Post by Davide PastoreNon risulta alcuna prova dell'uso in battaglia durante la ACW
delle Gatling (pur esistenti). Risultano invece utilizzati nella
stessa guerra vari altri modelli, di cui il più diffuso (50 esemplari)
era lo Ager (ufficialmente lo "Union Volley Gun", ma popolarmete
conosciuto come "Coffee Mill Gun", per la somiglianza del
caricatore ad un macinacaffè). Nulla di paragonabile cmq
alla diffusione in Francia delle Mitrailleuse nello stesso periodo,
ed al loro impiego nel 1870.
Se poi vogliamo ampliare il concetto, eliminando la restrizione "da fuoco",
si deve tenere presente l'uso già in età romana di macchine simili a
balestre,
capaci di lanciare frecce in successione prendendole da una sorta di
caricatore attraverso un meccaniso di tipo Gatling... nihil sub sole novi.
Post by Davide Pastore(N.B. il titolo del thread è "fucile a retrocarica", e qui è abbastanza
noto che i primi ad adottarlo come standard sono stati i prussiani
nel 1841, sebbene vari prototipi fossero stati presentati almeno
oltre un secolo prima se non due)
Nel 1836 Dreyse costruì il fucile ad ago a retrocarica (modificazione del
fucile ad ago ad avancarica). Nel 1841 questo fucile fu adottato dalla
Prussia. Seguì, nel 1866 in Francia, il fucile Chassepot. Il problema di
queste armi era però quello di contenere la fuoriuscita dei gas dalla
culatta. La soluzione si ottenne solo con l'introduzione del bossolo,
inventato dall'armaiolo francese Casimir Lefaucheux. Le sue prime
realizzazioni in questo campo risalgono al 1836, ma ci volle una notevole
evoluzione per passare dalle semplici cartucce prive di innesco e con
bossolo di cartone (che veniva bruciato dalla vampa della capsula e a sua
vola incendiava la polvere) ai bossoli innescati e poi alle cartucce
metalliche, dapprima a percussione anulare (ideata da Flobert) e poi
centrale. La realizzazione della cartuccia è il presupposto ineliminabile
per lo sviluppo delle armi automatiche e semiautomatiche, ma non di quelle a
ripetizione (dal momento che un revolver può essere ad avancarica).
Post by Davide Pastore(NN.BB. per quanto riguarda invece le "armi da fuoco a ripetizione",
ho un riferimento ad una arma simile datata 1664. Ovviamente si
trattava di prototipi. I primi modelli di serie sono stati i Colt
del 1836, credo. Da notare che si trata di armi ad avancarica)
Cominciamo col definire come "a ripetizione" le armi caratterizzate da più
colpi, ma un solo grilletto. Escludiamo, cioè, le armi a più canne e più
grilletti (solitamente due, ma spesso anche di più), ognuno dei quali fa
partire un colpo, esattamente come avviene ancora oggi nelle "doppiette" e
nei fucili simili.
Fra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 compaiono le prime "pepperbox"
(letteralmente, "pepaiole"), armi formate da un fascio di canne che ruota in
modo da portare di volta in volta una canna davanti al meccanismo di
accensione. Sono le antenate del revolver e rimasero in attività molto a
lungo. Furono l'arma di eccellenza della Corsa all'Oro in California nel
1848. Alcune di esse furono impiegate anche dall'esercito degli USA, ad
esempio in uno scontro con i Cheyenne nel 1857. Nel 1816, Elisha H. Collier
di Boston ottenne il brevetto inglese per un revolver a pietra. Il primo
revolver di questo armaiolo risale al 1809 circa, ma il suo ideatore aveva
dovuto andare in Inghilterra per ottenere un finanziamento. Si tratta
comunque di armi complesse. Il primo "vero" revolver, prodotto su larga
scala a partire da un disegno davvero valido, è quello di Colt, brevettato
in Inghilterra nel 1835 e negli Stati Uniti nel 1836. E' curioso notare che
si tratta di un'arma praticamente identica ad un revolver risalente ai tempi
di Carlo I d' Inghilterra, basato sul sistema schnaphaunce tuttora
conservato presso il museo del Royal United Service a Whitehall.
Ciao
Pat