Post by Luca MorandiniConcordo che attacchi di minore entita' non spotessero essere
prevenibili con le misure da me sindicat, ma non ci sarebbe voluto
molto a diminure drasticamente le perdite di Via Rasella, o impedire
del tutto l'attacco con la bomba.
Ecco, i percorsi militari diventano più casuali, ma mini pesantemente
un'arteria importante e aspetti... Oppure, capisco da me che Roma 1944
non è Beirut 1984, ma *concettualmente* un'autobomba imbottita di
tritolo al posto del carretto, non sarebbe stata impossibile neanche
allora.
Anzi, ci sono mai state azioni del genere da parte di resistenze
europee in quegli anni?
Post by Luca MorandiniQuesto mi sembra logico: avevano gia' avuto l'esperienza delle
Quattro Giornate di Napoli, e magari volevano evitare che la
situazione scappasse di mano completamente.
Appunto.
Quello che volevo dire nel precedente messaggio -- e che forse non mi è
uscito molto chiaramente -- è che per decidere se modificare in qualche
modo i suoi spostamenti di truppe, il comando tedesco non deve mettere
sul piatto della bilancia soltanto la scarsissima entità delle perdite
militari nude e crude.
Deve anche considerare la possibilità che di fronte a una via Rasella
bis, Hitler esiga sul serio una rappresaglia 50 a 1 come quella che
aveva inizialmente ordinato dopo via Rasella. A quel punto tocca
fucilare duemila persone, e i tedeschi rischiano di trovarsi tra le
mani un'autentica insurrezione.
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Saluti da Bhisma
... e il pensier libero, è la mia fé!
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