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[MED] Le navi vichinghe
(troppo vecchio per rispondere)
LB
2003-11-13 18:14:50 UTC
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Questo messaggio non si occupa direttamente di storia militare. Però
si parla delle navi vichinghe, i mezzi che consentirono ai normanni di
saccheggiare tutte le coste d'Europa, di sviluppare una vasta rete di
commerci, di conquistare diverse terre, in Francia, in Gran Bretagna,
in Russia, in Italia.

LE NAVI VICHINGHE

"Di fronte a questi, in mezzo all'Oceano, sono le tribù dei Suioni
(svedesi), potenti oltre che per terra anche per mare.
A differenza delle altre le loro navi costruite con due prue offrono
sempre un facile approdo da entrambe le parti"
Tacito, "Germania", XLIV

Da sempre si sa che i vichinghi erano abili navigatori e usavano navi
formidabili per affrontare l'oceano. Il termine stesso "vichingo"
vuole probabilmente dire "pirata di mare". Ma fino al 1800, non si
avevano descrizioni dettagliate delle imbarcazioni vichinghe.

La situazione cambiò tra il 1867 e il 1903 con il ritrovamento dei
resti di tre navi in tumuli sepolcrali in tre località del fiordo di
Oslo (Tune, Gokstad e Oseberg). A partire dal 1962 altre 6 sei navi
furono ritrovate. Il legno si conserva in ambiente umido: 5 navi sono
state ritrovate sott'acqua, le altre in suoli di argilla blu. Inoltre,
le tecniche di restauro del legno non erano già affinate nel 1867 e
qualche trattamento non ha ottenuto buoni effetti.

La nave di Oseberg e quella di Gokstad mostrano come la tecnica di
costruzione dei vichinghi venisse applicata imbarcazioni con scopi
differenti. Nel museo di Oslo che le ospita, il visitatore ha
l'immediata impressione della perfezione tecnica e dell'estetica
armoniosa delle navi vichinghe.

LA NAVE DI OSEBERG

La nave di Oseberg fu ritrovata in tumulo sepolcrale, parzialmente
saccheggiato. Nella camera funebre sono stati trovati oggetti di
diverso tipo, tra cui delle slitte da cerimonia e delle teste di
animali decorate, oltre ai resti di due donne.

La nave era quasi completamente in quercia, con scafo aperto
attrezzato per il remo e per la vela. La lunghezza è di 21,6 metri e
la larghezza massima 5,1 metri. Con un equipaggio di 35 uomini, il
dislocamento doveva essere di 11 tonnellate. Le dimensioni sono minori
delle grandi navi vichinghe: si pensa che la nave fosse un "karvel",
cioè adibita all'uso personale di un nobile.

La chiglia, lunga 19,8 metri, è leggermente incurvata in modo da
essere più profonda di 30 cm al centro e così favorire la
manovrabilità. Le "ruote" di prua e di poppa sono di quercia
sceltissima e finemente incise, come molte altre parti della nave.

Le 17 coste ricoperte da bagli sono ricoperte da 12 file di tavole di
fasciame, che costituiscono lo scafo esterno. L'ultima fila di tavole
ha i supporti per gli scudi e i fori per 15 file di remi. Sopra i
bagli vi sono le tavole di pino del ponte, non inchiodate in modo da
metterci sotto il carico. Non vi sono sedili fissi per i rematori, che
probabilmente si sedevano sui propri bauli personali.

La nave è realizzata con la massima qualità dei materiali e delle
tecniche, tuttavia molti particolari risultano più delicati rispetto
alle altre navi. Inoltre il bordo è molto basso. Tutto ciò indica che
la nave di Oseberg era destinata alla navigazione costiera nel fiordo
di Oslo e non alle attraversate oceaniche.

La finezza della costruzione, l'altezza imponente di prua e poppa, le
decorazioni e la suppellettile funeraria indicano che probabilmente si
trattava di un "panfilo" che una principessa usava per le sue visite
personali e diplomatiche.

LA NAVE DI GOKSTAD

La nave di Gokstad è interamente in quercia. La chiglia in unico pezzo
è stata ricavata da una quercia stimata alta 25 metri.

La nave di Gokstad ha circa le stesse dimensioni e le stesse
caratteristiche costruttive della nave di Oseberg.
Sia l'altezza del bordo sia la maggiore solidità suggeriscono però che
la nave di Gokstad poteva affrontare anche l'oceano. Nel 1893 una
copia esatta della nave compì l'attraversata atlantica.

La maggiore robustezza rispetto alla nave di Oseberg è forse dovuta
anche all'evoluzione delle tecniche costruttive. Infatti la nave di
Oseberg è stata datata all'800 circa, mentre quella di Gokstad all'850
circa.

RIFERIMENTI

Queste note sono tratte da Sjolvold, "Le navi vichinghe di Oslo". Sul
libro vi sono altri riferimenti bibliografici, ma solo in lingua
norvegese...

Molte foto delle navi restaurate si trovano su Internet.
Questo è il sito del museo di Oslo:
http://www.ukm.uio.no/vikingskipshuset/indexe.shtml
Queste sono le due pagine relative alle navi descritte:
http://www.ukm.uio.no/vikingskipshuset/engelsk/oseberg.shtml
http://www.ukm.uio.no/vikingskipshuset/engelsk/gokstad.shtml
Piero F.
2003-11-13 21:27:24 UTC
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"LB" ha scritto
Post by LB
Questo messaggio non si occupa direttamente di storia militare. Però
si parla delle navi vichinghe, i mezzi che consentirono ai normanni di
saccheggiare tutte le coste d'Europa, di sviluppare una vasta rete di
commerci, di conquistare diverse terre, in Francia, in Gran Bretagna,
in Russia, in Italia.
LE NAVI VICHINGHE
"Di fronte a questi, in mezzo all'Oceano, sono le tribù dei Suioni
(svedesi), potenti oltre che per terra anche per mare.
A differenza delle altre le loro navi costruite con due prue offrono
sempre un facile approdo da entrambe le parti"
Tacito, "Germania", XLIV
<cut>

Come argomento poteva andar bene anche in ICSmod, eventualmente. Qui mi
sembra il momento sbagliato per proporlo :-)
Mi interessa molto la faccenda per via della mia querelle con Felice Vinci
(Omero nel Baltico, do you know? ne ho parlato nella ML più volte).
Questo tuo post illustra molto bene le navi ritrovate, ma si tratta di
imbarcazioni di epoca storica, di quando cioè erano il terrore delle
popolazioni dell'Europa occidentale. Il passo di Tacito offre invece il
destro, alla fantasia di Vinci, per supporre un parallelo tra l'abilità
navale dei vichinghi e quella degli Achei.
Sono abbastanza certo che i drakkar, vere formula uno del mare per i loro
tempi, rappresentarono una rivoluzione nel campo della tecnica navale
anche per gli stessi vichinghi. Se, come si sostiene in "Omero nel
Baltico", già nel 2000 a.C. le navi achee fossero paragonabili ai drakkar
del VII/VIII sec. d.C., c'è da chiedersi perché i norvegesi abbiano atteso
2500 anni per affiorare alla storia del mondo...
Prima delle incursioni in Irlanda e in Northumbria nessuno sapeva niente
di questi predoni e delle loro formidabili navi. Il che fa supporre, con
un briciolo di buon senso, che prima di allora non possedessero una
tecnica navale abbastanza avanzata per navigare in mare aperto
(soprattutto il mare del nord a quelle latitudini). Altrimenti
bisognerebbe supporre che la possibilità ce l'avevano da millenni, ma non
avevano ancora l'istinto predatorio :-)

In conclusione, mi sembra che l'allusione di Tacito a navi con due prue
(così come quella di Omero all'albero smontabile) sia da considerarsi fino
a prova contraria una pura suggestione superficiale, che non autorizza a
pensare che i drakkar esistevano già nel I sec. d.C. (e men che mai 2000
anni prima!)

saluti
--
Piero F.
Damnpuck
2003-11-14 01:47:15 UTC
Permalink
Post by Piero F.
Come argomento poteva andar bene anche in ICSmod, eventualmente.
Qui mi sembra il momento sbagliato per proporlo :-)
Condivido tristemente il giudizio e ne approfitto per segnalare che
l'argomento sarebbe (sarà?) perfetto su un icsm moderato. Iniziamo
pure la concorrenza sleale con ics.mod. :)

BYe

Damnpuck

PS. LB posso inserire sul sito il tuo post?

--
It.Cultura.Storia.Militare On-Line: www.icsm.it
LB
2003-11-14 08:59:32 UTC
Permalink
Post by Damnpuck
PS. LB posso inserire sul sito il tuo post?
Certo, ci mancherebbe: è un onore :-)
C'è una sezione "vichinga" di icsm.it? Mi era sfuggita...

Se vuoi, posso mandarti qualche immagine, migliore di quelle che ci
sono sul sito del museo. Se sì, scrivimi alla mia nuova casella
despammed: dovrebbe funzionare.

Ciao
Resistere
2003-11-17 05:05:59 UTC
Permalink
Post by LB
Post by Damnpuck
PS. LB posso inserire sul sito il tuo post?
Certo, ci mancherebbe: è un onore :-)
E' un onore finire su un sito fascista? Peccato perchè mi eri sembrata
una persona ragionevole ma è ovvio che mi sono sbagliato.

RESISTERE!!!
Post by LB
C'è una sezione "vichinga" di icsm.it? Mi era sfuggita...
Se vuoi, posso mandarti qualche immagine, migliore di quelle che ci
sono sul sito del museo. Se sì, scrivimi alla mia nuova casella
despammed: dovrebbe funzionare.
Ciao
La haine
2003-11-17 07:26:12 UTC
Permalink
Post by Resistere
Post by LB
Post by Damnpuck
PS. LB posso inserire sul sito il tuo post?
Certo, ci mancherebbe: è un onore :-)
E' un onore finire su un sito fascista? Peccato perchè mi eri sembrata
una persona ragionevole ma è ovvio che mi sono sbagliato.
RESISTERE!!!
Tu ti sbagli sempre, caro resistere!.
Ad esempio intervenire in una discussione interessante come questa dimostra
che in comune con i vikinghi hai una sola cosa: le corna.

Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo

La haine

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
sergio
2003-11-17 15:54:41 UTC
Permalink
Post by La haine
Post by Resistere
Post by LB
Post by Damnpuck
PS. LB posso inserire sul sito il tuo post?
Certo, ci mancherebbe: è un onore :-)
E' un onore finire su un sito fascista? Peccato perchè mi eri sembrata
una persona ragionevole ma è ovvio che mi sono sbagliato.
RESISTERE!!!
Tu ti sbagli sempre, caro resistere!.
Ad esempio intervenire in una discussione interessante come questa dimostra
che in comune con i vikinghi hai una sola cosa: le corna.
Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo
la haine parla sempre per esperienza personale. <g>
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
La haine
2003-11-17 16:06:07 UTC
Permalink
Il 17 Nov 2003, 16:54, ***@hotmail.com (sergio) ha scritto:
(cut)
Post by sergio
Post by La haine
Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo
la haine parla sempre per esperienza personale. <g>
E' vero, infatti ti ho visto toglierlo e quelle grosse, pesanti cornone sono
rimasta ben fisse al loro posto

La haine

La haine lo e' talmente tanto che si e' dimenticato perfino del crosspost su
idl...

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
sergio
2003-11-17 18:39:17 UTC
Permalink
Post by La haine
(cut)
Post by sergio
Post by La haine
Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo
la haine parla sempre per esperienza personale. <g>
E' vero, infatti ti ho visto toglierlo e quelle grosse, pesanti cornone sono
rimasta ben fisse al loro posto
acnhe questa deve essere una tua esperienza vissuta in famiglia. Ricordi del
tuo papa' eh?

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
La haine
2003-11-18 08:20:25 UTC
Permalink
Post by sergio
Post by La haine
(cut)
Post by sergio
Post by La haine
Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo
la haine parla sempre per esperienza personale. <g>
E' vero, infatti ti ho visto toglierlo e quelle grosse, pesanti cornone
sono
Post by La haine
rimasta ben fisse al loro posto
acnhe questa deve essere una tua esperienza vissuta in famiglia. Ricordi del
tuo papa' eh?
Potrebbe essere.
Mia mamma trombava, tu, essendoti riprodotto per cariogenesi, non puoi dire
altrettanto

La haine

PA: Cos'è la cariogenesi? Fattela spiegare da Pomero.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
sergio
2003-11-18 09:17:21 UTC
Permalink
Post by La haine
Post by sergio
Post by La haine
(cut)
Post by sergio
Post by La haine
Ma le tue non vengono via se ti togli l'elmo
la haine parla sempre per esperienza personale. <g>
E' vero, infatti ti ho visto toglierlo e quelle grosse, pesanti cornone
sono
Post by La haine
rimasta ben fisse al loro posto
acnhe questa deve essere una tua esperienza vissuta in famiglia. Ricordi
del
Post by sergio
tuo papa' eh?
Potrebbe essere.
allora si spiegano tante cose
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
La haine
2003-11-18 10:42:44 UTC
Permalink
Post by sergio
Post by La haine
(cut)
Potrebbe essere.
allora si spiegano tante cose
Sono contento che la pensi così, anche se l'uso del verbo "pensare" potrebbe
essere eccessivo.

Spiegami piuttosto come è possibile che sulla tua scheda ci sia scritto
"Figghiu de matre sterile e de patre impotente".
Mi sembra una combinazione piuttosto improbabile

La haine

www.lahaine.org

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

LB
2003-11-17 09:14:38 UTC
Permalink
Post by Resistere
E' un onore finire su un sito fascista? Peccato perchè mi eri
sembrata
Post by Resistere
una persona ragionevole ma è ovvio che mi sono sbagliato.
La bandiera è in alto a destra. Il fascio un pò ovunque.
RESISTERE!!!
Forse vuoi solo provocare e faccio male io a darti retta...

Comunque, mi sono letto un po' tutte le parti dell'incriminato sito
icsm.it .
Non ho trovato niente di chiaramente nostalgico o neofascista. C'è
qualche foto di nonni avanguardisti o militari durante il ventennio.
Però abbastanza innocenti e senza simboli fascisti. I commenti poi non
sono mai sbilanciati.

Alcune parti, come quella sulle Waffen SS, sono curate da Vianelli,
che non puoi certo accusare di fascismo.

Ho notato per esempio che come bandiera del terzo reich viene messa
quella del secondo, non la croce uncinata.

Quindi, tutto sommato un sito equilibrato. Nell'immagine del
carabiniere non c'è niente di male, per me, e anche lì non vi sono
commenti estremisti (tipo "ammazziamo quei vili terroristi").

Sui gay, invece sei TU, Resistere, che stai facendo pessime figure.
Sai cosa facevano i nazisti agli omosessuali?

La cosa mi interessa perché mi accingo a collaborare con il sito e non
lo farei mai se fosse veramente neo-fascista.
Stai tranquillo che si parla dei vichinghi veri, no dalla divisione
SS-Wiking...

Quindi, se c'è qualcosa di vero in quello che dici, per piacere
indicalo con precisione: dov'è questo famoso fascio?

Ciao
La haine
2003-11-17 14:32:37 UTC
Permalink
Post by Resistere
Post by Resistere
E' un onore finire su un sito fascista? Peccato perchè mi eri
sembrata
Post by Resistere
una persona ragionevole ma è ovvio che mi sono sbagliato.
La bandiera è in alto a destra. Il fascio un pò ovunque.
RESISTERE!!!
Forse vuoi solo provocare e faccio male io a darti retta...
Si, fai malissimo.

(cut)
Post by Resistere
Quindi, se c'è qualcosa di vero in quello che dici, per piacere
indicalo con precisione: dov'è questo famoso fascio?
Nel suo culo, e gli da fastidio.

Allora, ti diffido dal rispondere ancora a Resistere!, lui è un mio
giocattolo e ci gioco io, chiaro?

La haine

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
LB
2003-11-14 08:59:31 UTC
Permalink
Post by Piero F.
Post by LB
"Di fronte a questi, in mezzo all'Oceano, sono le tribù dei Suioni
(svedesi), potenti oltre che per terra anche per mare.
A differenza delle altre le loro navi costruite con due prue
offrono
sempre un facile approdo da entrambe le parti"
Tacito, "Germania", XLIV
<cut>
Come argomento poteva andar bene anche in ICSmod, eventualmente. Qui
mi sembra il momento sbagliato per proporlo :-)
Forse hai ragione, anche se molti esperti navali di ICSmil non
frequentano ICSmod. Poi è bello anche godersi le ultime ore di vita di
questo bel newsgroup libero ;-)
Post by Piero F.
Mi interessa molto la faccenda per via della mia querelle con Felice
Vinci (Omero nel Baltico, do you know? ne ho parlato
nella ML più volte).
Vi è anche una teoria secondo cui il racconto di Ulisse riguarderebbe
un viaggio fino alle isole britanniche. E' abbastanza plausibile che i
popoli navigatori del Mediterraneo contemporanei (come i fenici)
sapessero arrivare almeno a Gibilterra.
Post by Piero F.
Questo tuo post illustra molto bene le navi ritrovate, ma si tratta di
imbarcazioni di epoca storica, di quando cioè erano il terrore delle
popolazioni dell'Europa occidentale. Il passo di Tacito offre invece il
destro, alla fantasia di Vinci, per supporre un parallelo tra
l'abilità navale dei vichinghi e quella degli Achei.
Sembra strano che gli achei avessero contatti stabili con il Baltico
(al limite sarebbero più probabili minoici e fenici). Invece è più
plausibile Tacito. Il particolare delle due prue forse è erroneamente
attribuito alla volontà di ormeggiare in retromarcia... Ma è
probabile che le imbarcazioni adatte a navigare almeno nel Baltico
(che comunque non scherza...) avessero le estremità alte per
affrontare meglio le onde.
E' probabile che Tacito abbia ascoltato più fonti indipendenti prima
di scrivere dei Suioni.
Post by Piero F.
Sono abbastanza certo che i drakkar, vere formula uno del mare per i loro
tempi, rappresentarono una rivoluzione nel campo della tecnica
navale
anche per gli stessi vichinghi. Se, come si sostiene in "Omero nel
Baltico", già nel 2000 a.C. le navi achee fossero paragonabili ai drakkar
del VII/VIII sec. d.C., c'è da chiedersi perché i norvegesi abbiano atteso
2500 anni per affiorare alla storia del mondo...
Credo che le navi del Mediterraneo avessero una forma diversa. Oltre
alle due estremità asimmetriche, erano più a "guscio di noce". Invece
le navi vichinghe hanno le estremità a V e la parte centrale molto
aperta, più o meno come le linee di prua delle moderne derive
plananti. Questa forma aumenta sia la velocità a vela sia la stabilità
rispetto al rollio delle onde.
Insomma, sembra più probabile uno sviluppo autonomo delle imbarcazioni
norvegesi, con pochi contatti con il sud. Infatti, a parte le fantasie
sull'Odissea, non vi sono di loro altri cenni in epoca storica a parte
Tacito.

Anche tra la nave di Oseberg (800 dC) e quella di Gokstad (850 dC) vi
sono delle evoluzioni tecniche. L'autore allude al fatto che proprio
queste migliorie abbiano finalmente permesso la via dell'oceano ai
vichinghi.
Queste modifiche sono però marginali, l'evoluzione tecnica deve essere
lenta nel tempo. Se già al tempo di Tacito non vi erano contatti, i
normanni hanno sviluppato quella scuola di architettura navale da soli
a maggior ragione nei secoli successivi, vista la decandenza della
navigazione mediterranea nel basso medioevo. Per arrivare da soli a
quel livello di perfezione progettuale e costruttiva i vichinghi
devono aver impiegato dei secoli, quindi non è escluso che già
qualcosa sapessero fare nel I secolo dC.
Post by Piero F.
Prima delle incursioni in Irlanda e in Northumbria nessuno sapeva niente
di questi predoni e delle loro formidabili navi.
Verissimo. I vichinghi devono aver fatto un certa impressione anche al
loro arrivo nel Mediterraneo. Mi pare che qualcuno abbia ipotizzato
che alcune incursioni del 800-900 dC genericamente attribuite ai
"saraceni" nel Sud Italia fossero in realtà vichinghe o dei pirati
nomentani. Arabi o normanni che fossero, era tutta gente sconosciuta e
poco incline agli scambi culturali agli occhi di chi subiva le
incursioni.
Post by Piero F.
Il che fa supporre, con
un briciolo di buon senso, che prima di allora non possedessero una
tecnica navale abbastanza avanzata per navigare in mare aperto
(soprattutto il mare del nord a quelle latitudini). Altrimenti
bisognerebbe supporre che la possibilità ce l'avevano da millenni, ma non
avevano ancora l'istinto predatorio :-)
Improbabile: l'istinto predatorio è innato in tutti i popoli ;-)

L'evoluzione della tecnica navale fu determinante nell'espansione
normanna. A un certo punto deve essersi creato un ciclo virtuoso tra
maestri d'ascia e condottieri militari. Le razzie fornivano i fondi
per la costruzione di navi più grosse, più solide e più numerose, che
permettevano razzie ancora migliori e così via.
Altre cause della "esplosione" normanna probabilmente furono un rialzo
demografico in Scandinavia e la debolezza, soprattutto navale, delle
altre nazioni europee: l'occasione fa l'uomo ladro...
Post by Piero F.
In conclusione, mi sembra che l'allusione di Tacito a navi con due prue
(così come quella di Omero all'albero smontabile) sia da
considerarsi fino
a prova contraria una pura suggestione superficiale, che non
autorizza a
pensare che i drakkar esistevano già nel I sec. d.C. (e men che mai
2000 anni prima!)
Non c'erano certo i grandi drakkar nel 2000 aC, visto che già la nave
di Oseberg nel 800 dC non era a quel livello. Però qualche buona
barchetta per muoversi nel Baltico forse c'era già nel I secolo dC.

I vichinghi non copiarono il relitto della nave di Ulisse, come fecero
i romani con la nave punica quando dovettero costruire la loro
flotta. Forse avevano un modello comune alle barche del Mediterraneo,
vista la struttura in chiglia, coste e fasciame. Però è probabile una
evoluzione autonoma durata diversi secolo, per sviluppare forme e
tecniche adatte alla navigazione oceanica.

Ciao
Michelazzo
2003-11-14 19:05:51 UTC
Permalink
Post by Piero F.
In conclusione, mi sembra che l'allusione di Tacito a navi con due prue
(così come quella di Omero all'albero smontabile) sia da considerarsi fino
a prova contraria una pura suggestione superficiale, che non autorizza a
pensare che i drakkar esistevano già nel I sec. d.C. (e men che mai 2000
anni prima!)
La nave con "due prue" non credo debba intendersi con la prua a doppio
scafo, come in oriente (e, ancor oggi i boum del golfo Persico), bensì come
nave capace di muoversi in entrambe le direzioni, con la poppa e la prua
conformate nel medesimo modo entrambe a tagliamare. Questa configurazione è
adattissima alla navigazione in stretti fiordi, in estuari, e alla
consuetudine di arenarsi in spiaggia con la bassa marea e ripartire con
l'alta marea, senza bisogno di eseguire una virata e senza offrire il fianco
alle onde della marea. Potrebbe anche avere origine antichissima.
Post by Piero F.
Il passo di Tacito offre invece il
destro, alla fantasia di Vinci, per supporre un parallelo tra l'abilità
navale dei vichinghi e quella degli Achei.
Le differenze fondamentali fra i drakar e le navi mediterranee consistono
nella forma della chiglia e nella struttura del fasciame. La chiglia dei
drakar è rettilinea (sempre per la facilità di spiaggiare in bassa marea, la
nave di oseberg sembrerebbe quindi una eccezione) mentre nel Mediterraneo è
mezzalunata. Lo scafo dei drakar è a fasciame sovrapposto, rinforzato
dall'ossatura che, pare, veniva inserita dopo la costruzione della
conchiglia. Ogni elemento del fasciame è a pezzo unico, ciò che alla fine
limitava la lunghezza possibile di questo tipo di nave. Nel Mediterraneo
invece, sulla struttura della chiglia, si costruiva uno scheletro di
ordinate, alle quali venivano fissati gli elementi del fasciame combacianti
longitudinalmente (e non sovrapposti) e di qualunque lunghezza.

Mi sembra opinione comune e non controversa fra gli specialisti, che
l'evoluzione delle navi atlantiche sia stata completamente indipendente da
quella delle navi mediterraneee. Le navi atlantiche che, a cominciare dalle
crociate, influenzarono le tecniche costruttive e di navigazione del
Mediterraneo non furono però gli eleganti drakar, ma i tozzi cog baschi,
vere e proprie tinozze galleggianti, con velatura semplice manovrabile da
una ciurma molto ridotta.

Michelazzo
LB
2003-11-15 11:52:57 UTC
Permalink
Post by Michelazzo
La nave con "due prue" non credo debba intendersi con la prua a doppio
scafo, come in oriente (e, ancor oggi i boum del golfo Persico), bensì come
nave capace di muoversi in entrambe le direzioni, con la poppa e la prua
conformate nel medesimo modo entrambe a tagliamare.
Esatto: non si tratta di catamarani. Ma di barche normali con la poppa
appuntita, simile alla prua.
Post by Michelazzo
...
Le differenze fondamentali fra i drakar e le navi mediterranee
consistono
nella forma della chiglia e nella struttura del fasciame. La chiglia dei
drakar è rettilinea (sempre per la facilità di spiaggiare in bassa marea, la
nave di oseberg sembrerebbe quindi una eccezione)
Direi di no: piuttosto sono io che mi sono spiegato male :-)

Si tratta di una curvatura minima, 30 cm su 20 metri di lunghezza. Se
si vede la barca di lato, questa è praticamente tutta piatta, con le
due estremità invece molto ricurve.
Post by Michelazzo
mentre nel Mediterraneo è
mezzalunata. Lo scafo dei drakar è a fasciame sovrapposto,
rinforzato
dall'ossatura che, pare, veniva inserita dopo la costruzione della
conchiglia. Ogni elemento del fasciame è a pezzo unico, ciò che alla fine
limitava la lunghezza possibile di questo tipo di nave.
Giustissimo il particolare del fasciame sovrapposto. Le file superiori
di fasciame si sovrappongono esteriormente a quelle inferiori e sono
unite a esse da chiodi di ferro ribaditi.

Per quanto riguarda invece le tavole di fasciame uniche da poppa a
prua, questa è una caratteristica della nave di Gokstad, come la
chiglia in unico pezzo. Sono migliorie tecniche che aumentarono la
robustezza.

Infatti, la nave di Oseberg ha più tavole (lunghe circa 5 metri) su
ogni fila di fasciame e la chiglia divisa in due pezzi. Per
congiungere sia le tavole sia i pezzi della chiglia, vennero praticati
dei tagli obliqui in modo da avere una maggiore superficie di
contatto. Quindi le due parti vennero unite tramite chiodi di ferro
ribaditi.

La nave di Gokstad ha invece chiglia e fasciame in unici pezzi, come
detto prima. Però le tecniche per unire saldamente i pezzi sono state
usate per unire la chiglia alle ruote di prua e poppa.

Inoltre, se è vero che si costruirono dei drakkar lunghi il doppio
come sappiamo dalla letteratura, le loro chiglie e file di fasciame
erano probabilmente in più pezzi. Se è già difficile trovare un tronco
di quercia lungo 20 metri, è impossibile di 40 metri.

Un altro particolare citato sempre da libro sulle navi di Oslo
interessa quanto invece diceva Piero. Graffiti rupestri dimostrano che
in Norvegia venivano costruite navi fin dall'età del bronzo (1500-500
aC). I ritrovamenti dell'età del ferro mostrano alcuni stadi
dell'evoluzione che portò alle navi del 800 dC. Non vengono invece
segnalate influenze straniere sull'architettura navale vichinga.

Ciao
Michelazzo
2003-11-16 17:00:01 UTC
Permalink
Post by LB
Si tratta di una curvatura minima, 30 cm su 20 metri di lunghezza. Se
si vede la barca di lato, questa è praticamente tutta piatta, con le
due estremità invece molto ricurve.
Ti ringrazio molto di tutto quanto dici in questo thread, per me
interessantissimo. Non mi ero soffermato sul valore della curvatura, che in
effetti si discosta molto poco dal rettilineo e non credo ostacoli
minimamente lo spiaggiamento.
Post by LB
Inoltre, se è vero che si costruirono dei drakkar lunghi il doppio
come sappiamo dalla letteratura, le loro chiglie e file di fasciame
erano probabilmente in più pezzi. Se è già difficile trovare un tronco
di quercia lungo 20 metri, è impossibile di 40 metri.
Effettivamente è solo una questione di sagomatura dei giunti e di
calatafaggio, nonchè di non disporre i giunti tutti allineati sulla stessa
sezione dello scafo (credo).
Post by LB
Un altro particolare citato sempre da libro sulle navi di Oslo
interessa quanto invece diceva Piero. Graffiti rupestri dimostrano che
in Norvegia venivano costruite navi fin dall'età del bronzo (1500-500
aC). I ritrovamenti dell'età del ferro mostrano alcuni stadi
dell'evoluzione che portò alle navi del 800 dC.
E' abbastanza logico che i drakkar non siano nati di punto in bianco.
Post by LB
Non vengono invece
segnalate influenze straniere sull'architettura navale vichinga.
Dipende dal grado di isolamento del mondo vichingo dal resto dell'area
atlantica, o da una specializzazione così accentuata dell'imbarcazione da
non consentire contaminazioni.
Certo è che nel mondo nautico il travaso delle soluzioni tecniche quando due
aree entrano in contatto è nella norma, anche se avviene con lentezza e con
resistenze, dovute, immagino, a elementari principi di precauzione. Costi e
rischi di sperimentazioni negative in mare sono sempre eccessivi.

Michelazzo
Ball
2003-11-16 18:59:29 UTC
Permalink
"Michelazzo" <***@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio

| Ti ringrazio molto di tutto quanto dici in questo thread, per me
| interessantissimo.

Faccio mio quanto ha detto Michelazzo qui sopra.
Lo sto ricomponendo in modo da averne un bello studio sui drakkar.
Bisogna approfittarne, finchè ci lasciano parlare di storia militare. ;)
Bravi....

--
salus
Ball

<<Oggi la vittoria sarebbe stata dei nemici, se avessero un vincitore>>
Caio Giulio Cesare
LB
2003-11-16 19:20:39 UTC
Permalink
Grazie a te a Michelazzo: ho solo copiato il libro sul museo delle
navi di Oslo.
Post by Ball
Lo sto ricomponendo in modo da averne un bello studio sui drakkar.
Perfetto. Damnpuck ha proposto di metterne una copia sul sito icsm.it.
Quando hai finito il tuo studio, mi puoi mandare il testo, per favore?
Aggiungo qualche immagine, scandita dal sito, e poi mando tutto a
Damnpuck.
Post by Ball
Bisogna approfittarne, finchè ci lasciano parlare di storia
militare. ;)
Post by Ball
Bravi....
Dai, non te la prendere per le provocazioni di Io. E' fatto così...
Prima dice male della storia antica, poi si sceglie dei nick come
"minotauro" o "io", inteso come la sacerdotessa... vallo a capire...

Ciao
Ball
2003-11-16 20:54:57 UTC
Permalink
"LB" <***@despammed.com> ha scritto nel messaggio

| Perfetto. Damnpuck ha proposto di metterne una copia sul sito icsm.it.
| Quando hai finito il tuo studio, mi puoi mandare il testo, per favore?
| Aggiungo qualche immagine, scandita dal sito, e poi mando tutto a
| Damnpuck.

Boccaccia mia.... :)))))

|| Bisogna approfittarne, finchè ci lasciano parlare di storia militare. ;)
|| Bravi....
|
| Dai, non te la prendere per le provocazioni di Io. E' fatto così...

Grazie al cielo è lui, ad essere fatto così....

| Prima dice male della storia antica, poi si sceglie dei nick come
| "minotauro" o "io", inteso come la sacerdotessa... vallo a capire...


Personalmente non mi preoccupo di capirlo, finchè non travasa il suo brodo
nel mio piatto (antico detto punico....) non ci sono problemi....
--
salus
Ball

<<Oggi la vittoria sarebbe stata dei nemici, se avessero un vincitore>>
Caio Giulio Cesare
LB
2003-11-17 11:22:37 UTC
Permalink
Post by Ball
| Perfetto. Damnpuck ha proposto di metterne una copia sul sito
| icsm.it.
| Quando hai finito il tuo studio, mi puoi mandare il testo, per
| favore?
| Aggiungo qualche immagine, scandita dal sito, e poi mando tutto a
| Damnpuck.
Boccaccia mia.... :)))))
;-) Scusa, era solo per non fare in due lo stesso lavoro.

Il mio post iniziale sarebbe incompleto senza gli approfondimenti
successivi di Piero e Michelazzo. Stavo per cominciare mettere le cose
insieme in un discorso unico, quando tu ti sei "offerto" di farlo.
Non c'è fretta, i vichinghi non sono un argomento "caldo"... se hai
problemi, comunque dimmelo.

Ciao
Ball
2003-11-17 11:52:36 UTC
Permalink
"LB" <***@despammed.com> ha scritto nel messaggio

|| Boccaccia mia.... :)))))
|
| ;-) Scusa, era solo per non fare in due lo stesso lavoro.
|
| Il mio post iniziale sarebbe incompleto senza gli approfondimenti
| successivi di Piero e Michelazzo. Stavo per cominciare mettere le cose
| insieme in un discorso unico, quando tu ti sei "offerto" di farlo.
| Non c'è fretta, i vichinghi non sono un argomento "caldo"... se hai
| problemi, comunque dimmelo.

Scherzavo, ovviamente.
L'unico dubbio era se trasformare il tutto in un unico post in cui mescolare
gli apporti dei partecipanti o se mantenere la costruzione - tagliando le
parti ripetute - da 3d.
Se riesco, ti faccio avere tra 2/3 gg un piccolo esempio così mi dai il tuo
parere.
Ok?

--
salus
Ball

<<Oggi la vittoria sarebbe stata dei nemici, se avessero un vincitore>>
Caio Giulio Cesare
LB
2003-11-17 09:14:39 UTC
Permalink
Post by Michelazzo
Ti ringrazio molto di tutto quanto dici in questo thread, per me
interessantissimo.
Anche a me interessa molto la storia navale: quindi ero da tempo in
debito con te e con gli altri esperti del newsgroup :-)
Post by Michelazzo
Non mi ero soffermato sul valore della curvatura, che in
effetti si discosta molto poco dal rettilineo e non credo ostacoli
minimamente lo spiaggiamento.
Per descrivere i particolari, avevo tralasciato che la forma delle
navi vichinghe è quella che ben conosciamo. Viste di fianco, sono come
dei "serpentoni" che strisciano sull'acqua con il ventre piatto e con
la testa e la coda ben alzate.

Hai giustamente detto che le navi vichinghe manovravano bene in fiordi
e fiumi. Rendevano agevole lo spiaggiamento e il trasporto via terra.
La nave di Oseberg, lunga 21,5 metri, dislocava solo 11 tonnellate,
compreso l'equipaggio di 35 uomini. Quindi era abbastanza leggera
perché gli stessi marinai potessero trascinarla sui tronchi via terra.
Anche il rotolamento dei tronchi sotto lo scafo era facilitato dalla
forma piatta della chiglia.

Un'altra caratteristica adatta alla navigazione fluviale è l'attacco
del timone. Siccome questo si immergeva di 20 cm più della chiglia,
era possibile alzare la pala sui bassi fondali con una cima.
Post by Michelazzo
Post by LB
Inoltre, se è vero che si costruirono dei drakkar lunghi il doppio
come sappiamo dalla letteratura, le loro chiglie e file di
fasciame
erano probabilmente in più pezzi. Se è già difficile trovare un tronco
di quercia lungo 20 metri, è impossibile di 40 metri.
Effettivamente è solo una questione di sagomatura dei giunti e di
calatafaggio, nonchè di non disporre i giunti tutti allineati sulla
stessa sezione dello scafo (credo).
Esatto. Il libro riporta che le giunture delle tavole del fasciame
nella nave di Oseberg spesso "si trovano, in più file consecutive,
l'una sopra l'altra, il che è considerato un indebolimento dello
scafo. Ma questo dettaglio appare solo nelle parti di prua e di poppa,
dove l'armatura interna è così solida che non si rischia di indebolire
le fiancate della nave".

Un altro elemento "debole" della nave di Oseberg erano la carlinga e
la mastra che (questo per chi non conoscesse la terminologia nautica)
sono l'appoggio dell'albero sulla nave. La mastra ha delle fenditure
riparate all'epoca con striscie di ferro, quindi non aveva retto allo
sforzo.
L'albero della nave di Oseberg era in pino. Se ne è trovato un pezzo
di 5,7 metri, ma doveva essere di circa 13 metri. Si sa invece poco
della vela e dell'eventuale sartiame.

La nave di Gokstad ha delle migliorie tecniche, fondamentali per
affrontare il mare e il vento forti. A parte le tavole del fasciame e
la chiglia in pezzo unico, ha la carlinga e la mastra più grosse e
solide. La mastra ha la famosa forma di pesce: in inglese si chiama
proprio "mastfish".

Manderò a Damnpuck la scansione delle piante delle due navi, che
renderebbero molto più chiare queste descrizioni. Vi sono la
planimetria, la sezione longitudinale e diverse sezioni trasversali da
prua a poppa. Si vedono bene le giunture del fasciame e la forma della
mastra.
Post by Michelazzo
Post by LB
Non vengono invece
segnalate influenze straniere sull'architettura navale vichinga.
Dipende dal grado di isolamento del mondo vichingo dal resto
dell'area
atlantica, o da una specializzazione così accentuata
dell'imbarcazione da
non consentire contaminazioni.
Ho intravisto l'immagine della sepoltura navale di un re anglosassone
attorno al 600 dC (pare un evento unico). Apparentemente, la nave
aveva coste e fasciame abbastanza simili alle navi vichinghe.

Ciao
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