Post by dr_mortimerOn Tue, 12 Jun 2018 12:41:07 +0200
Post by FrancoCome è noto il destino della Bismarck, ormai avviata vero il porto di
Brest, fu dovuto ad un caso fortunato (per gli Inglesi) quando un siluro
lanciato da un aereo dell' Ark Royal colpi e immobilizzò uno dei 2
timoni in modo tale che la nave non potè più navigare in linea retta, e
non riuscirono a porre rimedio alla situazione. Mi sono sempre chiesto
se questo problema fosse veramente irrisolvibile (ovviamente nello stato
in cui si trovava la nave). Che cosa lo rendeva irriparabile con i mezzi
a bordo della nave? E poi, un problema come questo sarebbe stato
risolvibile su altre navi con una migliore gestione delle emergenze?
Penso soprattutto al caso della Vittorio Veneto che riuscì ad evitare
l'affondamento dopo un silurmento a causa dell'efficienza dei servizi di
emergenza disponibili a bordo.
salve franco, il punto è che nei piani (disperati) della marina inglese c'era come imperativo assoluto la necessità di far rallentare la bismarck. il siluro aveva arrecato un danno di certo non impossibile da riparare, la possente corazzata non è mai stata direttamente a rischio per il colpo subito. tuttavia era quantomeno assai improbabile intervenire con efficacia mantenendo la nave alla massima velocità possibile (al netto del danno).
il personale che tentò, mediante scafandro, di lavorare alla barra del timone dovette desistere non perchè non in grado di operare in modo adeguato quanto per l'impossibilità di farlo mantenendo un'andatura troppo elevata.
a conti fatti la cosa realmente importante era far si che la bismarck rallentasse quel tanto per dare la possibilità alle unità britanniche di rinvenire sull'ammiraglia tedesca prima che essa potesse arrivare all'interno dell'area di copertura della luftwaffe di stanza nella basi atlantiche della francia occupata.
sappiamo bene come si sono svolti i fatti alle prime luci di quel 27 maggio 1941, per quanto mi riguarda credo si sarebbe arrivati al medesimo risultato se la bismarck si fosse fermata (o avesse mantenuto una velocità molto ridotta) per dare modo agli uomini di fare le riparazioni del caso.
La velocità della Bismarck _era_ molto ridotta se voleva tentare di
manovrare. Era stata ridotta a sei nodi, e anche così tendeva ad andare
in cerchio.
Quello che nessuno sembra ricordare è che nel corso della notte, diversi
cacciatorpediniere britannici ed uno polacco riuscirono ad avvicinarsi
tanto da lanciare i siluri. Nessuno colpì, ma ognuno di essi avrebbe
potuto farlo, aggiungendo ulteriori danni alla già danneggiata corazzata.
Inoltre, non è che fino al colpo messo a segno dagli Swordfish la nave
fosse indenne. Aveva un locale caldaie allagato, una perdita di
carburante che lasciava una scia (la quale aiutava i Britannici ad
inseguirla), ed uno dei serbatoi di carburante, pur essendo pieno, non
poteva più essere utilizzato. La velocità della nave era quindi già
stata ridotta a 28 nodi al fine di risparmiare il carburante ancora a
disposizione.
Se, per ipotesi, entrambi i siluri degli aerosiluranti che colpirono
avessero causato pochi o nessun danno, la nave avrebbe potuto e dovuto
manovrare a tutta velocità durante gli attacchi dei cacciatorpediniere -
consumando molto più carburante. All'alba sarebbe poi stata attaccata di
nuovo da aerei, e di nuovo avrebbe dovuto consumare carburante per le
manovre evasive. Anche supponendo che nessuno di questi attacchi
causasse il minimo danno, ogni successo della Bismarck nell'evitare tali
danni avrebbe ridotto le chances di avere abbastanza carburante per
arrivare alla copertura aerea amica. E i grossi calibri britannici si
avvicinavano.
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