 1941)
1942:
- 450x Delta RC.40 (450-42)
- 30x Zeta RC.45 (12-42, 18-43)
- 2.000x Fiat RA.1050 RC.58 Tifone (zero prodotti)
1943:
- 900x Delta RC.35 (550-43, 350-44)
- 500x Delta RC.40 (240-43, 260-44)
- 60x Gamma RC.30 (60-43)
- 24x Sigma RC.25 (24-43)
- 1.000x Fiat RA.1050 RC.58 Tifone (zero prodotti)
(il Tifone non era altro che la copia del DB.605A-1, di cui la Fiat
deteneva la licenza e che aveva subappaltato anche ad Alfa Romeo
ed O.M.I.R)
Ricordo che, nella terminologia della Regia, il numero dopo la sigla
RC (Ridotto, Compresso) rappresentava la quota di ristabilimento
della pressione atmosferica da parte del compressore, in centinaia di
metri. C'erano due numeri in caso di compressore a due velocità
(Sigma RC.25/53).
Come confronto, negli 1941-1942-1943 le altre industrie motoristiche
italiane produssero complessivamente:
- 7,372 Fiat
- 7,030 Alfa Romeo
- 2,726 O.M.I.R.
- 2,089 Piaggio
- 650 O.M.
- 360 C.N.A.
Con i 1,724 della Isotta Fraschini fanno in totale 21.951 motori: 6.989,
7.739, 7.223 nei tre anni rispettivamente. Più ulteriori 13.181 in
commesse inevase (in gran parte Daimler Benz), dei quali 4.650 usciti
nel periodo RSI, più 8.531 mai costruiti.
--
Davide
"Solo se la vostra visione va oltre quella del vostro maestro,
siete adatti per ricevere e tramandare la trasmissione."
(Massima Zen)
Davide
"Solo se la vostra visione va oltre quella del vostro maestro,
siete adatti per ricevere e tramandare la trasmissione."
(Massima Zen)