Secondo voi qual'è stato il momento in cui la Wehrmacht ha avuto le
maggiori possibilità
di sconfiggere l'Armata Rossa, considerando tutto l'arco temporale delle
operazioni, ossia
dal 22.6.41 alla fine del conflitto?
Questa è davvero una 'vexata quaestio' di cui si è già discusso fino allo
sfinimento! Cmq il mio parere è che per farcela, i Tedeschi dovevano vincere
subito, nel primo anno. Invece hanno preso il nemico davvero sottogamba ed
hanno rimandato la conquista di obiettivi raggiungibili e decisivi (Mosca e
Leningrado) fino a quando è stato impossibile prenderli. In cambio hanno
scelto di vincere una grandiosa battaglia d'accerchiamento in Ucraina,
eliminando mezzo milione di soldati russi. I generali tedeschi non potevano
saperlo (lo avrebbero scoperto dopo), ma questa perdita per i Russi aveva un
peso relativo, mentre perdere la capitale poteva essere decisivo. Oltre
Leningrado c'era la ferrovia che portava i rifornimenti alleati dai porti
dell'Artico, un altro obiettivo prezioso che restò sempre fuori dalla
portata dei Tedeschi ma che forse avrebbe potuto essere raggiunto.
Inoltre i Tedeschi combattevano una guerra totale, con forti connotati di
odio razziale, per cui non si accorsero che sarebbe stato sufficiente
concedere una certa autonomia per trasformare ampie zone occupate in paesi
alleati.
Le truppe tedesche trascorsero un inverno del '41 davvero pesante, costrette
dalla controffensiva russa a combattere senza vestiario pesante, altra
imbecille miopia. La morte di gran parte dei veterani segnò una caduta di
potenza e abilità tattica da cui la Wehrmacht non si srebbe ripresa.
L'anno seguente, l'Asse era di nuovo all'offensiva, tentando un attacco
limitato al Caucaso, ma questa circostanza è ingannevole visto che i Russi
si erano ripresi e non si lasciarono massacrare come l'anno prima.
Saggiamente arretrarono, tendendo una trappola mortale per i Tedeschi e i
loro alleati che stavano estendendo il fronte al di là delle proprie
capacità difensive.
L'Asse avrebbe fatto meglio a rinuciare a questo secondo attacco, ma anche
se ad Hitler fosse stata chiara la situazione delle forze in campo, egli
probabilmente pensava di dover comunque tentare il tutto per tutto, visto
che contro di lui si muoveva una coalizione invincibile.
Stalingrado non fu una battaglia decisiva, fu solo la prima delle grosse
sconfitte tedesche, e a quel punto della guerra i giochi ormai erano fatti,
indipendentemente dal fatto che la 6' armata tedesca andasse persa o meno.
saluti
Bruno
Concordo su tutta la linea, hai sintetizzato in modo inequivocabile senza dover scendere in tecnicismi discutibili ed inutili. I miei complimenti