Discussione:
Dirigibili fissi su Londra...come mai nella IIWW ?
(troppo vecchio per rispondere)
PIERROT
2016-01-05 10:12:17 UTC
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in alcuni film di guerra, appaiono sopra Londra tantissimi piccoli
dirigibili,ma a cosa servivano, non ne capisco il significato,
sicuramente contro gli aerei tedeschi ma in che modo?

ciao
ilChierico
2016-01-05 21:57:29 UTC
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Post by PIERROT
in alcuni film di guerra, appaiono sopra Londra tantissimi piccoli
dirigibili,ma a cosa servivano, non ne capisco il significato,
Non erano dirigibili ma palloni frenati, altrimenti detti palloni da
sbarramento. Servivano per rendere difficile la vita degli aerei
avversari a basse quote.
Luca Morandini
2016-01-06 08:51:35 UTC
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Post by ilChierico
Post by PIERROT
in alcuni film di guerra, appaiono sopra Londra tantissimi piccoli
dirigibili,ma a cosa servivano, non ne capisco il significato,
Non erano dirigibili ma palloni frenati, altrimenti detti palloni da
sbarramento. Servivano per rendere difficile la vita degli aerei
avversari a basse quote.
...e, piu' tardi nella IIGM, per abbattere le V-1.

Saluti,

Luca Morandini
Bhisma
2016-01-06 12:43:55 UTC
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On Wed, 6 Jan 2016 09:51:35 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
Post by ilChierico
Non erano dirigibili ma palloni frenati, altrimenti detti palloni da
sbarramento. Servivano per rendere difficile la vita degli aerei
avversari a basse quote.
...e, piu' tardi nella IIGM, per abbattere le V-1.
Già.

Per quanto ne so le V1 erano originariamente progettate per il volo a
quota più alta, ma in seguito a problemi tecnici di flusso del
carburante a basse pressioni barometriche i tedeschi furono costretti
a farle volare piuttosto basse.

Fatto sta che:
<<But perhaps the best example of "balloons in combat" occurred during
the V-1 offensive against London in 1944. Once again, balloons were an
integral part of the air defense system and, in this case, formed the
third and last line of defense against this low-flying weapon.
Approximately 1,750 balloons from all over Great Britain were amassed
around London, forming what one British officer called "the largest
balloon curtain in history." Although guns and fighters destroyed most
of the V-1 bombs (1,878 and 1,846, respectively), balloons were
credited with 231 "kills." Basically, that was the last hurrah for
British barrage balloons, and as the war gradually wound down in 1945,
so too were the balloons of Balloon Command. >>

Peraltro questa citazione proviene dall'articolo di un Maggiore
dall'USAF su "Airpower Journal" che sostiene che i palloni da
sbarramento potrebbero avere una loro utilità anche oggi (o meglio
allora, l'articolo è del 1989) nella difesa di aree importanti
particolarmente vulnerabili da attacchi aerei a bassa quota.
In quest' epoca di alta tecnologia, il ricorso ad una difesa antiarea
passiva risalente alla Ia GM forse può far sorridere, però i palloni
hanno il grande vantaggio di non costare molto.
http://tinyurl.com/h6ry9re
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Arduino
2016-01-06 19:36:43 UTC
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Post by ilChierico
Non erano dirigibili ma palloni frenati, altrimenti detti palloni da
sbarramento. Servivano per rendere difficile la vita degli aerei
avversari a basse quote.
....e, piu' tardi nella IIGM, per abbattere le V-1.
Pierrot è nuovo, quindi non esperto.
Perciò va precisato che i palloni
non abbattevano niente.
Il pericolo per gli aerei era
rappresentato dai numerosi cavi
di ancoraggio al suolo, contro
cui potevano schiantarsi gli aerei.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2016-01-06 20:38:33 UTC
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Post by Arduino
Pierrot è nuovo, quindi non esperto.
Perciò va precisato che i palloni
non abbattevano niente.
Il pericolo per gli aerei era
rappresentato dai numerosi cavi
di ancoraggio al suolo, contro
cui potevano schiantarsi gli aerei.
"schiatarsi" ed "essere abbattuti", alla fin dei conti, non c'è quella
gran differenza
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Arminio
2016-01-07 06:41:21 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Arduino
Pierrot è nuovo, quindi non esperto.
Perciò va precisato che i palloni
non abbattevano niente.
Il pericolo per gli aerei era
rappresentato dai numerosi cavi
di ancoraggio al suolo, contro
cui potevano schiantarsi gli aerei.
"schiatarsi" ed "essere abbattuti", alla fin dei conti, non c'è quella
gran differenza
Penso che Arduino volesse mettere in chiaro che il problema per l' aereo
non era solo il pallone , bello grosso e quindi facilmente visibile ma
pure i numerosi cavi di acciaio che lo fissavano al suolo , assai meno
visibili e quindi piu' pericolosi
Arduino
2016-01-07 10:07:39 UTC
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Post by Arminio
Penso che Arduino volesse mettere in chiaro che il problema per l' aereo
non era solo il pallone , bello grosso e quindi facilmente visibile ma
pure i numerosi cavi di acciaio che lo fissavano al suolo , assai meno
visibili e quindi piu' pericolosi
Esatto.
Una persona non esperta, leggendoci potrebbe
pensare che l'ostacolo per gli aerei fossero
i palloni, e si domanderebbe se era così
difficile non andargli addosso (o magari
ipotizzerebbe che sostenevano postazioni
di mitragliatrici volanti, o chissà quale
diavoleria). Mentre, molto più prosaicamente
erano i cavi di ancoraggio che rendevano la
vita difficile agli aerei che per mirare
meglio o per sfuggire ai radar, avessero
voluto volare bassi.
--
Arduino d'Ivrea
Maurizio Pistone
2016-01-07 15:55:53 UTC
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Post by Arduino
Una persona non esperta, leggendoci potrebbe
pensare che l'ostacolo per gli aerei fossero
i palloni, e si domanderebbe se era così
difficile non andargli addosso
certo, ma niente palloni, niente cavi che pendono dal cielo
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Michele
2016-01-07 16:12:22 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Arduino
Una persona non esperta, leggendoci potrebbe
pensare che l'ostacolo per gli aerei fossero
i palloni, e si domanderebbe se era così
difficile non andargli addosso
certo, ma niente palloni, niente cavi che pendono dal cielo
I cavi che pendono dal cielo li puoi avere, per breve tempo, anche
quando appesi a paracadute, come con la Aerial Mine o le PAC Lines.
Arduino
2016-01-07 16:16:13 UTC
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Post by Maurizio Pistone
certo, ma niente palloni, niente cavi che pendono dal cielo
Incredibile! Non l'avrei mai immaginato;))
--
Arduino d'Ivrea
Arduino
2016-01-08 09:38:39 UTC
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be' mica dovevano abbattarlo volandogli sotto, no?
Non si trattava di abbattere i palloni.
Se non ci fossero stati i palloni
frenati, gli aerei tedeschi avrebbero
potuto volare molto bassi, sfuggendo
almeno parzialmente ai radar e colpendo
i bersagli con precisione millimetrica.
Essendoci questa barriera dovevano
volare alti, e se tentavano di fare
i furbi, rischiavano grosso.
--
Arduino d'Ivrea
Arminio
2016-01-08 09:49:32 UTC
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Post by Arduino
be' mica dovevano abbattarlo volandogli sotto, no?
Non si trattava di abbattere i palloni.
Se non ci fossero stati i palloni
frenati, gli aerei tedeschi avrebbero
potuto volare molto bassi, sfuggendo
almeno parzialmente ai radar e colpendo
i bersagli con precisione millimetrica.
i palloni inoltre erano un enorme problema per gli attacchi condotti
dagli aerosiluranti e dai bombardieri in picchiata , attacchi che in
tutto o in parte si svolgevano a bassa quota
Ciabattone
2016-01-08 19:45:38 UTC
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Post by Arminio
Post by Arduino
be' mica dovevano abbattarlo volandogli sotto, no?
Non si trattava di abbattere i palloni.
Se non ci fossero stati i palloni
frenati, gli aerei tedeschi avrebbero
potuto volare molto bassi, sfuggendo
almeno parzialmente ai radar e colpendo
i bersagli con precisione millimetrica.
i palloni inoltre erano un enorme problema per gli attacchi
condotti dagli aerosiluranti e dai bombardieri in picchiata ,
attacchi che in tutto o in parte si svolgevano a bassa quota
E li usavano sulle navi?
--
Non ho fatto il
Luca Morandini
2016-01-08 20:57:51 UTC
Permalink
Post by Ciabattone
E li usavano sulle navi?
Tu che dici?

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;)

Luca Morandini
Bhisma
2016-01-09 09:44:49 UTC
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On Fri, 8 Jan 2016 21:57:51 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
Post by Ciabattone
E li usavano sulle navi?
Tu che dici?
http://www.skylighters.org/barrageballoons/britlcts.jpg
Sulle navi, perlomeno su quelle inglesi, c'erano anche i PAC di cui
parlava Michele. Non so più qual memorialista parla di un tipo che per
il lancio ricorreva al vapore prodotto dalla sala macchine e che ogni
tanto qualche burlone lo usava per bombardare con patate bollenti
altre navi. Però in caso di attacco aereo li utilizzavano eccome.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Ciabattone
2016-01-09 18:32:35 UTC
Permalink
Post by Bhisma
On Fri, 8 Jan 2016 21:57:51 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
Post by Ciabattone
E li usavano sulle navi?
Tu che dici?
http://www.skylighters.org/barrageballoons/britlcts.jpg
Sulle navi, perlomeno su quelle inglesi, c'erano anche i PAC
di cui parlava Michele. Non so più qual memorialista parla di
un tipo che per il lancio ricorreva al vapore prodotto dalla
sala macchine e che ogni tanto qualche burlone lo usava per
bombardare con patate bollenti altre navi. Però in caso di
attacco aereo li utilizzavano eccome.
Anche in Mediterraneo?
--
Non ho fatto il
Bhisma
2016-01-11 09:22:16 UTC
Permalink
On Sat, 09 Jan 2016 19:32:35 +0100, Ciabattone
Post by Ciabattone
Post by Bhisma
Sulle navi, perlomeno su quelle inglesi, c'erano anche i PAC
di cui parlava Michele. Non so più qual memorialista parla di
un tipo che per il lancio ricorreva al vapore prodotto dalla
sala macchine e che ogni tanto qualche burlone lo usava per
bombardare con patate bollenti altre navi. Però in caso di
attacco aereo li utilizzavano eccome.
Anche in Mediterraneo?
Non saprei. A quel che ricordo l'autore era in servizio su un
convoglio inglese diretto in Unione Sovietica.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Luca Morandini
2016-01-11 09:48:09 UTC
Permalink
Post by Ciabattone
Anche in Mediterraneo?
E perche' no?

http://www.magnumphotos.com/image/PAR78954.html

Per un minimo di contesto: <<Stiffening air defenses took a heavy toll of the
Luftwaffe raiders, downing ninety-seven of them before 1 February. Initially Col.
Edgar W. King of the 68th Coast Artillery Regiment (Antiaircraft) and later Brig.
Gen. Aaron A. Bradshaw, Jr., supervised the installation of increasing numbers of
40-mm. and 90-mm. antiaircraft guns and established a 12,000-yard inner artillery
zone around the vital beach and port areas. Barrage balloons were raised to halt
low-level bombing and smoke screens blanketed the port at dusk and on every red
alert.>>
ANZIO BEACHHEAD 22 JANUARY - 25 MAY 1944, CENTER OF MILITARY HISTORY
UNITED STATES ARMY WASHINGTON, D.C., 1990
http://www.history.army.mil/books/wwii/anziobeach/anzio-landing.htm

Saluti,

Luca Morandini
Michele
2016-01-11 09:42:30 UTC
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Post by Bhisma
On Fri, 8 Jan 2016 21:57:51 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
Post by Ciabattone
E li usavano sulle navi?
Tu che dici?
http://www.skylighters.org/barrageballoons/britlcts.jpg
Sulle navi, perlomeno su quelle inglesi, c'erano anche i PAC di cui
parlava Michele. Non so più qual memorialista parla di un tipo che per
il lancio ricorreva al vapore prodotto dalla sala macchine e che ogni
tanto qualche burlone lo usava per bombardare con patate bollenti
altre navi. Però in caso di attacco aereo li utilizzavano eccome.
Sui mercantili, molto più che sulle navi da guerra, all'inizio della
guerra i Britannici installarono effettivamente dei dispositivi PAC
senza ordigni esplosivi collegati ai cavi. Questi però, a quanto mi
risulta, non erano brandeggiabili, e sparavano solo verso l'alto.

Al contrario lo Holman Projector usava aria compressa o vapore della
sala macchine per scagliare una comune bomba a mano, ed era quindi
possibile brandeggiarlo per mirare all'aereo nemico in arrivo. Sospetto
quindi che l'aneddoto relativo alle patate parlasse dello Holman (che si
poteva puntare ad un'altra nave).
Ovviamente le possibilità di incidenti (parlo di incidenti con le bombe,
non con le patate) erano considerevoli, come con tutti gli aggeggi che
sono in fin dei conti dei mortai improvvisati, e lo Holman fu rimosso
appena possibile.

I Britannici provarono anche con dei dispositivi di lancio
brandeggiabili che univano un razzo, un cavo, un paracadutino e un
ordigno esplosivo. In pratica una cosa simile alla Long Aerial Mine.
Scarsissima efficacia, senza contare la possibilità che il cavo appeso
al paracadute e l'esplosivo appeso al cavo veleggiassero allegramente
nel vento verso la nave.
Bhisma
2016-01-11 12:34:39 UTC
Permalink
Post by Michele
Sui mercantili, molto più che sulle navi da guerra, all'inizio della
guerra i Britannici installarono effettivamente dei dispositivi PAC
senza ordigni esplosivi collegati ai cavi. Questi però, a quanto mi
risulta, non erano brandeggiabili, e sparavano solo verso l'alto
Al contrario lo Holman Projector usava aria compressa o vapore della
sala macchine per scagliare una comune bomba a mano, ed era quindi
possibile brandeggiarlo per mirare all'aereo nemico in arrivo. Sospetto
quindi che l'aneddoto relativo alle patate parlasse dello Holman (che si
poteva puntare ad un'altra nave).
Guarda, in seguito a questo post ho vinto la mia congenita pigrizia e
ho tirato fuori la scala per andare a controllare in cima ai recessi
di una delle mie librerie :-D

Tanto per cambiare, a memoria avevo fatto un po' di pappa :-DDD

Prima di tutto non si tratta di un memorialista ma di un romanziere:
Duncan Harding, "Inferno sotto Zero", titolo originale inglese "Tug of
War", Ia edizione inglese 1975.

Il romanzo è ambientato a bordo del "Rattlesnake" un vecchio
rimorchiatore d'alto mare, un' unità minore della Royal Navy assegnata
ad un convoglio artico diretto in Russia con il compito di rimorchiare
mercantili eventualmente danneggiati ma recuperabili.

Va detto che Duncan Harding era uno degli pseudonimi di Charles
Whiting, uno scrittore e storico militare che tra l'altro scrisse
anche molti romanzi e saggi di storia navale IIa GM. Quindi su
particolari del genere è abbastanza attendibile: il romanzo a
proposito della questione, è esattamente conforme a quanto hai detto
tu:

1) L' armamento del rimorchiatore consiste di due Oerlikon, di una
coppia di mitragliatrici Browning gemellate e di <<due PAC, razzi che
proiettavano in cielo un filo metallico nella speranza di tagliare le
ali a qualche aereo tedesco>>. I PAC sono al centro di un episodio
buffo e ovviamente molto romanzesco: il marinaio più goffo ed incapace
della nave durante un attacco aereo inciampa nel "cavo di attivazione"
di uno dei PAC finendo disteso a terra, ma il filo così
accidentalmente lanciato taglia davvero un'ala a un aereo tedesco,
lasciando a bocca aperta tutti quanti.

2) Quanto ai proiettori Holman, nel romanzo non sono installati sul
rimorchiatore, ma sui mercantili del convoglio: <<A quel punto si
impegnarono persino i proiettori Holman dei mercantili, una delle
barzellette della flotta. Lanciavano in aria una granata utilizzando
il vapore della sala macchine. Sino al giorno prima erano stati usati
soprattutto da buontemponi per bombardare altre navi con patate
bollenti. Ma in quel momento persino quelle "carrette delle patate",
come erano chiamate, venivano impiegate col massimo impegno">>

Grazie, come sempre, per la precisione.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
PIERROT
2016-01-11 14:38:24 UTC
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mentre magari i bomabrideri erano alla stessa quota o superiore ? in tal caso
non avrebbero fatto nulla contro i bombardieri ?
Michele
2016-01-11 16:32:52 UTC
Permalink
Post by PIERROT
mentre magari i bomabrideri erano alla stessa quota o superiore ? in tal caso
non avrebbero fatto nulla contro i bombardieri ?
Supporre che i palloni "non avrebbero fatto nulla" contro i bombardieri
significa non aver capito che l'effetto fondamentale era esattamente la
deterrenza. Lo stesso che aveva, al 99%, la contraerea, il cui scopo
reale non era tanto abbattere i bombardieri (probabilità infime), ma
costringerli a volare più in alto e/o più veloci - e quindi ad essere
più imprecisi nel mirare al bersaglio. Altro effetto sempre di
deterrenza della contraerea era di invogliare i puntatori a sganciare
qualche attimo prima del dovuto, per consentire al loro aereo di
togliersi dalla zona calda al più presto possibile. Questo effetto poi
era non insignificante perchè cumulativo, il cosidetto creep-back.

Per i palloni valeva lo stesso: se ottenevano di costringere una
missione di bombardieri a volare a 3.000 metri invece che a 2.000, altro
che "fare nulla", quello era il loro risultato.
Maurizio Pistone
2016-01-11 16:46:51 UTC
Permalink
Post by Michele
Per i palloni valeva lo stesso: se ottenevano di costringere una
missione di bombardieri a volare a 3.000 metri invece che a 2.000, altro
che "fare nulla", quello era il loro risultato.
a che quota venivano solitamente parcheggiati i palloni?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Michele
2016-01-11 17:13:03 UTC
Permalink
Post by Maurizio Pistone
Post by Michele
Per i palloni valeva lo stesso: se ottenevano di costringere una
missione di bombardieri a volare a 3.000 metri invece che a 2.000, altro
che "fare nulla", quello era il loro risultato.
a che quota venivano solitamente parcheggiati i palloni?
Anche fino ai 2.000 metri (ma più spesso tra i 1.000 e i 1.500) per i
palloni a difesa di obiettivi terrestri. Più corti i cavi sopra i
convogli, che dopotutto dovevano interferire soprattutto con bombardieri
in picchiata e siluranti.
Arminio
2016-01-11 17:28:47 UTC
Permalink
Post by Michele
Post by Maurizio Pistone
Post by Michele
Per i palloni valeva lo stesso: se ottenevano di costringere una
missione di bombardieri a volare a 3.000 metri invece che a 2.000, altro
che "fare nulla", quello era il loro risultato.
a che quota venivano solitamente parcheggiati i palloni?
Anche fino ai 2.000 metri (ma più spesso tra i 1.000 e i 1.500) per i
palloni a difesa di obiettivi terrestri. Più corti i cavi sopra i
convogli, che dopotutto dovevano interferire soprattutto con bombardieri
in picchiata e siluranti.
distruggere questi palloni era difficile ?
se erano gonfiati con idrogeno dovevano essere parecchio vulnerabili a
proiettili incendiari ed esplosivi
Michele
2016-01-11 17:51:12 UTC
Permalink
Post by Arminio
Post by Michele
Post by Maurizio Pistone
Post by Michele
Per i palloni valeva lo stesso: se ottenevano di costringere una
missione di bombardieri a volare a 3.000 metri invece che a 2.000, altro
che "fare nulla", quello era il loro risultato.
a che quota venivano solitamente parcheggiati i palloni?
Anche fino ai 2.000 metri (ma più spesso tra i 1.000 e i 1.500) per i
palloni a difesa di obiettivi terrestri. Più corti i cavi sopra i
convogli, che dopotutto dovevano interferire soprattutto con bombardieri
in picchiata e siluranti.
distruggere questi palloni era difficile ?
se erano gonfiati con idrogeno dovevano essere parecchio vulnerabili a
proiettili incendiari ed esplosivi
Sono già state fatte ipotesi nel thread. Quello che posso dirti è che
non conosco episodi del genere. Il mio parere, come ho detto, è che
probabilmente il gioco non valesse la candela.
Luca Morandini
2016-01-12 05:01:22 UTC
Permalink
Post by Arminio
distruggere questi palloni era difficile ?
se erano gonfiati con idrogeno dovevano essere parecchio vulnerabili a proiettili
incendiari ed esplosivi
...dando per scontato che ci siano caccia di scorta disponibili per la bisogna.

In aggiunta, non mi ricordo (operazione TIDAL WAVE a parte) che ci siano mai state
missioni dirette ad eliminare l'AAA prima della Guerra del VietNam, per cui
immagino che il gioco non valesse la candela nemmeno quando si trattava di
eliminare cannoni anti-aerei, e non placidi palloni.

Saluti,

Luca Morandini
Michele
2016-01-12 08:42:22 UTC
Permalink
Post by Luca Morandini
Post by Arminio
distruggere questi palloni era difficile ?
se erano gonfiati con idrogeno dovevano essere parecchio vulnerabili a proiettili
incendiari ed esplosivi
...dando per scontato che ci siano caccia di scorta disponibili per la bisogna.
In aggiunta, non mi ricordo (operazione TIDAL WAVE a parte) che ci siano
mai state missioni dirette ad eliminare l'AAA prima della Guerra del
VietNam, per cui immagino che il gioco non valesse la candela nemmeno
quando si trattava di eliminare cannoni anti-aerei, e non placidi palloni.
Non in linea di massima, ma per operazioni speciali sì.

Furono usati per esempio diversi Groups di P-47 per attaccare posizioni
AA note prima dei lanci di parà per Market-Garden. Uno degli Squadrons
di Mustangs di scorta nel bombardamento del quartier generale della
Gestapo in Danimarca era incaricato di attaccare posizioni antiaeree. Un
certo numero di B-25 fu usato nelle Filippine per identificare,
localizzare, fotografare e infine distruggere stazioni radar giapponesi
(missioni hunter/killer, con uno o due aerei dotati principalmente di
rilevatori dei segnali, e gli altri invece armati).

Come vedi comunque si tratta di casi particolari. Nel primo, non si
volevano esporre migliaia di parà appesi in aria al fuoco della
contraerea. Nel secondo si voleva garantire che nulla disturbasse i
bombardieri, che avevano bisogno della massima precisione (e da questo
punto di vista fu un fallimento; il bersaglio fu colpito ma i danni
collaterali furono eccessivi). Nel terzo la parte più importante della
missione non era distruggere i radar ma, prima, classificarne le
emissioni e fotografarli (per capire che cosa stessero usando i Giapponesi).
Luca Morandini
2016-01-12 17:17:43 UTC
Permalink
Post by Michele
Non in linea di massima, ma per operazioni speciali sì.
...
Post by Michele
importante della missione non era distruggere i radar ma, prima, classificarne le
emissioni e fotografarli (per capire che cosa stessero usando i Giapponesi).
Grazie per le informazioni, sempre ottime ed abbondanti!

Saluti,

Luca Morandini
Bhisma
2016-01-12 09:42:48 UTC
Permalink
On Tue, 12 Jan 2016 06:01:22 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
immagino che il gioco non valesse la candela nemmeno quando si trattava di
eliminare cannoni anti-aerei, e non placidi palloni.
Nella Ia GM era frequente l'attacco aereo ai palloni frenati *di
osservazione*, non di sbarramento, per l'ottimo motivo che servivano a
guidare il tiro delle artiglierie a lunga gittata e dunque erano
obiettivi di valore, spesso oggetto di missioni specifiche.

Ero convinto di aver letto da qualche parte che alcune volte (parliamo
sempre della Ia GM) aerei furono danneggiati o buttati giù
dall'esplosione di palloni che stavano smitragliando, ma non saprei
citare fonti precise e le ricerche che ho fatto sul web sinora non mi
hanno portato risultati.

Però ho notato alcune coserelle interessanti.

1) L'abbattimento di palloni frenati era meno facile di quanto si
potesse pensare, richiedeva una certa tecnica e ci furono piloti che
letteralmente si specializzarono in esso. Il maggior "asso" del
settore fu un pilota (mi pare canadese) che arrivò a totalizzare 35
abbattimenti di aerostati da osservazione.

2) Il comune munizionamento di mitragliatrice era spesso insufficiente
a buttare giù i palloni. I proiettili solidi li bucherellavano ma non
li facevano esplodere. Visto che naturalmente si cominciava ad
abbassarli appena veniva avvistato un aereo nemico, questo non era
sufficiente. Per questo motivo a un certo punto si ricorse per queste
missioni a munizionamento incendiario dapprima e poi a razzi.
Particolare interessante, diversi articoli che ho consultato
sostengono che il primo utilizzo di razzi da parte di aerei fu proprio
finalizzato a questo obiettivo.

3) Come sosteneva Maurizio tempo fa in ICS, in ogni caso non
necessariamente l'esplosione del pallone era fatale per l'aereo
attaccante, anche se questo si trovava a distanza ravvicinatissima.
Addirittura vi fu un pilota nostro, italiano, che partito per
abbattere il pallone aerostatico che guidava il tiro di un pezzo di
grossissimo calibro, essendosi inceppata la mitragliatrice (o avendo
finito le munizioni, non rammento bene) si gettò con l'aereo contro il
pallone, attraversandolo e facendolo esplodere. Ne uscì con l'aereo
pelato, ma fisicamente quasi indenne, e riuscì poi ad atterrare.
Per il gesto venne ricompensato con Medaglia d'Oro, e anche celebrato
da D'Annunzio.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Ciabattone
2016-01-12 23:41:49 UTC
Permalink
Post by Bhisma
Addirittura vi fu un pilota nostro, italiano, che partito per
abbattere il pallone aerostatico che guidava il tiro di un
pezzo di grossissimo calibro, essendosi inceppata la
mitragliatrice (o avendo finito le munizioni, non rammento
bene) si gettò con l'aereo contro il pallone, attraversandolo
e facendolo esplodere. Ne uscì con l'aereo pelato, ma
fisicamente quasi indenne, e riuscì poi ad atterrare. Per il
gesto venne ricompensato con Medaglia d'Oro, e anche
celebrato da D'Annunzio.
Questa è grossa!
--
Non ho fatto il
Luca Morandini
2016-01-13 06:50:57 UTC
Permalink
Post by Ciabattone
Post by Bhisma
Addirittura vi fu un pilota nostro, italiano, che partito per
abbattere il pallone aerostatico che guidava il tiro di un
pezzo di grossissimo calibro, essendosi inceppata la
mitragliatrice (o avendo finito le munizioni, non rammento
bene) si gettò con l'aereo contro il pallone, attraversandolo
e facendolo esplodere. Ne uscì con l'aereo pelato, ma
fisicamente quasi indenne, e riuscì poi ad atterrare. Per il
gesto venne ricompensato con Medaglia d'Oro, e anche
celebrato da D'Annunzio.
Questa è grossa!
In effetti Ancillotto attraverso' l'aerostato quando gia' esso era in fiamme:
<<Pilota da caccia di ammirevole slancio, dal 30 novembre al 5 dicembre 1917, in
una serie di attacchi audacissimi incendiava tre palloni nemici e ne stringeva
altri a cessare dalle loro osservazioni. In una speciale circostanza, assaliva
l'avversario con tale impeto da attraversare l'aerostato in fiamme, riportando sul
proprio velivolo, gravemente danneggiato, lembi dell'involucro lacerato. Cielo del
Piave, 30 novembre - 5 dicembre 1917>>
https://it.wikipedia.org/wiki/Giannino_Ancillotto

Saluti,

Luca Morandini
Maurizio Pistone
2016-01-13 07:19:10 UTC
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Post by Luca Morandini
In effetti Ancillotto attraverso' l'aerostato quando gia' esso era in
fiamme: <<Pilota da caccia di ammirevole slancio, dal 30 novembre al 5
dicembre 1917, in una serie di attacchi audacissimi incendiava tre palloni
nemici e ne stringeva altri a cessare dalle loro osservazioni. In una
speciale circostanza, assaliva l'avversario con tale impeto da
attraversare l'aerostato in fiamme, riportando sul proprio velivolo,
gravemente danneggiato, lembi dell'involucro lacerato. Cielo del Piave, 30
novembre - 5 dicembre 1917>>
https://it.wikipedia.org/wiki/Giannino_Ancillotto
nel caso di palloni di sbarramente, forse il problema non era quello di
essere investiti dalla fiammata, né di rimanere impigliati nei cavi
(anche nel combattimento fra aerei solitamente si cercava di colpire
l'avversario da una posizione superiore), ma quello di rimanere per
troppo tempo a portata della contraerea
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Michele
2016-01-13 08:27:24 UTC
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Post by Maurizio Pistone
nel caso di palloni di sbarramente, forse il problema non era quello di
essere investiti dalla fiammata, né di rimanere impigliati nei cavi
(anche nel combattimento fra aerei solitamente si cercava di colpire
l'avversario da una posizione superiore), ma quello di rimanere per
troppo tempo a portata della contraerea
Dentro a quella parentesi ci hai messo l'altra ragione, che ho
l'impressione venga generalmente sottovalutata in questo thread.

Se sei un pilota tedesco e voli a circa 2000 metri di quota,
sull'Inghilterra del 1940, è praticamente una certezza che più in alto
di te c'è uno Squadron di caccia il cui comandante sta valutando se vale
la pena scendere e abbatterti. E se decide per il sì, probabilmente
riuscirà ad abbatterti.

L'unico modo veramente sicuro per cercare di impedire ai Britannici di
avere quel vantaggio di altitudine, importantissimo, spesso decisivo, è
cercare di volare tu stesso più in alto che puoi. Punto.

Prova ad analizzare i risultati di quegli scontri in cui un'intera unità
- non importa di cosa, caccia tedeschi, caccia britannici, bombardieri,
bombardieri in picchiata - ne è uscita decimata, con perdite anche del
50% tra aerei abbattuti e danneggiati. Scoprirai che in quasi la
totalità dei casi, questi scontri hanno in comune il fatto che il nemico
ha attaccato con vantaggio di quota.
Maurizio Pistone
2016-01-13 12:47:48 UTC
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Post by Michele
Se sei un pilota tedesco e voli a circa 2000 metri di quota,
sull'Inghilterra del 1940, è praticamente una certezza che più in alto
di te c'è uno Squadron di caccia il cui comandante sta valutando se vale
la pena scendere e abbatterti. E se decide per il sì, probabilmente
riuscirà ad abbatterti.
L'unico modo veramente sicuro per cercare di impedire ai Britannici di
avere quel vantaggio di altitudine, importantissimo, spesso decisivo, è
cercare di volare tu stesso più in alto che puoi. Punto.
Prova ad analizzare i risultati di quegli scontri in cui un'intera unità
- non importa di cosa, caccia tedeschi, caccia britannici, bombardieri,
bombardieri in picchiata - ne è uscita decimata, con perdite anche del
50% tra aerei abbattuti e danneggiati. Scoprirai che in quasi la
totalità dei casi, questi scontri hanno in comune il fatto che il nemico
ha attaccato con vantaggio di quota.
ma allora a che servivano i palloni? visto che tanto tutti cercavano di
state il più in alto possibile
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Arminio
2016-01-13 13:05:35 UTC
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Post by Maurizio Pistone
ma allora a che servivano i palloni? visto che tanto tutti cercavano di
state il più in alto possibile
non tutti potevano " volare alto " , gli aerosiluranti dovevano volare
a bassissima quota , i bombardieri in picchiata dovevano scendere a
bassa quota etc .

comunque " volare basso " comporta anche dei vantaggi , un aereo a
bassa quota puo' essere confuso con il terreno da un altro aereo che
vola ad una quota sensibilmente maggiore .
Volando basso inoltre si è di gran lunga meno visibili all osservazione
di chi è a terra a causa della curvatura del pianeta
Stesso discorso per i radar
Arduino
2016-01-13 14:01:27 UTC
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Post by Maurizio Pistone
ma allora a che servivano i palloni? visto che tanto tutti cercavano di
state il più in alto possibile
Giustissima domanda.
Volevo intervenire prima che tu la ponessi,
ma mi hai anticipato.
Effettivamente i palloni non sarebbero serviti
a niente se comunque era necessario volare più
in alto. Però, se era sconveniente volare a
due chilometri, era molto vantaggioso volare
bassissimi, si tendeva a sfuggire ai radar, si
mirava con la precisione di una bomba a mano,
si era poco individuabili da caccia che volassero
più in alto, e soprattutto per un caccia è
difficoltoso fare picchiate troppo vicino al
suolo, se voleva mitragliare da vicino, rischiava
di schiantarsi al suolo. (per ovviare
l'inconveniente gli aerei Alleati giunsero a
preferire il bombardamento dall'alto sulle
formazioni dell'Asse che volavano bassissime
per rifornire la Tunisia)
Perciò era per evitare questo che c'erano i
palloni.
(In un prossimo messaggio spiego perché allora
non mandavano degli aerei davanti ad abbattere
i palloni per poi far passare gli altri a bassa
quota.)
--
Arduino d'Ivrea
Michele
2016-01-13 14:37:27 UTC
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Post by Maurizio Pistone
ma allora a che servivano i palloni? visto che tanto tutti cercavano di
state il più in alto possibile
Veramente no.

Gli Stukas _dovevano_ picchiare, per esempio - e difatti a un certo
punto i Tedeschi li ritirano dalla mischia, perchè a fine picchiata gli
Hurricanes ne fanno macello.

Gli aerosiluranti dovevano attaccare a bassa quota - e infatti i palloni
sopra i convogli erano ancora di gran voga nel 1944.

I 9 Dorniers dell'attacco a volo radente su Manston, già citato,
ovviamente erano a volo radente: quello era il profilo di missione,
anche volto a vedere se evitavano di venir intercettati perchè non
rilevati dai radar. E uno urtò un cavo della PAC line; inoltre, i radar
non erano l'unico servizio di allerta, e i Dorniers erano stati
avvistati fin dalla costa. Furono massacrati dalla contraerea e dai
caccia. L'esperimento giustamente non fu ripetuto. Ma se il volo radente
non era servito ad evitare il rilevamento, era servito per l'altro suo
scopo: l'attacco su Manston fu di precisione micidiale. Se a terra ci
fossero stati caccia britannici operativi, sarebbero stati colpiti.

Gli aerei dell'ErProGr 210 perlopiù colpivano da bassa quota: erano
bombardieri in picchiata e cacciabombardieri, il loro scopo era la
precisione, e quindi non potevano farne a meno.

E le V-1, anche loro, volavano non più in alto dei palloni.

Ma come vedi sono tutti casi in cui non si poteva fare a meno di stare
bassi. Chi poteva evitarlo, lo evitava.

Tra gli altri, anche i cacciabombardieri Bf-109 con cui si concluse
ingloriosamente il ciclo di operazioni diurne della Battaglia
d'Inghilterra. Se avessero voluto davvero colpire con la loro bombetta
il loro bersaglio dichiarato (per esempio una stazione o uno scalo merci
di Londra), avrebbero dovuto volare abbastanza bassi da identificare con
chiarezza l'obiettivo, e sganciare da ancora più in basso. Invece i
piloti ci tenevano a tornare sani e salvi, e quindi volavano alla
tangenza del Bf 109 carico della bomba, accennavano una picchiata dolce
appena vedevano un fascio di binari ferroviari, e mollavano la bomba
appena possibile, a quota troppo alta. Ovviamente la bomba cadeva,
quando andava bene, sì e no nelle vicinanze di una stazione ferroviaria,
e non necessariamente quella che era il bersaglio nominale. Andava bene
lo stesso, dato che questi erano essenzialmente raid di disturbo. E
quindi si poteva evitare il rischio della bassa quota. E quindi così si
faceva.



Tutto ciò posto, se anche ipotizzassimo che i palloni non servivano a
nulla... non dimenticare
a) l'effetto sul morale (già citato da altri in questo thread),
b) l'inerzia militare e governativa (abbiamo questi aggeggi in deposito
e quindi per giove li usiamo),
c) l'effetto deterrente (già citato da me in questo thread). Se anche
ipotizzassimo che nessun aereo mai in tutta la guerra abbia compiuto un
solo attacco a bassa quota, questo non sarebbe un buon motivo per
concludere che armi antiaeree leggere e palloni di sbarramento non siano
serviti - semmai si potrebbe concludere il contrario.
Bhisma
2016-01-13 16:07:18 UTC
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On Wed, 13 Jan 2016 07:50:57 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
<<Pilota da caccia di ammirevole slancio, dal 30 novembre al 5 dicembre 1917, in
una serie di attacchi audacissimi incendiava tre palloni nemici e ne stringeva
altri a cessare dalle loro osservazioni. In una speciale circostanza, assaliva
l'avversario con tale impeto da attraversare l'aerostato in fiamme, riportando sul
proprio velivolo, gravemente danneggiato, lembi dell'involucro lacerato. Cielo del
Piave, 30 novembre - 5 dicembre 1917>>
« In memoria dell'ala incombustibile di Giovanni Ancillotto.
Perficitur Igne »
(Gabriele D'Annunzio, Il Vittoriale, 27 luglio 1923)

E, naturalmente, la pagina di Beltrame sulla Domenica del Corriere:
http://tinyurl.com/zkm62ej
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Luca Morandini
2016-01-13 16:32:08 UTC
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Post by Bhisma
« In memoria dell'ala incombustibile di Giovanni Ancillotto.
Perficitur Igne »
(Gabriele D'Annunzio, Il Vittoriale, 27 luglio 1923)
http://tinyurl.com/zkm62ej
Passi per il Vate, ma il Beltrame avrebbe fatto meglio a rappresentare la scena in
modo piu' vicino alla realta'.

Saluti,

Luca Morandini
Bhisma
2016-01-14 10:16:51 UTC
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On Wed, 13 Jan 2016 17:32:08 +0100, Luca Morandini
Post by Luca Morandini
il Beltrame avrebbe fatto meglio a rappresentare la scena in
modo piu' vicino alla realta'.
Beltrame era assai più oleografico che non fotografico.
Eppure le sue copertine sono storiche: hanno avuto molta importanza
nell'immaginario di un'Italia che era ancora in gran parte analfabeta.
Alcune, come quella dell'attentato a Sarajevo sono celebri e
utilizzate ancor oggi.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
Maurizio Pistone
2016-01-14 10:21:39 UTC
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Post by Luca Morandini
il Beltrame avrebbe fatto meglio a rappresentare la scena in
modo piu' vicino alla realta'
andando un po' nel dettaglio, che cosa c'è che non va in
quell'illustrazione?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Luca Morandini
2016-01-14 10:47:52 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Luca Morandini
il Beltrame avrebbe fatto meglio a rappresentare la scena in
modo piu' vicino alla realta'
andando un po' nel dettaglio, che cosa c'è che non va in
quell'illustrazione?
Che e' impossibile.

Quello che e' successo, stando alla motivazione della MOVM, e' che il suo velivolo
e' stato coinvolto dall'esplosione del pallone frenato, non che lo abbia
attraversato causandone l'esplosione (come ritratto nell'illustrazione).

Saluti,

Luca Morandini
Maurizio Pistone
2016-01-14 10:51:26 UTC
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Post by Luca Morandini
Quello che e' successo, stando alla motivazione della MOVM, e' che il suo
velivolo e' stato coinvolto dall'esplosione del pallone frenato, non che
lo abbia attraversato causandone l'esplosione (come ritratto
nell'illustrazione).
quindi non ha attraversato il pallone, ma è stato investito da frammenti
di tela in fiamme?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://www.lacabalesta.it
Michele
2016-01-14 11:07:36 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Luca Morandini
Quello che e' successo, stando alla motivazione della MOVM, e' che il suo
velivolo e' stato coinvolto dall'esplosione del pallone frenato, non che
lo abbia attraversato causandone l'esplosione (come ritratto
nell'illustrazione).
quindi non ha attraversato il pallone, ma è stato investito da frammenti
di tela in fiamme?
Non è questa l'obiezione.

Che un aereo della I guerra mondiale voli attraverso un pallone _già_ in
fiamme è molto sorprendente, ma forse non impossibile. Il pallone, già
dato alle fiamme dal tiro delle armi di bordo, avrebbe già perso
integrità strutturale ed è possibile che l'aereo abbia incontrato sulla
sua traiettoria solo... fiamme e frammenti in fiamme. Sopravvivendo
all'attraversamento. Un modo più preciso di descrivere il fatto potrebbe
essere di dire che l'aereo ha attraversato _il punto in cui si era
trovato il pallone_... ma al momento in cui l'ha attraversato, c'era più
che altro una palla di fuoco, e pezzi di tela e corda in fiamme.

Che un biplano della I guerra mondiale urti contro un pallone non già
nella condizione sopra descritta, e che così facendo gli dia fuoco, è
possibilissimo. Ma in tal caso è incredibilmente improbabile che esca
poi intero dall'altro lato.
Maurizio Pistone
2016-01-14 11:22:33 UTC
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Post by Michele
ma al momento in cui l'ha attraversato, c'era più
che altro una palla di fuoco, e pezzi di tela e corda in fiamme.
ho l'impressione che quei pezzi di corda sarbbero stati più pericolosi
della fiammata
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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Bhisma
2016-01-14 12:48:56 UTC
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Post by Maurizio Pistone
ho l'impressione che quei pezzi di corda sarbbero stati più pericolosi
della fiammata
Un vecchio libro di G.Rosai pubblicato poco dopo la morte di
Ancillotto, è intriso di retorica oltre ogni limite, ma riporta
l'articolo di un giornale dell'epoca dei fatti (Giornale del Mattino)
assai più ragionevole nei toni e sostanzialmente credibile.

Le circostanze dell'episodio sarebbro queste:
1) La missione per abbattere il "Draken" era composta da Ancillotto e
da tre gregari di scorta, necessari perché l'aerostato era sorvegliato
da caccia austriaci (Ancillotto stesso ne aveva abbattuti altri nei
giorni precedenti.
2) Mentre i suoi gregari ingaggiavano i cacci nemici Ancillotto si
distaccò dalla mischia e si lanciò alla massima velocità in picchiata
verso l'aerostato che si trovava ad una quota di circa 400 metri.
3) In seguito alla brusca manovra si trovò costretto a lanciare i suoi
razzi a distanza ravvicinatissima (20 metri addirittura, dice il
giornalista, che però sembra basarsi sulla testimonianza diretta del
pilota, anche se su questo non cita le sue precise parole) tanto che
non potè evitare di traversare il relitto in fiamme e la nuvola
dell'esplosione.
4) Ancillotto così descrive la situazione « E' la morte - pensai -
spensi il motore, chiusi gli oc- chi, ed attesi. Un attimo appena, e
poi un urto ed uno schianto, una vampata sul viso, ancora una
resistenza infranta e poi la serisazione spaventosa de! vuoto. Riaprii
gli occhi, ero a poche decine di metri da terra, riaccesi il motore,
rispondeva: provai i comandi, funzionavano; cercai di cabrare quanto
piii fosse possibile l'apparecchio, la manovra riusci; ed allora
soltanto ebbi la sensazione del nuovo pericolo, da1 basso venivano su
rafiiche di fucileria; detti una occhiata alle ali temendo che mi
mancasse il sostegno, esse tentennavano come se fossero spez- zate, e
portavano brandelli di stoffa che lì per lì non riuscii a comprendere
da dove si fossero staccati. Ma le ali reggevano; l'elica girava e
l'aeroplano, sehbene lentamente, riusciva a ri- prendere quota ed a
portarsi sulle linee italiane. Qualche mi- nuto dopo scendevo al mio
carnpo, senza ancora rendermi ra- gione di quel che era accaduto ».
5) L'articolo prosegue dicendo che <<Il velivolo di Ancillotto aveva
attraversato il « drago » in fiamme, l'elica roteando aveva squarciato
un lato del pallone, e le ali avevano portato dietro brandelli
dell'involucro. Nel- l'urto le ali si erano spezzate al centro
rimanendo unite soltanto per il supporto della mitragliatrice, e la
violenza fu tale che l'apparecchio potè forare anche la parete
opposta, liberandosi dalla massa ardente clie precipitava al suolo
trascinando i due osservatori che erano nella navicella e che non
fecero in tempo a gettarsi col paracadute. Al campo Ancillotto ebbe
feste liete per la bella vittoria e per la vita, miracolosamente
salvata; i resti dell'involucro del « drago » furono distribuiti agli
aviatori: durante l'urto tragico i tre aeroplani che scortavano
Ancillotto abbatterono un velivolo austriaco. L'aviatore che ha
riportato nella sua audace impresa, lievi ustioni agli occhi, ha
ricevuto un solenne encomio da1 Duca d'Aosta >>

Insomma parrebbe che l'aerostato avesse perso la sua integrità
strutturale ma offrisse ancora una certa resistenza, magari dovuta a
pezzi più grossi di tela.

Certo la vicenda avrebbe dell'incredibile se non fosse così tanto
testimoniata e l'aviatore ha avuto anche un'enorme fortuna, ma d'altra
parte non si entra nella leggenda facendo cose normali.
--
... e il pensier libero, è la mia fé!
PIERROT
2016-01-11 14:36:42 UTC
Permalink
ottimo, grazie a tutti gentilissimi.....ma:

nei film sembrano belli argenti e luccicosi sti palloni frenanti quindi i
caccia non li vedevano e
quindi potevano abbbatterli , cosi sparivano i famosi fili , e potevano cosi
andare a bassa quota ?
Michele
2016-01-11 16:21:13 UTC
Permalink
Post by PIERROT
nei film sembrano belli argenti e luccicosi sti palloni frenanti quindi i
caccia non li vedevano e
quindi potevano abbbatterli , cosi sparivano i famosi fili , e potevano cosi
andare a bassa quota ?
La risposta è già stata data, leggi con maggior attenzione. A
prescindere dai pareri sulla fattibilità o meno dell'abbattimento, il
fatto storico è che i caccia non ci provarono neanche. A mio parere,
c'erano dei buoni motivi.

I caccia poi, di per sè, non avevano nessun buon motivo per volare a
bassa quota, e semmai ottimi motivi per fare il contrario.
Volare a bassa quota poteva interessare ai cacciabombardieri, agli aerei
d'attacco al suolo, ai bombardieri in picchiata, agli aerosiluranti,
eventualmente ai bombardieri normali che volessero ottenere grande
precisione.
Ciabattone
2016-01-12 23:43:22 UTC
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Post by Michele
I caccia poi, di per sè, non avevano nessun buon motivo per
volare a bassa quota, e semmai ottimi motivi per fare il
contrario. Volare a bassa quota poteva interessare ai
cacciabombardieri, agli aerei d'attacco al suolo, ai
bombardieri in picchiata, agli aerosiluranti, eventualmente
ai bombardieri normali che volessero ottenere grande
precisione.
Tutti questi di solito avevano qualche arma che sparava in
avanti no?

Usarne un'aliquota avanzata per abbattere i palloni?

Boh, butto lì... se non l'hanno fatto ci sarà una ragione.
--
Non ho fatto il
Arduino
2016-01-13 10:36:13 UTC
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Post by Ciabattone
Boh, butto lì... se non l'hanno fatto ci sarà una ragione.
Si, gli inglesi avevano un sistema di
sbarramento provvisorio, basato su
cavi che venivano portati in alto
da una specie di razzi e poi tenuti
in alto per un certo periodo da dei
paracadute.
Per cui, al più si potevano abbattere
i palloni per dispetto, ma il sistema
era poco efficace per chi avesse
voluto far passare aerei a bassa quota.
--
Arduino d'Ivrea
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