Discussione:
Guerra civile russa, una storia militare
(troppo vecchio per rispondere)
fra dei
2018-06-19 10:44:55 UTC
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Buongiorno a tutti!





Quello che vi presento oggi è il mio libro - appena pubblicato per i tipi della Mimesis - dal titolo "LA RIVOLUZIONE SOTTO ASSEDIO: STORIA MILITARE DELLA GUERRA CIVILE RUSSA". Il libro in due volumi, corredato da 50 carte delle operazioni (a colori) e altrettante fotografie, è il frutto di sette anni di studi, viaggi e interviste ma soprattutto di passione per la storia. Ci tengo a precisare che in occidente, chi si è interessato lo sa, non esiste uno studio completo sulla guerra civile dal punto di vista strettamente militare, dai MEZZI MILITARI ALLE OPERAZION SUL CAMPO. I libri che circolano sono biografie o storie generiche (vedi B. Lincoln, E. Mawdsley) che non portano quasi mai il lettore sui campi di battaglia e nel vivo delle operazioni; ed esattamente questo mi sono proposto di fare.
MAGGIORI INFORMAZIONI: www.francescodei.com
Spero di poter essere utile e sono a disposizione per intavolare una discussione sulla guerra civile russa sul forum.
s***@gmail.com
2018-06-23 14:46:43 UTC
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Post by fra dei
Spero di poter essere utile e sono a disposizione per intavolare una discussione sulla guerra civile russa sul forum.
Mi complimento per l'opera.
Credo che per innescare una discussione tu debba introdurre qualche tematica, magari inedita, poco conosciuta o controversa.
Luca Morandini
2018-06-24 23:21:19 UTC
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Mi complimento per l'opera. Credo che per innescare una discussione tu debba
introdurre qualche tematica, magari inedita, poco conosciuta o controversa.
Magari il Corpo di spedizione italiano in Estremo Oriente? (Parecchi anni addietro
ho comprato una -noiosissima- pubblicazione dell'Ufficio Storico sulla vicenda).

Saluti,

Luca Morandini
fra dei
2018-06-25 07:07:23 UTC
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Bhe diciamo che la spedizione del Corpo

italiano in oriente fu veramente ai margini della guerra civile russa, nel senso che nel contesto ebbe scarsissima rilevanza. Forse più interessante la rinascita della cavalleria come arma decisiva sopratutto quando venne affiancata a carri e aeri.
s***@gmail.com
2018-06-26 22:13:52 UTC
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Post by fra dei
Bhe diciamo che la spedizione del Corpo
italiano in oriente fu veramente ai margini della guerra civile russa, nel senso che nel contesto ebbe scarsissima rilevanza. Forse più interessante la rinascita della cavalleria come arma decisiva sopratutto quando venne affiancata a carri e aeri.
L'esperto sei tu. A me però verrebbe maggiormente in mente, come nella seconda guerra mondiale, il fante che si sposta a cavallo. Fatti salvi naturalmente i cosacchi.
fra dei
2018-06-27 10:35:58 UTC
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Se mi intendi l'impegno tattico tipo guerra civile americana ossia spostamento per poi combattere appiedati, questo impiego fu attuato più dai rossi; i bianchi generalmente combattevano a cavallo sopratutto coi loro cosacchi. In via di principio il modo operandi era d'apprima carri armati ad aprire le breccia nel sistema difensivo poi dietro le cavallerie che dilagavano alle

Spalle del nemico. Ampio ricorso venne fatto anche ai classici raid in stile guerra civile alle spalle del fronte, il più celebre fu sicuramente quello del cosacco bianco Mamontov.
s***@gmail.com
2018-07-02 15:10:08 UTC
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Post by fra dei
Spalle del nemico. Ampio ricorso venne fatto anche ai classici raid in stile guerra civile alle spalle del fronte, il più celebre fu sicuramente quello del cosacco bianco Mamontov.
Introducendo un altro argomento, direi che i rossi furono enormemente avvantaggiati dal fatto che le nazioni erano stremate dalla prima guerra mondiale e i corpi stranieri nella sostanza rimasero inerti. Avessero attuato un intervento serio, non ci sarebbe stata storia.
Michele
2018-07-03 07:17:59 UTC
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Il 02/07/2018 17.10, ***@gmail.com ha scritto:
...i corpi stranieri nella sostanza rimasero inerti.

Heh. Dipende quali. Hai visto fino a dove sono arrivati i Giapponesi,
partendo da Vladivostok?

Le forze straniere avevano obiettivi diversi tra di loro; i Francesi
erano forse i più determinati ad appoggiare effettivamente i Bianchi.
Ma ai Giapponesi non interessava restituire tutto il territorio che
avevano occupato ai Bianchi, loro facevano per sè. Il loro scopo era,
poco sorprendentemente, lo sfruttamento economico di una regione quanto
più vasta possibile, o tramite uno stato vassallo (l'atamano Semenov) o
anche direttamente. Prova ne sia che dietro all'esercito arrivarono gli
zaibatsu con i loro dipendenti civili, che si misero subito ad estrarre
risorse.


---
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fra dei
2018-07-03 09:57:51 UTC
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Ma guarda in realtà alcuni tentativi seri furono fatti, tipo nel nord e in ucraina, il vero problema è che al soldato dopo ave sofferto nei campi della marna, di verdun o di Gallipoli e nello stesso tempo in cui la pace era vicino, di morire in Russia per un motivo che nemmeno comprendeva (specialmente nel momento in cui la Germania si era arresa) nn aveva la ben che minima voglia.

I francesi -i pilou -più degli altri dimostrarono questo sentimento di estraneità ai fatti familiarizzando coi rossi e rifiutandosi di combattere, dico solo che meglio di loro fecero i greci.
Inviato da iPhone
Ps. Mi scuso perché non riesco a rispondere dalla mail e sto perdendi pezzi del dibattito)))
StefanoV
2018-07-03 14:37:46 UTC
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Post by fra dei
il vero problema è che al soldato dopo ave sofferto nei campi
della marna, di verdun o di Gallipoli e nello stesso tempo in cui la pace
era vicino, di morire in Russia per un motivo che nemmeno comprendeva
(specialmente nel momento in cui la Germania si era arresa) nn aveva la
ben che minima voglia.
Si può dire sostanzialmente lo stesso per quel che riguarda la guerra di
Corea, eppure lì andò diversamente.
--
We only write our names in sand
s***@gmail.com
2018-07-03 21:56:23 UTC
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Post by StefanoV
Post by fra dei
il vero problema è che al soldato dopo ave sofferto nei campi
della marna, di verdun...
Si può dire sostanzialmente lo stesso per quel che riguarda la guerra di
Corea, eppure lì andò diversamente.
Apparentemente sono situazioni simili.

Ma in realtà la differenza è enorme; erano passati cinque anni, cinque classi militari, il soldato americano della Corea (a meno fosse ufficiale di carriera) non era un reduce delle Ardenne o del pacifico.
s***@gmail.com
2018-07-03 16:16:39 UTC
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Post by Michele
...i corpi stranieri nella sostanza rimasero inerti.
Heh. Dipende quali. Hai visto fino a dove sono arrivati i Giapponesi,
partendo da Vladivostok?
Giuste le tue osservazioni. Ma rifacendomi anche a quanto ha scritto Franco, le cose non sarebbero andate così lisce se i bolscevichi, anziché truppe stremate, avessero dovuto affrontare truppe fresche.


Non dico che gli eserciti stranieri sarebbero arrivati a Mosca, e neppure che avrebbero sicuramente appoggiato una vittoria totale dei Bianchi, anche perché nella truppa credo fosse molto diffusa, se non una simpatia, una benevola attesa per ciò che avrebbero saputo fare i rossi. Però non penso che avrebbero permesso la nascita dell'Urss.
Luca Morandini
2018-06-26 23:11:54 UTC
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Post by fra dei
Bhe diciamo che la spedizione del Corpo
italiano in oriente fu veramente ai margini della guerra civile russa, nel
senso che nel contesto ebbe scarsissima rilevanza.
Sicuro, pero' la storia della "Legione Redenta di Siberia" da sola meriterebbe un
film... Corto Maltese ad Andrea Compatangelo gli spicciava casa ;)

E anche gli altri corpi di spedizione alleati hanno avuto storie interessanti: il
27o Rgt di Fanteria USA si chiama "The Wolfhounds" proprio in seguito ai
dispiegamento in Siberia.

Saluti,

Luca Morandini
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