Discussione:
La liberazione di Khorramshahr
(troppo vecchio per rispondere)
Aramesh
2007-05-24 16:04:54 UTC
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Nel 1982 l'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran lanciava
l'operazione "Vittoria Innegabile", iniziata a marzo e conclusa il 24
maggio. L'obiettivo è quello di cacciare le armate irachene dalla regione
petrolifera del Kuzistan (fronte sud), togliere l'assedio all'importante
centro industriale di Abadan, e liberare Khorramshahr. L'offensiva raggiunge
gli obiettivi che si proponeva, e diventa un vero e proprio punto di svolta
nella guerra Iran-Iraq, con l'iniziativa che d'ora in poi passerà in mano
iraniana.

L'armata iraniana, composta da volontari ("Basij"), dai Pasdaran e
dall'esercito regolare, sottopone le forze irachene ad una serie di attacchi
frontali portati avanti con la cosiddetta tattica di "ondate umane". I
militari che componevano le prime ondate avanzavano incontro a morte certa
legandosi tra di loro a gruppi di 30-40, per evitare che i singoli soldati
vacillassero.

Il centro del fronte - all'altezza del villaggio di Susangerd - diventa una
specie di "schwerpunkt" dove le linee difensive irachene sono sfondate, e
l'armata irachena nel Kuzistan si ritroverà così spaccata in due. Ma non
segue sfruttamento, per la tendenza degli iraniani (e poi anche degli
iracheni) a minimizzare i movimenti corazzati: la carenza cronica di ricambi
fa sì che i tank vengano preferibilmente sepolti a mezz'altezza per essere
usati come artiglieria. Dunque i mezzi corazzati non appoggeranno mai le
offensive più importanti, le quali si svulippoeranno come nella guerra
'14-'18 con altissimi costi umani per tutti gli otto anni del conflitto.

Comunque lo sfondamento c'è, e le forze che assediavano la città di Abadan
sono ora in un pericoloso saliente che le costringe a ripiegare.
Contemporaneamente si accende una sanguiniosissima battaglia nella città
occupata di Khorramshahr (la più vicina al confine iracheno). Il 24 maggio
l'esercito della R.I. libera la città, che era l'ultima rimasta in mano
irachena nel Kuzistan.

Khorramshahr (in Farsi "città felice") verrà ribattezzata Khuninshahr
("città insanguinata") e conserverà questo nome sulle cartine ufficiali fino
a pochi anni fa. La guerra proseguirà per altri 6 anni.

Alcune foto (qualcuna potrebbe "disturbare"):
http://www.iranchamber.com/history/iran_iraq_war/war_pictures/war_pictures.php
--
Aramesh
Luca Morandini
2007-05-24 22:11:32 UTC
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Post by Aramesh
http://www.iranchamber.com/history/iran_iraq_war/war_pictures/war_pictures.php
E alcune didascalie sono pura propaganda ;)

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-25 08:51:30 UTC
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Post by Luca Morandini
E alcune didascalie sono pura propaganda ;)
Vero ma è comprensibile.

La generazione del fronte oggi è quarantenne. E' raro che una nazione
elabori autonomamente uno sguardo critico su una guerra di trincea,
combattuta ad alto tasso di "manodopera umana", costata una milionata
abbondante di morti e la mobilitazione dell'intero paese, a soli vent'anni
dalla sua conclusione. Basta vedere cos'è successo in Italia, Germania o per
certi versi anche in Francia, subito dopo la Grande Guerra.

Io comunque almeno una foto l'ho vista a "didascalia invertita": quella
della trincea (la numero 10) l'avevo trovata anche con una didascalia che la
definiva come trincea irachena. Purtroppo non riesco a riconoscere le
uniformi, e poi avrai notato che in certe foto ci sono persino soldati in
mutande...

Trovo molto bella invece la numero 24: potrebbe benissimo essere una
testimonianza di "umorismo al fronte" scattata sulla Marna - anzi dato il
terreno direi a Passchenaele - coi soldati in maschera antigas intorno al
cartello "sorridi fratello" mentre li fotografano.

Ovviamente l'intera questione mi interessa anche per motivi... ehm ...
anagrafici (sono nato in Iran nel '65, sarei dovuto essere di quella leva lì
ma per fortuna vivevo all'estero). Ma il lato davvero interessante è proprio
questo aspetto: una guerra, moderna in senso strettamente "tecnico", ma
combattuta con le tattiche del '16 per mancanza di pezzi di ricambio.

Guerre come questa hanno reindirizzato la spesa militare di paesi come
l'Iran in un modo tutto sommato più razionale. Insomma, se sei l'Iran, non è
il caso di spendere un capitale immenso per comprare degli obsoleti F-4 e
magari doverli tenere sottoterra per non farseli abbattere in mezza
giornata.

Obsoleto per obsoleto tanto vale autoprodursi un F-5 riconvertito con
l'elettronica di un Mig29 (Azarakhsh). Poi in caso di una guerra contro un
esercito tecnologicamente migliore è molto meglio spendere la stessa cifra
per la fanteria, magari autoproducendo degli RPG-7 e farli "testare" in
Libano...

Pare insomma che l'Iran si sia molto dato da fare sul fronte
dell'autoproduzione. Intanto perché la roba prodotta sul posto almeno
presenta il vantaggio di costare poco e non andare in "out of supply" di
ricambio, qualunque sia la situazione politica internazionale. E poi sembra
che i risultati siano tutto sommato accettabili anche tecnologicamente.
--
Aramesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai sommergibili,
ai cannoni che sparano a 120 chilometri è giunta fino al punto che
l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per viltà di fronte al
nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo dovrebbe giungere
alla pace perpetua." (Karl Kraus)
Luca Morandini
2007-05-25 10:16:28 UTC
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Post by Aramesh
Post by Luca Morandini
E alcune didascalie sono pura propaganda ;)
Vero ma è comprensibile.
La generazione del fronte oggi è quarantenne. E' raro che una nazione
elabori autonomamente uno sguardo critico su una guerra di trincea,
combattuta ad alto tasso di "manodopera umana", costata una milionata
abbondante di morti e la mobilitazione dell'intero paese, a soli
vent'anni dalla sua conclusione. Basta vedere cos'è successo in Italia,
Germania o per certi versi anche in Francia, subito dopo la Grande Guerra.
Non posso che concordare: la retorica sulla Grande Guerra è stata anche
peggiore.
Post by Aramesh
Ma il lato davvero
interessante è proprio questo aspetto: una guerra, moderna in senso
strettamente "tecnico", ma combattuta con le tattiche del '16 per
mancanza di pezzi di ricambio.
Concordo: anche se la vulgata tende ad identificare "attacco di fanteria
ad ondate" con "inutile strage", talvolta non si hanno alternative
migliori (vedi l'Iran nei primi anni '80, la Cina in Corea, e, in alcuni
casi, anche la Germania nel '45).

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Albion of Avalon
2007-05-25 10:37:42 UTC
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Post by Luca Morandini
Concordo: anche se la vulgata tende ad identificare "attacco di fanteria
ad ondate" con "inutile strage", talvolta non si hanno alternative
migliori (vedi l'Iran nei primi anni '80, la Cina in Corea, e, in alcuni
casi, anche la Germania nel '45).
Su questo concordo pure io.
Quello su cui io non concordo è la creazione di battaglioni suicidi o
l'utilizzo dei bimbi per sminare i terreni.
Per intenderci per sminare intendo il camminare sopra le mine.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Aramesh
2007-05-25 11:34:06 UTC
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Post by Albion of Avalon
Su questo concordo pure io.
Quello su cui io non concordo è la creazione di battaglioni
suicidi o l'utilizzo dei bimbi per sminare i terreni. Per
intenderci per sminare intendo il camminare sopra le mine.
Le tattiche dipendono sempre dalla situazione sul terreno. Se hai del
bestiame mandi avanti il bestiame a sminare. Ma se non ce l'hai sul posto
non vai a offrire la resa, combatti con quello che hai.

Se tattiche del genere non sono mai state adottate dagli inglesi, ad
esempio, è solo perché non hanno mai dovuto liberare Leeds da una divisione
corazzata siriana. Ma già i francesi, che han vissuto situazioni simili in
casa loro, si sono comportati spesso in modo poco "occidentale".

Sono certo che gli stessi generali iraniani avrebbero preferito combattere a
50km da Mosul ed essere loro a doversi difendere da eroici e disperati
assalti all'arma bianca di ragazzini iracheni. Come il Regio Esercito
avrebbe preferito non subire il disastro di Caporetto e non dover decimare.

Ma non si può avere tutto dalla vita.
--
Aramesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai sommergibili,
ai cannoni che sparano a 120 chilometri, è giunta fino al punto che
l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per viltà di fronte al
nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo dovrebbe giungere
alla pace perpetua." (Karl Kraus)
Albion of Avalon
2007-05-25 11:49:26 UTC
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Post by Aramesh
Le tattiche dipendono sempre dalla situazione sul terreno. Se hai del
bestiame mandi avanti il bestiame a sminare. Ma se non ce l'hai sul
posto non vai a offrire la resa, combatti con quello che hai.
Certo.
Ma fra mandare dei bimbi di 12/13 anni a far esplodere le mine con il
proprio corpo e la resa esistono delle alternative.
Post by Aramesh
Se tattiche del genere non sono mai state adottate dagli inglesi,
Mai fatto.
Post by Aramesh
ad
esempio, è solo perché non hanno mai dovuto liberare Leeds da una
divisione corazzata siriana.
Ma tante volte gli inglesi combatterono con le spalle al muro. Anzi con
le spalle al mare ed a queste tattiche non si abbassarono mai.
Post by Aramesh
Ma già i francesi, che han vissuto
situazioni simili in casa loro, si sono comportati spesso in modo poco
"occidentale".
Mi puoi citare il caso ove i francesi impiegarono bimbi di 12/13 anni
per far esplodere le mine?
Ti ricordo che i ragazzi del '99 impiegati in Italia erano leggermente
più grandi di 12/13 anni.
Post by Aramesh
Sono certo che gli stessi generali iraniani avrebbero preferito
combattere a 50km da Mosul ed essere loro a doversi difendere da eroici
e disperati assalti all'arma bianca di ragazzini iracheni.
Non mi risulta che gli iraqeni impiegassero in pianta stabile ragazzini
di 12/13 anni nel loro esercito.
Mi puoi citare una fonte.
Post by Aramesh
Come il Regio
Esercito avrebbe preferito non subire il disastro di Caporetto e non
dover decimare.
Il Regio Esercito chiamò la classe del '99 sul Piave.
Adesso la classe del '99 nel 17 aveva 18 anni.
Post by Aramesh
Ma non si può avere tutto dalla vita.
Senza dubbio. Ma fra non avere tutto e usare bambini c'è molta differenza.

Curiosità.
Esiste qualche buon libro su questa guerra?
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Sisto
2007-05-25 14:25:02 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by Luca Morandini
Concordo: anche se la vulgata tende ad identificare "attacco di fanteria
ad ondate" con "inutile strage", talvolta non si hanno alternative
migliori (vedi l'Iran nei primi anni '80, la Cina in Corea, e, in alcuni
casi, anche la Germania nel '45).
Su questo concordo pure io.
Quello su cui io non concordo è la creazione di battaglioni suicidi o
l'utilizzo dei bimbi per sminare i terreni.
Per intenderci per sminare intendo il camminare sopra le mine.
Io ho qualche dubbio su questa faccenda , le mine antiuomo sono armi
piuttosto economiche e creare campi minati " profondi " è cosa possibile
..
quanta gente sarebbe stato necessario sacrificare per sminare a quel
modo ?
se la " pratica " fosse stata diffusa in iran non sarebbe rimasto un
minorenne , credo , dato che la guerra è durata circa 8 anni
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Aramesh
2007-05-25 15:21:13 UTC
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Post by Sisto
quanta gente sarebbe stato necessario sacrificare
per sminare a quel modo ?
se la " pratica " fosse stata diffusa in iran non
sarebbe rimasto un minorenne , credo , dato che la
guerra è durata circa 8 anni
Anche questo è vero. Ma tieni conto che:

1) Gli assalti a quel modo sono proseguiti solo fino all'offensiva che nel
1984 portò alla testa di ponte sulla penisola di Faw, al di là dello
Shatt'el Arab, e che chiuse all'Iraq lo sbocco sul Golfo. Poi le posizioni
fondamentalmente si stabilizzarono. In tutto si trattò di 4-5 offensive.

2) Io non sono affatto convinto che fossero *solo* ragazzini. Piuttosto ho
sempre sentito parlare di volontari.
--
Aramesh
Sisto
2007-05-25 17:06:46 UTC
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Post by Aramesh
Post by Sisto
quanta gente sarebbe stato necessario sacrificare
per sminare a quel modo ?
se la " pratica " fosse stata diffusa in iran non
sarebbe rimasto un minorenne , credo , dato che la
guerra è durata circa 8 anni
1) Gli assalti a quel modo sono proseguiti solo fino all'offensiva che nel
1984 portò alla testa di ponte sulla penisola di Faw, al di là dello
Shatt'el Arab, e che chiuse all'Iraq lo sbocco sul Golfo. Poi le posizioni
fondamentalmente si stabilizzarono. In tutto si trattò di 4-5 offensive.
io comunque resto scettico , la cosa mi sembra piu' una sparata
propagandistica che altro
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
MILES GLORIOSUS
2007-05-25 07:13:28 UTC
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Post by Aramesh
L'armata iraniana, composta da volontari ("Basij"), dai Pasdaran e
dall'esercito regolare, sottopone le forze irachene ad una serie di attacchi
frontali portati avanti con la cosiddetta tattica di "ondate umane". I
militari che componevano le prime ondate avanzavano incontro a morte certa
legandosi tra di loro a gruppi di 30-40, per evitare che i singoli soldati
vacillassero.
Aramesh
Impressionante. Quale fu il numero dei caduti iraniani in questo tipo
di offensive?


MG
Albion of Avalon
2007-05-25 07:33:40 UTC
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Post by MILES GLORIOSUS
Impressionante. Quale fu il numero dei caduti iraniani in questo tipo
di offensive?
Alto.
Non ti ricordi i bambini con le chiavi del paradiso appese al collo che
andavano a camminare sui campi minati?
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
MILES GLORIOSUS
2007-05-25 09:33:27 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by MILES GLORIOSUS
Impressionante. Quale fu il numero dei caduti iraniani in questo tipo
di offensive?
Alto.
Non ti ricordi i bambini con le chiavi del paradiso appese al collo che
andavano a camminare sui campi minati?
Ehm... sono troppo giovane per ricordarlo! ;)

MG
Aramesh
2007-05-25 10:25:17 UTC
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Post by MILES GLORIOSUS
Ehm... sono troppo giovane per ricordarlo! ;)
I ragazzini di 13-14 anni partivano volontari al fronte e, dato che
mancavano di qualunque addestramento specifico, erano mandati all'assalto
per sparare i loro 50 fottuti colpi correndo in avanti. Magari su un campo
minato. Poi seguivano le altre ondate.

Gli veniva consegnata una chiave di plastica che serviva ad aprire la porta
del paradiso.

Questa cosa della chiave è indubbiamente pittoresca, ma la si può
considerare alla stessa stregua del famoso "calcio d'inizio" degli inglesi,
durante gli attacchi praticamente suicidi nei tritacarne occidentali della
Grande Guerra.
--
Aramesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai sommergibili,
ai cannoni che sparano a 120 chilometri è giunta fino al punto che
l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per viltà di fronte al
nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo dovrebbe giungere
alla pace perpetua." (Karl Kraus)
Albion of Avalon
2007-05-25 10:38:58 UTC
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Post by Aramesh
I ragazzini di 13-14 anni partivano volontari al fronte e, dato che
mancavano di qualunque addestramento specifico, erano mandati
all'assalto per sparare i loro 50 fottuti colpi correndo in avanti.
Magari su un campo minato. Poi seguivano le altre ondate.
Invece di rispedirli a casa a calci in culo.
Post by Aramesh
Gli veniva consegnata una chiave di plastica che serviva ad aprire la
porta del paradiso.
Questa cosa della chiave è indubbiamente pittoresca, ma la si può
considerare alla stessa stregua del famoso "calcio d'inizio" degli
inglesi, durante gli attacchi praticamente suicidi nei tritacarne
occidentali della Grande Guerra.
Ma non mandavano apposta i ragazzini di 12/13 anni su campi minati con
le chiavi del paradiso al collo.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Federico Antola
2007-05-25 19:36:14 UTC
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Post by Aramesh
Gli veniva consegnata una chiave di plastica che serviva ad aprire la
porta del paradiso.
Questa cosa della chiave è indubbiamente pittoresca, ma la si può
considerare alla stessa stregua del famoso "calcio d'inizio" degli
inglesi, durante gli attacchi praticamente suicidi nei tritacarne
occidentali della Grande Guerra.
Ma non mandavano apposta i ragazzini di 12/13 anni su campi minati con le
chiavi del paradiso al collo.
Beh, magari di 13 anni no, ma di 18\19 sì. Dopotutto essere mandati contro
le trincee tedesche, con diverse decine di chili di equipaggiamento, in file
serrate, e sotto il fuoco delle mitragliatrici non è che cambi molto
rispetto ad attraversare di corsa un campo minato. Almeno gli iraniani erano
costretti dalla necessità, mentre Haig lo aveva scelto.

Prima di criticare gli iraniani, bisognerebbe ammettere che alla fine i loro
obiettivi li hanno raggiunti, e che l'invasione irachena venne stoppata e
sconfitta.

Ciao,
Federico Antola.
Albion of Avalon
2007-05-25 19:51:12 UTC
Permalink
Post by Federico Antola
Beh, magari di 13 anni no, ma di 18\19 sì. Dopotutto essere mandati contro
le trincee tedesche, con diverse decine di chili di equipaggiamento, in file
serrate, e sotto il fuoco delle mitragliatrici non è che cambi molto
rispetto ad attraversare di corsa un campo minato. Almeno gli iraniani erano
costretti dalla necessità, mentre Haig lo aveva scelto.
Mah.
Antola hai qualche altra idea su come affrontare una trincea senza
carri? Io no.
Inoltre qualche possibilità di sopravvivere l'avevi in un assalto, sai
esistevano pure i reduci.
Sopravvivere ad una corsa in un campo minato invece è più dura.
Post by Federico Antola
Prima di criticare gli iraniani, bisognerebbe ammettere che alla fine i loro
obiettivi li hanno raggiunti, e che l'invasione irachena venne stoppata e
sconfitta.
Insomma.
Komehini accetta la risoluzione di compromesso dell'ONU sotto la pioggia
di SCUD Iraqeni e sul campo è lui lo sconfitto.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Federico Antola
2007-05-25 20:29:08 UTC
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Mah.
Antola hai qualche altra idea su come affrontare una trincea senza carri?
Io no.
E tu hai qualche altra alternativa per affrontare gli iracheni se mancano
gli equipaggiamenti per sminare, parti di ricambio per i carri ed i veicoli?
E se invece hai notevoli masse umane da spendere?

Haig avrebbe potuto fare come hanno fatto i tedeschi dal 1914 al 1918 (con
l'eccezione di Verdun): fortificarsi ed aspettare. Dopotutto i primi carri
cominciarono ad arrivare nel 1916, e magari puntando su di essi. La sua
strategia non è certo stata efficace nel gestire le sue risorse umane (non
che Joffre fosse molto meglio...).

IL punto con gli iraniani era diverso: loro non potevano affrontare il
nemico in maniera convenzionale (almeno nel primo periodo), dovevano
arrangiarsi. Cos'altro dovevano fare? Arrendersi? Accettare tout court la
sconfitta? Hanno fatto il meglio che potevano con quello che avevano.
Inoltre qualche possibilità di sopravvivere l'avevi in un assalto, sai
esistevano pure i reduci.
Sopravvivere ad una corsa in un campo minato invece è più dura.
In guerra si fa ciò che è necessario per vincere. In quel momento gli
iraniani non avevano alternative.
Post by Federico Antola
Prima di criticare gli iraniani, bisognerebbe ammettere che alla fine i
loro obiettivi li hanno raggiunti, e che l'invasione irachena venne
stoppata e sconfitta.
Insomma.
Komehini accetta la risoluzione di compromesso dell'ONU sotto la pioggia
di SCUD Iraqeni e sul campo è lui lo sconfitto.
Non ne sarei così certo: dopotutto l'integrità territoriale iraniana è stata
mantenuta. Inoltre la vittoria finale all'Iran gliel'avete data direttamente
voi (intendendo britannici e americani). Se avesse ceduto nel 1980\1982,
l'Iran sarebbe stato indebolito moltissimo e la Guerra del Golfo non ci
sarebbe stata. Sarebbe stato l'Iraq la potenza dominante dell'area.

Ciao,
Federico Antola.
Albion of Avalon
2007-05-25 20:56:48 UTC
Permalink
Post by Federico Antola
E tu hai qualche altra alternativa per affrontare gli iracheni se mancano
gli equipaggiamenti per sminare, parti di ricambio per i carri ed i veicoli?
E se invece hai notevoli masse umane da spendere?
E le sprechi con attacchi suicidi?
Per suicida non intendo un attacco che ha scarse possibilità di riuscire
ma proprio il termine letterale, tipo kamikaze.
Post by Federico Antola
Haig avrebbe potuto fare come hanno fatto i tedeschi dal 1914 al 1918 (con
l'eccezione di Verdun): fortificarsi ed aspettare.
Aspettare che?
Che i tedeschi facessero fuori la Russia per poi poter far fuori con
comodo gli anglo-francesi?
Antola la storia della prima guerra mondiale la conosci?
Post by Federico Antola
Dopotutto i primi carri
cominciarono ad arrivare nel 1916, e magari puntando su di essi. La sua
strategia non è certo stata efficace nel gestire le sue risorse umane (non
che Joffre fosse molto meglio...).
La strategia di Haig anche se risultata nei fatti inefficace era una
strategia volta a minimizzare le perdite fra i propri uomini.
Il bombardamento della Somme durò 5 giorni ove vennero impiegati 1,7
milioni di granate e 10 mine da circa 20 tonnellate l'una.
(Somme 1916, Lyn MacDonald)
Inoltre diminuì la densità delle ondate onde rendere meno micidiali le
mitragliatrici tedesche.

Visto che non c'erano precedenti è ovvio aspettarsi che dopo quel
diluvio di fuoco non sopravvivesse nulla.
Purtroppo le difese tedesche ressero il colpo.

I generali iraniani invece avevano tutta l'esperienza della prima guerra
mondiale e non travarono di meglio che appendere delle chiavi di
plastica al collo di ragazzini di 12/13 e di mandarli a sminare i campi
minati coi propri corpi oppure di andare a farsi ammazzare sui
reticolati così le truppe che seguivano avevano quei corpi che gli
avrebbero fatto da passerella.
Post by Federico Antola
IL punto con gli iraniani era diverso: loro non potevano affrontare il
nemico in maniera convenzionale (almeno nel primo periodo), dovevano
arrangiarsi. Cos'altro dovevano fare? Arrendersi? Accettare tout court la
sconfitta? Hanno fatto il meglio che potevano con quello che avevano.
Quindi usiamo i bimbi.
Interessante come logica.
La portiamo alle estreme conseguenze?
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Inoltre qualche possibilità di sopravvivere l'avevi in un assalto, sai
esistevano pure i reduci.
Sopravvivere ad una corsa in un campo minato invece è più dura.
In guerra si fa ciò che è necessario per vincere. In quel momento gli
iraniani non avevano alternative.
Quindi la morale non si usa?
Interessante.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Federico Antola
2007-05-25 21:58:56 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
E tu hai qualche altra alternativa per affrontare gli iracheni se mancano
gli equipaggiamenti per sminare, parti di ricambio per i carri ed i
veicoli? E se invece hai notevoli masse umane da spendere?
E le sprechi con attacchi suicidi?
Per suicida non intendo un attacco che ha scarse possibilità di riuscire
ma proprio il termine letterale, tipo kamikaze.
Non li sprechi: se raggiungi l'obiettivo non c'è spreco. Sprecare è
utilizzare per un determinato scopo una quantità maggiore di risorse di
quella necessaria. Ma se ne usi una quantità adeguata e necessaria alla
bisogna, non sprechi nulla. Al limite puoi contestare la validità dello
scopo in questione (e cioè fermare l'invasione), non chiamarlo inutile
spreco. Sarebbe spreco se si potesse dimostrare che l'Iran avrebbe potuto
fermare l'invasione anche con tattiche diverse. Ma è impossibile farlo.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Haig avrebbe potuto fare come hanno fatto i tedeschi dal 1914 al 1918
(con l'eccezione di Verdun): fortificarsi ed aspettare.
Aspettare che?
Che i tedeschi facessero fuori la Russia per poi poter far fuori con
comodo gli anglo-francesi?
Perchè, poi la Russia non è stata fatta fuori comunque? E gli uomini persi
nelle offensive inutili, non avrebbero potuto trovare un impiego più utile?
Dopotutto a seguito di 3 anni di attacchi incessanti sia la Francia che la
Gran Bretagna erano del tutto spossate, e senza l'intervento statunitense
non vedo come avrebbero potuto vincere (e per tale intervento si deve
ringraziare la strategia tedesca). Con il senno di poi è facile dire come
l'ingresso USA abbia cambiato tutto, ma tieni conto di un fatto: se non
fosse avvenuto (e tale evento era del tutto impensabile ancora nel 1916)
Francia e UK si sarebbero ritrovate di fronte la Germania ormai sicura ad
oriente; e avrebbero avuto la loro riserva di manpower del tutto esaurita.
Senza peraltro salvare la Russia.
Post by Albion of Avalon
Antola la storia della prima guerra mondiale la conosci?
Qualcosina...
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Dopotutto i primi carri cominciarono ad arrivare nel 1916, e magari
puntando su di essi. La sua strategia non è certo stata efficace nel
gestire le sue risorse umane (non che Joffre fosse molto meglio...).
La strategia di Haig anche se risultata nei fatti inefficace era una
strategia volta a minimizzare le perdite fra i propri uomini.
Il bombardamento della Somme durò 5 giorni ove vennero impiegati 1,7
milioni di granate e 10 mine da circa 20 tonnellate l'una.
(Somme 1916, Lyn MacDonald)
Inoltre diminuì la densità delle ondate onde rendere meno micidiali le
mitragliatrici tedesche.
Visto che non c'erano precedenti è ovvio aspettarsi che dopo quel diluvio
di fuoco non sopravvivesse nulla.
Purtroppo le difese tedesche ressero il colpo.
Siamo sicuri che Haig abbia tenuto nella dovuta considerazione l'esperienza
francese dei due anni precedenti?
Post by Albion of Avalon
I generali iraniani invece avevano tutta l'esperienza della prima guerra
mondiale e non travarono di meglio che appendere delle chiavi di plastica
al collo di ragazzini di 12/13 e di mandarli a sminare i campi minati coi
propri corpi oppure di andare a farsi ammazzare sui reticolati così le
truppe che seguivano avevano quei corpi che gli avrebbero fatto da
passerella.
Una soluzione estrema certo, ma non credo che si siano divertiti a farlo:
avranno avuto seri motivi. Se scoppia una guerra usi il tuo bravo esercito
professionale per combattere, ma se esso viene sconfitto (o, come nel caso
iraniano, è completamente scompaginato e disgregato), allora puoi fare due
cose: o ti arrendi, o dai un fucile in mano a tutti, giovani e vecchi,
normali coscritti e riservisti 60enni, ragazzi delle superiori e bambini
delle medie. E se mancano i fucili li mandi senza. Se mancano i carri
sminatori mandi i ragazzini, e tieni le truppe più preparate e meglio armate
per sfruttare i varchi. In breve o ci si arrende, o si fa tutto il
necessario per vincere (sperando che sia possibile). Qui non si parla di
guerre coloniali o di puro prestigio: per gli iraniani era a rischio
l'integrità e la sopravvivenza nazionale. A pericoli così estremi misure
estreme. Buonismo e cavalleria non hanno ragione di essere in condizioni del
genere. In quei casi si fa tutto, e dico tutto, per sopravvivere.

I casi di crisi nazionali del genere non sono poi così rari: pensa alla
Francia Rivoluzionaria del 1792, oppure alla Russia del 1941. Il caso
iraniano forse è estremo, però IMHO ricade nell'ambito della casistica
citata.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
IL punto con gli iraniani era diverso: loro non potevano affrontare il
nemico in maniera convenzionale (almeno nel primo periodo), dovevano
arrangiarsi. Cos'altro dovevano fare? Arrendersi? Accettare tout court la
sconfitta? Hanno fatto il meglio che potevano con quello che avevano.
Quindi usiamo i bimbi.
Interessante come logica.
La portiamo alle estreme conseguenze?
In caso di guerra totale? E qualora la sopravvivenza nazionale fosse a
rischio? Beh, in quel caso credo che i problemi semantici e morali perdano
molto del loro peso: in quei momenti sono necessità più basilari a farla da
padrone. Come è sempre avvenuto, in tutti i paesi. Anche la Francia del 1870
tentò una "levèe en masse", anche se non gli permise di rovesciare la
situazione.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Inoltre qualche possibilità di sopravvivere l'avevi in un assalto, sai
esistevano pure i reduci.
Sopravvivere ad una corsa in un campo minato invece è più dura.
In guerra si fa ciò che è necessario per vincere. In quel momento gli
iraniani non avevano alternative.
Quindi la morale non si usa?
Interessante.
Perchè, è immorale la difesa nazionale? Come dicevo sopra, mi sembra
implicito che l'uso dei 13enni in guerra sia da evitare. Ma se il nostro
paese venisse invaso da un nemico spietato e crudele, il quale mirasse alla
totale e completa distruzione della comunità nazionale... a quel punto si fa
tutto il necessario e si da un fucile in mano a tutti. A mali estremi
estremi rimedi. Oppure ci si arrende.

Con questo non voglio certo fare un peana alla Rivoluzione Islamica
iraniana, ma la necessità per gli iraniani di misure radicali per salvare la
nazione mi sembra abbastanza comprensibile.

Il discrimine IMHO è la assoluta necessità: se non vi è altra soluzione,
allora si deve fare. Mi sembra che Aramesh abbia ben detto come gli iraniani
abbiano smesso di usare tali tattiche non appena la situazione si è
alleggerita. Finita l'emergenza finisce anche la necessità delle misure
estreme.

Dopotutto, se Hitler avesse invaso l'Inghilterra, non ritieni probabile che
anche i ragazzini sarebbero stati gettati inbattaglia, in caso di carenze di
effettivi?

E quindi perchè scandalizzarci per la mossa iraniana? Dopotutto sono stati
invasi da un nemico spietato, e dubito che Saddam sarebbe stato mansueto nei
confronti della popolazione assoggettata.

Ciao,
Federico Antola.
Sisto
2007-05-26 07:11:15 UTC
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Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
E tu hai qualche altra alternativa per affrontare gli iracheni se mancano
gli equipaggiamenti per sminare, parti di ricambio per i carri ed i
veicoli? E se invece hai notevoli masse umane da spendere?
E le sprechi con attacchi suicidi?
Per suicida non intendo un attacco che ha scarse possibilità di riuscire
ma proprio il termine letterale, tipo kamikaze.
Non li sprechi: se raggiungi l'obiettivo non c'è spreco. Sprecare è
utilizzare per un determinato scopo una quantità maggiore di risorse di
quella necessaria.
Esatto

i parametri per valutare la bonta' o meno di un operazione sono
principalmente 2

1 efficacia

2 efficenza

l' efficacia è relativa all obiettivo ossia se è stato raggiunto o meno
,l' efficenza l'utilizzo ed il consumo delle risorse per raggiungere l'
obiettivo stesso

Tornando alla prima guerra mondiale faccio notare ad Antola che la
Germania applico' la guerra sottomarina indiscriminata ( provocando l'
intervento usa ) non per capriccio ma perche' i tedeschi , sottoposti all
embargo marittimo da anni erano oramai alla fame ......
i franco - inglesi - italiani etc potevano contare inoltre su risorse
industriali enormemente superiori a quelle tedesche quindi anche sul
piano militare avrebbero finito per prevalere, prima o poi
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Federico Antola
2007-05-26 14:02:30 UTC
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Post by Sisto
Tornando alla prima guerra mondiale faccio notare ad Antola che la
Germania applico' la guerra sottomarina indiscriminata ( provocando l'
intervento usa ) non per capriccio ma perche' i tedeschi , sottoposti all
embargo marittimo da anni erano oramai alla fame ......
i franco - inglesi - italiani etc potevano contare inoltre su risorse
industriali enormemente superiori a quelle tedesche quindi anche sul
piano militare avrebbero finito per prevalere, prima o poi
Ma una superiorità industriale (prima dell'introduzione dei carri armati)
non necessariamente si traduceva in vittoria sul campo. Dopotutto puoi
produrre divise, elmetti, equipaggiamento, Lee-Enfield e Lebel in
abbondanza, ma non puoi produrre i coscritti, se consumi i tuoi uomini ad un
livello superiore alle possibilità della popolazione maschile di
sostituirli, le tue forze si indeboliranno, nonostante la superiorità
industriale. Più proiettili di artiglieria prodotti, più cannoni messi in
campo, non necessariamente risultano utili, se le tattiche utilizzate sono
poco efficienti. Solo con l'avvento dei carri armati la superiorità
industriale dell'Intesa potè fare davvero la differenza. Dopotutto i
tedeschi resistettero per 4 anni su tutti i fronti, con potenziali umani ed
industriali minori, sconfiggendo rumeni e russi, e fermando tutti gli
attacchi franco britannici (e sostenendo i propri alleati austro-ungarici in
maniera decisiva).

Dato che l'offensiva sottomarina fece entrare in guerra gli USA, credo sia
stato un grave errore strategico. Dopotutto, alla fine ha danneggiato i
tedeschi più che gli inglesi (che hanno vissuto un periodo critico, ma che
alla fine hanno avuto al finaco un nuovo e potente alleato, dalle energie
ancora fresche).

Ciao,
Federico Antola.
Sisto
2007-05-26 14:38:59 UTC
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Post by Federico Antola
Post by Sisto
Tornando alla prima guerra mondiale faccio notare ad Antola che la
Germania applico' la guerra sottomarina indiscriminata ( provocando l'
intervento usa ) non per capriccio ma perche' i tedeschi , sottoposti all
embargo marittimo da anni erano oramai alla fame ......
i franco - inglesi - italiani etc potevano contare inoltre su risorse
industriali enormemente superiori a quelle tedesche quindi anche sul
piano militare avrebbero finito per prevalere, prima o poi
Ma una superiorità industriale (prima dell'introduzione dei carri armati)
non necessariamente si traduceva in vittoria sul campo. Dopotutto puoi
produrre divise, elmetti, equipaggiamento, Lee-Enfield e Lebel in
abbondanza, ma non puoi produrre i coscritti, se consumi i tuoi uomini ad un
livello superiore alle possibilità della popolazione maschile di
sostituirli, le tue forze si indeboliranno, nonostante la superiorità
industriale.
il discorso è corretto ma devi considerare che il tempo lavorava per l'
Intesa .
mentre i franco- inglesi etc grazie alla superioriuta' navale potevano
disporre delle risorse di mezzo mondo negli imperi centrali si faceva
letteralmente la fame
L' Intesa poteva porsi sulla difensiva ed attendere con un buon grado di
fiducia che i nemici crepassero di fame bloccando ogni eventuale
offensiva grazie a mezzi abbondanti , mezzi che per l' attacco magari
servivano sino ad un certo punto ma che per difendersi erano utilissimi (
artiglieria , mitragliatrici , etc )
Post by Federico Antola
Dato che l'offensiva sottomarina fece entrare in guerra gli USA, credo sia
stato un grave errore strategico.
lo fu ma i tedeschi speravano bloccando il traffico mercantile nemico
di produrre al nemico i gravissimi danni che loro stessi subivano da
anni a causa del blocco.
una mossa del genere fa capire che i tedeschi avevano compreso l' enorme
importanza delle importazioni alleate dal mare , l errore fu di
sopravvalutare la capacita' della loro flotta subacque
--
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Albion of Avalon
2007-05-26 08:49:22 UTC
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Post by Federico Antola
Non li sprechi: se raggiungi l'obiettivo non c'è spreco. Sprecare è
utilizzare per un determinato scopo una quantità maggiore di risorse di
quella necessaria. Ma se ne usi una quantità adeguata e necessaria alla
bisogna, non sprechi nulla. Al limite puoi contestare la validità dello
scopo in questione (e cioè fermare l'invasione), non chiamarlo inutile
spreco. Sarebbe spreco se si potesse dimostrare che l'Iran avrebbe potuto
fermare l'invasione anche con tattiche diverse. Ma è impossibile farlo.
Se invece avessero letto i manuali tedeschi della prima guerra mondiale
od i diari di Rommel (per citare le prime cose che mi vengono in mente)
avrebbero avuto a disposizione delle tattiche molto più efficaci per
sfondare le linee nemiche.
Se per distruggere un nido di mitragliatrici con la tattica A lo faccio
al prezzo di 20 uomini e con la tattica B con il prezzo di 5 uomini il
bilancio dello spreco di 15 uomini è presto fatto.
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Haig avrebbe potuto fare come hanno fatto i tedeschi dal 1914 al 1918
(con l'eccezione di Verdun): fortificarsi ed aspettare.
Aspettare che?
Che i tedeschi facessero fuori la Russia per poi poter far fuori con
comodo gli anglo-francesi?
Perchè, poi la Russia non è stata fatta fuori comunque?
Dopo 3 anni ed con notevoli sacrifici da parte dei tedeschi e degli
austrungarici.
Ti ricordo che i russi si dissanguarono notevolmente e più volte per
levare le castagne dal fuoco agli eserciti anglofrancesi.
Post by Federico Antola
E gli uomini persi
nelle offensive inutili, non avrebbero potuto trovare un impiego più utile?
Dopotutto a seguito di 3 anni di attacchi incessanti sia la Francia che la
Gran Bretagna erano del tutto spossate, e senza l'intervento statunitense
non vedo come avrebbero potuto vincere (e per tale intervento si deve
ringraziare la strategia tedesca).
Ripeto, la storia non la conosci bene.
La Germania non perse per il contributo americano ma perse per il
cedimento morale del fronte interno dovuto alla stretta che la Royal
Navy aveva imposto su di essa.
Cedimento che ha il suo esempio più eclatante con le bandiere rosse
sulla flotta tedesca.
Una volta che cedette il morale i tedeschi persero la guerra.
Certo nel 19 il contributo americano si sarebbe fatto sentire
pesantemente, ma nel 18 non era così determinante.
Infatti con il cedimento dell'Astrungheria non centra nulla.
Post by Federico Antola
Con il senno di poi è facile dire come
l'ingresso USA abbia cambiato tutto, ma tieni conto di un fatto: se non
fosse avvenuto (e tale evento era del tutto impensabile ancora nel 1916)
Francia e UK si sarebbero ritrovate di fronte la Germania ormai sicura ad
oriente; e avrebbero avuto la loro riserva di manpower del tutto esaurita.
Senza peraltro salvare la Russia.
Una Germania alla fame, mentre le truppe alleate erano ben rifornite di
cibo.
Cosa molto importante avevano il totale dominio del mare e per la
Germania non c'erano speranze di ottenere i materiali strategici che gli
servivano. La gomma per iniziare.
Con il cedimento dell'Impero Ottomano e Astrungarico i tedeschi si
ritrovarono un altro fronte nel loro cortile.
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Antola la storia della prima guerra mondiale la conosci?
Qualcosina...
Ripassala.
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Visto che non c'erano precedenti è ovvio aspettarsi che dopo quel diluvio
di fuoco non sopravvivesse nulla.
Purtroppo le difese tedesche ressero il colpo.
Siamo sicuri che Haig abbia tenuto nella dovuta considerazione l'esperienza
francese dei due anni precedenti?
Il suo fu il bombardamento più violento in assoluto.
1,7 milioni di granate. Nessuno aveva mai concentrato una simile potenza
di fuoco prima di allora su una singola zona del fronte.
Oggi, dopo i fallimenti anche di Haig, sappiamo che neanche 15 giorni di
bombardamenti ininterrotti sono utili e che è meglio un bombardamento di
15min purché sia violentissimo.
Apparentemente un controsenso ma la realtà è questo. E come tutto nella
vita si procede per tentativi.
Post by Federico Antola
avranno avuto seri motivi. Se scoppia una guerra usi il tuo bravo esercito
professionale per combattere, ma se esso viene sconfitto (o, come nel caso
iraniano, è completamente scompaginato e disgregato), allora puoi fare due
cose: o ti arrendi, o dai un fucile in mano a tutti, giovani e vecchi,
normali coscritti e riservisti 60enni, ragazzi delle superiori e bambini
delle medie. E se mancano i fucili li mandi senza.
Per farli falciare senza motivo.
Fico.
Post by Federico Antola
Se mancano i carri
sminatori mandi i ragazzini,
Bombardare la zona no eh?
Post by Federico Antola
e tieni le truppe più preparate e meglio armate
per sfruttare i varchi. In breve o ci si arrende, o si fa tutto il
necessario per vincere (sperando che sia possibile). Qui non si parla di
guerre coloniali o di puro prestigio: per gli iraniani era a rischio
l'integrità e la sopravvivenza nazionale. A pericoli così estremi misure
estreme. Buonismo e cavalleria non hanno ragione di essere in condizioni del
genere. In quei casi si fa tutto, e dico tutto, per sopravvivere.
Infatti i francesi mandavano i bimbi ad assaltare i tedeschi. In fondo
li avevano solo a portata di cannone da Parigi.
Post by Federico Antola
I casi di crisi nazionali del genere non sono poi così rari: pensa alla
Francia Rivoluzionaria del 1792, oppure alla Russia del 1941. Il caso
iraniano forse è estremo, però IMHO ricade nell'ambito della casistica
citata.
In nessuno di quei casi ci fu l'uso di bimbi di 12/13 anni in maniera
organica.
Post by Federico Antola
In caso di guerra totale? E qualora la sopravvivenza nazionale fosse a
rischio? Beh, in quel caso credo che i problemi semantici e morali perdano
molto del loro peso: in quei momenti sono necessità più basilari a farla da
padrone. Come è sempre avvenuto, in tutti i paesi. Anche la Francia del 1870
tentò una "levèe en masse", anche se non gli permise di rovesciare la
situazione.
Leva che non contemplava i bimbi di 12/13.
Strano, neanche l'Italia dopo Caporetto si decise ad una simile misura.
Neanche l'esercito Imperiale Tedesco.
Post by Federico Antola
Perchè, è immorale la difesa nazionale? Come dicevo sopra, mi sembra
implicito che l'uso dei 13enni in guerra sia da evitare. Ma se il nostro
paese venisse invaso da un nemico spietato e crudele,
Astrungarici e tedeschi, prima guerra mondiale.
Post by Federico Antola
il quale mirasse alla
totale e completa distruzione della comunità nazionale... a quel punto si fa
tutto il necessario e si da un fucile in mano a tutti. A mali estremi
estremi rimedi. Oppure ci si arrende.
Infatti l'Italia si arrese.
Post by Federico Antola
Con questo non voglio certo fare un peana alla Rivoluzione Islamica
iraniana, ma la necessità per gli iraniani di misure radicali per salvare la
nazione mi sembra abbastanza comprensibile.
La Serbia non mobilitò i bambini.

Ma il punto non è tanto i bimbi ma l'uso della religione per mobilitare
i bimbi.
L'appendergli la chiave del paradiso al collo e mandarli scientemente a
morire. Non con un assalto che ha una qualche possibilità di riuscire ma
mandarli sui reticolati a fare da passerella per i soldati veri.
Post by Federico Antola
Il discrimine IMHO è la assoluta necessità: se non vi è altra soluzione,
allora si deve fare. Mi sembra che Aramesh abbia ben detto come gli iraniani
abbiano smesso di usare tali tattiche non appena la situazione si è
alleggerita. Finita l'emergenza finisce anche la necessità delle misure
estreme.
Sono state usate per tutta la guerra.
Post by Federico Antola
Dopotutto, se Hitler avesse invaso l'Inghilterra, non ritieni probabile che
anche i ragazzini sarebbero stati gettati inbattaglia, in caso di carenze di
effettivi?
Ne dubito seriamente in quanto non esistevano piani in materia.
Post by Federico Antola
E quindi perchè scandalizzarci per la mossa iraniana? Dopotutto sono stati
invasi da un nemico spietato, e dubito che Saddam sarebbe stato mansueto nei
confronti della popolazione assoggettata.
Quindi legittimi il lavaggio del cervello e l'uso dei bambini per azioni
suicide?
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Sisto
2007-05-26 10:04:19 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Non li sprechi: se raggiungi l'obiettivo non c'è spreco. Sprecare è
utilizzare per un determinato scopo una quantità maggiore di risorse di
quella necessaria. Ma se ne usi una quantità adeguata e necessaria alla
bisogna, non sprechi nulla. Al limite puoi contestare la validità dello
scopo in questione (e cioè fermare l'invasione), non chiamarlo inutile
spreco. Sarebbe spreco se si potesse dimostrare che l'Iran avrebbe potuto
fermare l'invasione anche con tattiche diverse. Ma è impossibile farlo.
Se invece avessero letto i manuali tedeschi della prima guerra mondiale
od i diari di Rommel (per citare le prime cose che mi vengono in mente)
avrebbero avuto a disposizione delle tattiche molto più efficaci per
sfondare le linee nemiche.
per usare certe tattiche occorre un esercito che le conosca e che le
sappia usare :)
il regio esercito per dirne una dubito che conoscesse o sapesse usare le
tattiche descritte da rommel nel libro " la fanteria attacca " ...
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Albion of Avalon
2007-05-26 11:08:42 UTC
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Post by Sisto
per usare certe tattiche occorre un esercito che le conosca e che le
sappia usare :)
il regio esercito per dirne una dubito che conoscesse o sapesse usare le
tattiche descritte da rommel nel libro " la fanteria attacca " ...
Lo si addestra.
Certo la via più facile è mandare i bambini a fare da passerelle umane
od i volontari sulle mine.
Ma il risultato è scadente.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Sisto
2007-05-26 13:41:30 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by Sisto
per usare certe tattiche occorre un esercito che le conosca e che le
sappia usare :)
il regio esercito per dirne una dubito che conoscesse o sapesse usare le
tattiche descritte da rommel nel libro " la fanteria attacca " ...
Lo si addestra.
gia' , nel bel mezzo di una guerra , cosa non facile
il regio esercito in una situazione ben piu' facile di quella iraniana non
riusci' a dare ai suoi uomini un addestramento decente
Post by Albion of Avalon
Certo la via più facile è mandare i bambini a fare da passerelle umane
od i volontari sulle mine.
che fosse pratica corrente o diffusa è tutto da dimostrare .
fonti ?
Post by Albion of Avalon
Ma il risultato è scadente.
Saddam Hussei non è riuscito a conquistare l' Iran , risultato non
scadente direi :)
Senza contare che l' Iran godeva di scarso appoggio a livello
internazionale mentre lo scomparso saddam all epoca era il beniamino di
molti
--
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Albion of Avalon
2007-05-26 14:39:22 UTC
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Post by Sisto
gia' , nel bel mezzo di una guerra , cosa non facile
il regio esercito in una situazione ben piu' facile di quella iraniana non
riusci' a dare ai suoi uomini un addestramento decente
Gli arditi.
Post by Sisto
Post by Albion of Avalon
Certo la via più facile è mandare i bambini a fare da passerelle umane
od i volontari sulle mine.
che fosse pratica corrente o diffusa è tutto da dimostrare .
fonti ?
Giornali e filmati dell'epoca.
Decine di documentari della BBC.
Post by Sisto
Post by Albion of Avalon
Ma il risultato è scadente.
Saddam Hussei non è riuscito a conquistare l' Iran , risultato non
scadente direi :)
Si deve molto a Regan :o)
Post by Sisto
Senza contare che l' Iran godeva di scarso appoggio a livello
internazionale mentre lo scomparso saddam all epoca era il beniamino di
molti
Iran Contras te lo ricordi?
--
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stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Federico Antola
2007-05-26 13:23:07 UTC
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Se invece avessero letto i manuali tedeschi della prima guerra mondiale od
i diari di Rommel (per citare le prime cose che mi vengono in mente)
avrebbero avuto a disposizione delle tattiche molto più efficaci per
sfondare le linee nemiche.
Se per distruggere un nido di mitragliatrici con la tattica A lo faccio al
prezzo di 20 uomini e con la tattica B con il prezzo di 5 uomini il
bilancio dello spreco di 15 uomini è presto fatto.
Interessante, e gli iracheni? Che si faceva con loro? Gli si diceva:
"dobbiamo addestrare un 200mila coscritti, ci date un annetto di tempo?".
Qui non si parla dell'addestramento degli allievi ufficiali a Sandhurst. Si
sta parlando di mandare nel giro di pochi giorni centinaia di migliaia di
persone al fronte, dopo un massiccio attacco di sorpresa. E ciò a seguito
delle epurazioni, delle tensioni interne di una nazione appena uscita dalla
rivoluzione.

Si doveva fare in fretta e non credo che avrebbero potuto agire altrimenti.
L'esercito era disperso e disorganizzato, a corto di pezzi di ricambio e non
in grado di resistere all'offensiva in maniera convenzionale.
Post by Federico Antola
Perchè, poi la Russia non è stata fatta fuori comunque?
Dopo 3 anni ed con notevoli sacrifici da parte dei tedeschi e degli
austrungarici.
Ti ricordo che i russi si dissanguarono notevolmente e più volte per
levare le castagne dal fuoco agli eserciti anglofrancesi.
Embè? Dal 1914 in poi i tedeschi restarono sulla difensiva (a parte Verdun).
Di fatto i russi non avevano scelta, dovevano combattere per forza (quindi
non avrebbero smesso di farlo in assenza della Somme, o delle offensive di
Nivelle). Le offensive ad Ovest recavano sollievo ai russi, ma non potevano
mutare il quadro strategico: senza abbondanti rifornimenti la Russia non
poteva sostenere il conflitto indefinitamente (sopratutto data la sempre
maggiore diffusione delle spinte rivoluzionarie).
Ripeto, la storia non la conosci bene.
La Germania non perse per il contributo americano ma perse per il
cedimento morale del fronte interno dovuto alla stretta che la Royal Navy
aveva imposto su di essa.
Posso capire il tuo giusto orgoglio di britannico per il ruolo della Royal
Navy. Ma IMHO non ha molto senso ricondurre la vittoria ad un unico fattore.
Anche l'intervento americano non sarebbe servito a nulla se la Francia fosse
stata sconfitta. Nè il blocco navale sarebbe stato decisivo se UK e Francia
avessero esaurito i loro potenziali umani al punto da non poter sostenere il
fronte. E nel 1918 la situazione si era alquanto aggravata da tale punto di
vista. L'affluire di 100mila soldati USA al mese sul WF non può essere
considerata un fattore secondario rispetto al blocco navale. L'afflusso
americano credo risolse il problema di manpower di cui le potenze
dell'Intesa comnciavano a soffrire. E fece crollare il morale tedesco, già
gravemente minato dalla scarsità alimentare.
Cedimento che ha il suo esempio più eclatante con le bandiere rosse sulla
flotta tedesca.
Una volta che cedette il morale i tedeschi persero la guerra.
Certo nel 19 il contributo americano si sarebbe fatto sentire
pesantemente, ma nel 18 non era così determinante.
Infatti con il cedimento dell'Astrungheria non centra nulla.
Se la pressione sul fronte occidentale non fosse diventata insostenibile,
gli Imperi Centrali avrebbero potuto guadagnare tempo. E poi
l'Austria-Ungheria aveva numerosi altri problemi. Le difficoltà di coesione
interna la rendevano ovviamente il membro più fragile della coalizione (un
po' come l'Italia nella guerra successiva). Le cause del crollo
austroungarico (che comunque arriva in fondo alla guerra, non nel 1917 o
anche all'inizio del 1918) non sono semplicemente nel blocco. C'è una
sinergia di concause.

Anche noi italiani non avremmo potuto resistere senza l'appoggio delle altre
forze dell'intesa. Una volta che la Germani palesava la propria sconfitta il
crollo austroungarico (che poi rifletteva la frammentazione interna, con il
disgregarsi dell'impero ancora prima delle resa) era inevitabile. Comunque
avvenne non molto tempo prima di quello tedesco.
Una Germania alla fame, mentre le truppe alleate erano ben rifornite di
cibo.
Cosa molto importante avevano il totale dominio del mare e per la Germania
non c'erano speranze di ottenere i materiali strategici che gli servivano.
La gomma per iniziare.
Con il cedimento dell'Impero Ottomano e Astrungarico i tedeschi si
ritrovarono un altro fronte nel loro cortile.
Ma qui si parla della fine della guerra. E conteggi implicitamente
l'intervento americano. Pensi che l'assenza USA non avrebbe cambiato nulla?
Che Francia e UK avrebbero sostenuto senza problemi l'urto della massa
tedesca da sole? E che l'assenza russa dal 1917 in poi non avrebbe prodotto
conseguenze?
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Antola la storia della prima guerra mondiale la conosci?
Qualcosina...
Ripassala.
Non mancherò.
Il suo fu il bombardamento più violento in assoluto.
1,7 milioni di granate. Nessuno aveva mai concentrato una simile potenza
di fuoco prima di allora su una singola zona del fronte.
Oggi, dopo i fallimenti anche di Haig, sappiamo che neanche 15 giorni di
bombardamenti ininterrotti sono utili e che è meglio un bombardamento di
15min purché sia violentissimo.
Apparentemente un controsenso ma la realtà è questo. E come tutto nella
vita si procede per tentativi.
Infatti l'anno successivo a Passchendaele le cose sono andate molto meglio,
vero? Le lezioni assimilate sono state applicate con eccellenti risultati,
no? Suvvia, se i generali della Prima Guerra Mondiale fossero stati
flessibili come dici tu non avrebbero avuto la cattiva ffama che poi ebbero.
Erano ossessionati dagli sfondamenti. E per 3 anni continuarono senza mai
interrogarsi sulla validità di tale strategia. Il merito che hanno è stato
quello di aver dato più credito ai carri armati di quanto abbiano fatto i
tedeschi, che sprecarono risorse in rumente come il cannone per colpire
Parigi, invece di incentivare la produzione carristica (o anche solo di
trattori cingolati da trasporto, che, come Fuller rilevava, sarebbero stati
utilissimi durante le offensive del 1918).

I tedeschi furono i primi a scavare sistematicamente trincee ad Ovest.
Commisero l'errore di attaccare Verdun, ma cambiarono non appena fu chiaro
il fallimento (cessando ogni tentativo offensivo fino al 1918); a Est fecero
buon uso della guerra di movimento con impressionanti risultati. Insomma
mostrarono una buona dose di flessibilità. Certo, non si può non ammettere
come Ludendorff abbia commesso errori tali da dilapidare i vantaggi
strategici conseguiti (rinunciare a sviluppare tank, provocare l'ingresso
inguerra degli USA, spremere troppo l'economia tedesca a scapito della
produzione agricola).

Ma anche il Piano XVII fu un errore clamoroso, e per poco non causò la
sconfitta della Francia. Insomma, IMHO la faccenda è stata "dannatamente
incerta" e solo con il senno di poi si può amplificare gli erori dei
tedeschi e sottovalutare quelli dell'Intesa. Che ci furono e furono
altrettanto gravi.
Post by Federico Antola
dai un fucile in mano a tutti, giovani e vecchi, normali coscritti e
riservisti 60enni, ragazzi delle superiori e bambini delle medie. E se
mancano i fucili li mandi senza.
Per farli falciare senza motivo.
Fico.
Senza motivo? Non hanno stoppato l'invasione irachena? Senza motivo è se
perdi, o se potevi affrontare diversamente la minaccia.
Post by Federico Antola
Se mancano i carri sminatori mandi i ragazzini,
Bombardare la zona no eh?
Gli iraniani non è che avessero disponibilità di munizioni ed
equipaggiamento in abbondanza. Di materiale umano sì, invece.
Post by Federico Antola
e tieni le truppe più preparate e meglio armate per sfruttare i varchi.
In breve o ci si arrende, o si fa tutto il necessario per vincere
(sperando che sia possibile). Qui non si parla di guerre coloniali o di
puro prestigio: per gli iraniani era a rischio l'integrità e la
sopravvivenza nazionale. A pericoli così estremi misure estreme. Buonismo
e cavalleria non hanno ragione di essere in condizioni del genere. In
quei casi si fa tutto, e dico tutto, per sopravvivere.
Infatti i francesi mandavano i bimbi ad assaltare i tedeschi. In fondo li
avevano solo a portata di cannone da Parigi.
Ma il fronte si era stabilizzato, e le offensive alla fine venivano
contenute o si esaurivano. C'erano inoltre inglesi, canadesi, americani a
dare manforte, la situazione non era irrimediabile. L'Iran era del tutto
isolato. Doveva contare sulle sue sole risorse. Aveva contro praticamente
tutto il mondo.
Post by Federico Antola
I casi di crisi nazionali del genere non sono poi così rari: pensa alla
Francia Rivoluzionaria del 1792, oppure alla Russia del 1941. Il caso
iraniano forse è estremo, però IMHO ricade nell'ambito della casistica
citata.
In nessuno di quei casi ci fu l'uso di bimbi di 12/13 anni in maniera
organica.
Infatti il caso iraniano è estremo, ma dipende anche dal fatto che la
situazione demografica iraniana era particolare: il suo boom demografico è
stato incredibile. Il numero di giovanissimi era molto elevato (come ha
detto Aramesh dal 1970 al 1990 la popolazione iraniana è raddoppiata)
rispetto al resto della popolazione? Questo IMHO spiega come mai siano
arrivati a simili tragiche decisioni.
Post by Federico Antola
In caso di guerra totale? E qualora la sopravvivenza nazionale fosse a
rischio? Beh, in quel caso credo che i problemi semantici e morali
perdano molto del loro peso: in quei momenti sono necessità più basilari
a farla da padrone. Come è sempre avvenuto, in tutti i paesi. Anche la
Francia del 1870 tentò una "levèe en masse", anche se non gli permise di
rovesciare la situazione.
Leva che non contemplava i bimbi di 12/13.
Strano, neanche l'Italia dopo Caporetto si decise ad una simile misura.
Neanche l'esercito Imperiale Tedesco.
Ma la situazione demografica iraniana era particolare: la popolazione era
giovanissima, a causa del boom demografico. Come anche adesso, del resto.
Non puoi fare paragoni senza tenerne conto.
Post by Federico Antola
Perchè, è immorale la difesa nazionale? Come dicevo sopra, mi sembra
implicito che l'uso dei 13enni in guerra sia da evitare. Ma se il nostro
paese venisse invaso da un nemico spietato e crudele,
Astrungarici e tedeschi, prima guerra mondiale.
Spietati e crudeli? Non direi. Certo, se avessero vinto la nostra identità
nazionale avrebbe ricevuto danni gravi, e le perdite territoriali sarebbero
state elevate. Ma non avrebbero massacrato o oppresso la popolazione (aldilà
di quanto causato dalle operazioni belliche).
Post by Federico Antola
il quale mirasse alla totale e completa distruzione della comunità
nazionale... a quel punto si fa tutto il necessario e si da un fucile in
mano a tutti. A mali estremi estremi rimedi. Oppure ci si arrende.
Infatti l'Italia si arrese.
Ma si attuò un clima di mobilitazione nazionale, di union sacrèe. Questo
avvenne anche in Iran. L'uso dei 13enni deriva proprio dalle peculiari
caratteristiche demografiche dell'Iran di inizio anni '80.
Post by Federico Antola
Con questo non voglio certo fare un peana alla Rivoluzione Islamica
iraniana, ma la necessità per gli iraniani di misure radicali per salvare
la nazione mi sembra abbastanza comprensibile.
La Serbia non mobilitò i bambini.
Non ne aveva così tanti percentualmente come gli iraniani. Comunque non
scommetterei sul fatto che 15enni serbi non abbiano partecipato.
Ma il punto non è tanto i bimbi ma l'uso della religione per mobilitare i
bimbi.
L'appendergli la chiave del paradiso al collo e mandarli scientemente a
morire. Non con un assalto che ha una qualche possibilità di riuscire ma
mandarli sui reticolati a fare da passerella per i soldati veri.
Perchè, se i soldati che vengono dopo riescono a travolgere il nemico,
allora la vittoria non è valida? Allora tu sei contrario anche ad ogni
finezza tattica come gli attacchi diversivi? Mandare i bambini è crudele, ma
non puoi dire che sia inutile o inefficace, se le circostanze lo richiedono.
Se gli iraniani fossero stati invasi e sottomessi magari potrei essere
d'accordo. Ma dato che hanno mantenuto la loro indipendenza credo che gli si
debba dara credito almeno di questo. Hanno forse agito crudelmente, ma non
inutilmente. Vero che alla fine hanno dovuto rinunciare a guadagni
territoriali ad Ovest, ma tieni conto che erano loro gli aggrediti, non gli
aggressori.
Post by Federico Antola
Il discrimine IMHO è la assoluta necessità: se non vi è altra soluzione,
allora si deve fare. Mi sembra che Aramesh abbia ben detto come gli
iraniani abbiano smesso di usare tali tattiche non appena la situazione
si è alleggerita. Finita l'emergenza finisce anche la necessità delle
misure estreme.
Sono state usate per tutta la guerra.
Giusto, ma sempre a causa dell'insufficienza dei rifornimenti e dei prezzi
di ricambio. Se le forniture di Chieftain e di Shir non fossero cessate, se
i pezzi di ricambio avessero continuato a fluire, se l'esercito fosse stato
ben schierato e comandato fin dall'inizio da ufficiali competenti, non
avrebbero avuto bisogno di usare i coscritti 13enni.
Post by Federico Antola
Dopotutto, se Hitler avesse invaso l'Inghilterra, non ritieni probabile
che anche i ragazzini sarebbero stati gettati inbattaglia, in caso di
carenze di effettivi?
Ne dubito seriamente in quanto non esistevano piani in materia.
perchè, al Ministero della Difesa a Teheran c'erano piani per mandare i
bambini sui campi minati con la chiave al collo? Queste cose si fanno per
necessità se non se ne può fare a meno. E credo che finchè uno non è
costretto, non arrivi nemmeno a concepirle, da tanto che sono orribili.
Post by Federico Antola
E quindi perchè scandalizzarci per la mossa iraniana? Dopotutto sono
stati invasi da un nemico spietato, e dubito che Saddam sarebbe stato
mansueto nei confronti della popolazione assoggettata.
Quindi legittimi il lavaggio del cervello e l'uso dei bambini per azioni
suicide?
Non ho detto certo questo: dico che se combatti una guerra, e sopratutto
contro un nemico come l'Iraq di Saddam, devi fare il necessario per vincere.
Possiamo essere sicuri che (nelle particolari circostanze iraniane:
disgregazione delle FFAA, recente boom demografico, minaccia irachena
incombente) l'Iran avrebbe potuto fare altrimenti? IMHO non lo si può
afermare con certezza, e, lo ripeto, se sono arrivati a quel punto si vede
che non avevano altre alternative.

In quanto al fanatismo sciita, noi occidentali lo consideriamo tale, ma per
Khomeini le cose non stavano certo così. Per lui non era certo "lavaggio del
cervello".

Ciao,
Federico ANtola.
Albion of Avalon
2007-05-27 10:35:30 UTC
Permalink
Post by Federico Antola
"dobbiamo addestrare un 200mila coscritti, ci date un annetto di tempo?".
Si fa in molto meno.
In un 8 settimane gli insegni le basi della guerra in trincea.
O come credi che facevano per i nostri nonni?
Ehmmmm Bisnonni......(mia nonna mi uccide se le attribuisco certe età).
Post by Federico Antola
Qui non si parla dell'addestramento degli allievi ufficiali a Sandhurst.
Che agli ufficiali coscritti è molto più breve come durante.
Post by Federico Antola
Si
sta parlando di mandare nel giro di pochi giorni centinaia di migliaia di
persone al fronte, dopo un massiccio attacco di sorpresa. E ciò a seguito
delle epurazioni, delle tensioni interne di una nazione appena uscita dalla
rivoluzione.
Si doveva fare in fretta e non credo che avrebbero potuto agire altrimenti.
L'esercito era disperso e disorganizzato, a corto di pezzi di ricambio e non
in grado di resistere all'offensiva in maniera convenzionale.
Antola quindi si prendono delle persone a caso e li si sbattano in trincea.
Interessante.
Peccato che nella realtà non sia così.
L'Iran aveva un esercito di leva e quindi il personale addestrato in
teoria c'era.
Ma mi spieghi come mai i francesi non fecero una simile mossa quando i
tedeschi per due volte bussarono alle porte di Parigi?
Su questo punto stai glissando alla grande.
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Perchè, poi la Russia non è stata fatta fuori comunque?
Embè? Dal 1914 in poi i tedeschi restarono sulla difensiva (a parte Verdun).
Mah!
Tranne quando nel 1915 dopo la battaglia dei laghi Masurian (scusa se
non so il nome italiano) invasero la Polonia russa, invasero la Romania
(1916), la Strafexpedition e le offensive contro la Russia del 1917.
Scordavo l'offensiva del 18.

Non male per un esercito sulla difensiva.
Post by Federico Antola
Di fatto i russi non avevano scelta, dovevano combattere per forza (quindi
non avrebbero smesso di farlo in assenza della Somme, o delle offensive di
Nivelle). Le offensive ad Ovest recavano sollievo ai russi, ma non potevano
mutare il quadro strategico: senza abbondanti rifornimenti la Russia non
poteva sostenere il conflitto indefinitamente (sopratutto data la sempre
maggiore diffusione delle spinte rivoluzionarie).
Antola più e più volte gli anglo-francesi hanno pregato i russi di
scatenare delle offensive onde evitare che i tedeschi (che stavano sulla
difensiva) sfondassero. Ed i russi hanno sempre acconsentito. Così come
gli italiani tante volte sull'Isonzo.
Post by Federico Antola
Posso capire il tuo giusto orgoglio di britannico per il ruolo della Royal
Navy. Ma IMHO non ha molto senso ricondurre la vittoria ad un unico fattore.
Io ho messo in ordine i tre fattori da te elencati.
Cosa diversa.
Ma rimane il fatto che la Germania ebbe un crollo interno che fu
determinante. Uno dei fattori determinanti del crollo del morale della
popolazione civile fu la mancanza di approvvigionamenti.
Poi ci sono anche altri fattori. La tenuta sul campo degli eserciti, la
supremazia tecnologica alleata, la migliore logistica ecc ecc.
Post by Federico Antola
Anche l'intervento americano non sarebbe servito a nulla se la Francia fosse
stata sconfitta. Nè il blocco navale sarebbe stato decisivo se UK e Francia
avessero esaurito i loro potenziali umani al punto da non poter sostenere il
fronte. E nel 1918 la situazione si era alquanto aggravata da tale punto di
vista. L'affluire di 100mila soldati USA al mese sul WF non può essere
considerata un fattore secondario rispetto al blocco navale.
Ma non entrarono in linea se non in minima parte.
Gli americani mandarono gli uomini e Pershing li addestrava.
Il loro contributo fu estremamente marginale.
Il grosso dell'offensiva del 18 fu sostenuta da Foch ed in secondo posto
dagli Inglesi.
Nel 19 le cose sarebbero cambiate e di molto in quanto il contributo
americano si sarebbe fatto sentire in maniera importante e determinante.
Post by Federico Antola
L'afflusso
americano credo risolse il problema di manpower di cui le potenze
dell'Intesa comnciavano a soffrire. E fece crollare il morale tedesco, già
gravemente minato dalla scarsità alimentare.
Veramente il crollo fu della popolazione civile e della marina.
Le truppe al fronte moralmente non crollarono.
Anche dopo le sconfitte subite da Foch esse erano ancora su territorio
straniero e non riuscirono mai a capire di che cazzo si lamentavano le
persone a casa.
Post by Federico Antola
Ma qui si parla della fine della guerra. E conteggi implicitamente
l'intervento americano. Pensi che l'assenza USA non avrebbe cambiato nulla?
Che Francia e UK avrebbero sostenuto senza problemi l'urto della massa
tedesca da sole? E che l'assenza russa dal 1917 in poi non avrebbe prodotto
conseguenze?
Offensiva del 18 non ti dice nulla?
Post by Federico Antola
Infatti l'anno successivo a Passchendaele le cose sono andate molto meglio,
vero? Le lezioni assimilate sono state applicate con eccellenti risultati,
no?
Aumentarono i bombardamenti di un fattore 3. In fondo cosa regge a circa
15 giorni di bombardamenti? Nulla. Infatti il terreno acquitrinoso non
resse e si trasformò in fango liquido (anche grazie alle pioggie).
Abbiamo precedenti storici? No. C'era modo di saperlo? No.
I carri di cui parli tanto nella battaglia di Flers-Courcellette si
impatanarono nel fango liquido.
Post by Federico Antola
Suvvia, se i generali della Prima Guerra Mondiale fossero stati
flessibili come dici tu non avrebbero avuto la cattiva ffama che poi ebbero.
Fama totalmente immeritata.
All'epoca non esistevano alternative.
Certo io farei meglio.
Ma io ho letto libri e libri su quello che hanno fatto e dove
sbagliarono e cosa sarebbe stato meglio.
Io conosco le disposizioni nemiche, consistenza, morale ecc ecc tutte
cose che i generali della prima guerra mondiale non sapevano e per cui
avrebbero dato una gamba senza esitare.
Quei generali si ritrovavano in una situazione totalmente nuova e senza
precedenti. Chi conosceva il fenomeno del fango liquido? Chi sapeva
della resistenza ad i bombardamenti dei reticolati? Chi immaginava il
fenomeno da paralisi della mitragliatrice portata a quei livelli?
Post by Federico Antola
Erano ossessionati dagli sfondamenti.
Invece di?
Post by Federico Antola
E per 3 anni continuarono senza mai
interrogarsi sulla validità di tale strategia.
E se non sfondi come vinci?
Post by Federico Antola
Il merito che hanno è stato
quello di aver dato più credito ai carri armati di quanto abbiano fatto i
tedeschi, che sprecarono risorse in rumente come il cannone per colpire
Parigi, invece di incentivare la produzione carristica (o anche solo di
trattori cingolati da trasporto, che, come Fuller rilevava, sarebbero stati
utilissimi durante le offensive del 1918).
Sempre il senno di poi.
I cannoni da assedio che tanto disprezzi furono una sorpresa per tutti e
che di fatto consentirono le splendide vittorie tedesche nel 14.
Post by Federico Antola
I tedeschi furono i primi a scavare sistematicamente trincee ad Ovest.
Commisero l'errore di attaccare Verdun, ma cambiarono non appena fu chiaro
il fallimento (cessando ogni tentativo offensivo fino al 1918);
E perchè i tedeschi si intrincerarono a ovest?
Post by Federico Antola
a Est fecero
buon uso della guerra di movimento con impressionanti risultati. Insomma
mostrarono una buona dose di flessibilità.
In effetti intrencerarsi su un fronte vasto come quello russo non è una
buona idea.
Post by Federico Antola
Senza motivo? Non hanno stoppato l'invasione irachena? Senza motivo è se
perdi, o se potevi affrontare diversamente la minaccia.
Secondo te furono i ragazzi che si facevano saltare sulle mine a fermare
l'avanzata iraqena.
Uhmmmm
Qualcosa non mi quadra....
Indovina cos'è.
Post by Federico Antola
Ma il fronte si era stabilizzato, e le offensive alla fine venivano
contenute o si esaurivano. C'erano inoltre inglesi, canadesi, americani a
dare manforte, la situazione non era irrimediabile. L'Iran era del tutto
isolato. Doveva contare sulle sue sole risorse. Aveva contro praticamente
tutto il mondo.
Iran-contras.
Post by Federico Antola
Spietati e crudeli? Non direi.
Contalo ad i Belgi od i Serbi.
Post by Federico Antola
Certo, se avessero vinto la nostra identità
nazionale avrebbe ricevuto danni gravi, e le perdite territoriali sarebbero
state elevate. Ma non avrebbero massacrato o oppresso la popolazione (aldilà
di quanto causato dalle operazioni belliche).
Contalo a Belgi, francesi e Serbi.
Post by Federico Antola
Non ne aveva così tanti percentualmente come gli iraniani. Comunque non
scommetterei sul fatto che 15enni serbi non abbiano partecipato.
In maniera organica?
No, non parteciparono.
Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Ne dubito seriamente in quanto non esistevano piani in materia.
perchè, al Ministero della Difesa a Teheran c'erano piani per mandare i
bambini sui campi minati con la chiave al collo? Queste cose si fanno per
necessità se non se ne può fare a meno. E credo che finchè uno non è
costretto, non arrivi nemmeno a concepirle, da tanto che sono orribili.
Direi che comprare le chiavi, indottrinare i bimbi e spedirli al fronte
necessita di una struttura organizzativa.
Post by Federico Antola
In quanto al fanatismo sciita, noi occidentali lo consideriamo tale, ma per
Khomeini le cose non stavano certo così. Per lui non era certo "lavaggio del
cervello".
La chiamiamo rieducazione?
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
MILES GLORIOSUS
2007-05-27 12:11:57 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Veramente il crollo fu della popolazione civile e della marina.
Le truppe al fronte moralmente non crollarono.
Anche dopo le sconfitte subite da Foch esse erano ancora su territorio
straniero e non riuscirono mai a capire di che cazzo si lamentavano le
persone a casa.
Come Lütjens ti ha giustamente già fatto notare, con simili
affermazioni sposi esattamente la Dolchstoßlegende...
Post by Albion of Avalon
Direi che comprare le chiavi, indottrinare i bimbi e spedirli al fronte
necessita di una struttura organizzativa.
Credo che in questo senso sia da affrontare il tema della visione
"morte in battaglia" nel mondo islamico.
L'impressionante numero di attentatori suicidi a disposizione dei
terroristi sunniti di al-Qaeda, come anche il gran numero di Basiji
che tutt'oggi si dichiarano pronti a immolarsi contro tutti i nemici
dell'Iran e dello sciismo, mi lasciano pensare che la visione e la
concezione della morte (con tutti i valori annessi e connessi) nel
mondo islamico siano estremamente diverse dalle nostre (dalle nostre
ATTUALI, ovviamente. In passato sono state organizzate dagli Europei
delle tragiche "crociate dei bambini", non scordiamolo).

MG
MILES GLORIOSUS
2007-05-27 12:21:36 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Veramente il crollo fu della popolazione civile e della marina.
Le truppe al fronte moralmente non crollarono.
Anche dopo le sconfitte subite da Foch esse erano ancora su territorio
straniero e non riuscirono mai a capire di che cazzo si lamentavano le
persone a casa.
Come Lütjens ti ha giustamente già fatto notare, con simili
affermazioni sposi esattamente la Dolchstoßlegende...
Post by Albion of Avalon
Direi che comprare le chiavi, indottrinare i bimbi e spedirli al fronte
necessita di una struttura organizzativa.
Credo che in questo senso sia da affrontare il tema della visione
"morte in battaglia" nel mondo islamico.
L'impressionante numero di attentatori suicidi a disposizione dei
terroristi sunniti di al-Qaeda, come anche il gran numero di Basiji
che tutt'oggi si dichiarano pronti a immolarsi contro tutti i nemici
dell'Iran e dello sciismo, mi lasciano pensare che la visione e la
concezione della morte (con tutti i valori annessi e connessi) nel
mondo islamico siano estremamente diverse dalle nostre (dalle nostre
ATTUALI, ovviamente. In passato sono state organizzate dagli Europei
delle tragiche "crociate dei bambini", non scordiamolo).

MG
ArAmesh
2007-05-28 19:21:30 UTC
Permalink
Post by MILES GLORIOSUS
Credo che in questo senso sia da affrontare il tema della visione
"morte in battaglia" nel mondo islamico.
L'impressionante numero di attentatori suicidi a disposizione dei
terroristi sunniti di al-Qaeda, come anche il gran numero di Basiji
che tutt'oggi si dichiarano pronti a immolarsi contro tutti i nemici
dell'Iran e dello sciismo, mi lasciano pensare che la visione e la
concezione della morte (con tutti i valori annessi e connessi) nel
mondo islamico siano estremamente diverse dalle nostre
Questo è vero, ed è esattamente la diversità che sottolineano anche "loro".

Ma, secondo me, l'approcio filosofico corretto verso la questione è quello
di affrontarla come un esempio di vero e proprio opportunismo utilitarista
e, in questo senso, molto comprensibile anche in occidente.

Potresti raggiungere la vita eterna molto faticosamente facendo del bene,
pagando la decima, accudendo agli orfani, vivendo secondo giustizia e
onestà, magari nonostante i limitatissimi mezzi materiali di cui disponi

Oppure potresti raggiungerla trasformandoti nel "micorchip organico di
un'arma intelligente".

Se ci pensi bene, la seconda scelta non è altro che il voler raggiungere il
massimo obiettivo con il minimo sforzo. E il raggiungimento di un obiettivo
individuale (la vita eterna) col minimo sforzo è un meccanismo che, come
dicevo, è comprensibilissimo anche in una visione del mondo utilitaristica
e pragmatica più propriamente occidentale.

Ciao
--
Aramesh
Federico Antola
2007-05-28 14:55:54 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
"dobbiamo addestrare un 200mila coscritti, ci date un annetto di tempo?".
Si fa in molto meno.
In un 8 settimane gli insegni le basi della guerra in trincea.
O come credi che facevano per i nostri nonni?
E in 8 settimane dove arrivano gli iracheni? Non erano più ai tempi della
IGM. Se non li si bloccava e se non si stabilizzava il fronte, loro
continuavano ad avanzare. Andavano bloccati con qualsiasi mezzo. Ed è stato
fatto. Ai tempi della guerra di trincea il fronte era stabile (era proprio
lì il problema!), e non c'erano urgenze (se non nel 1914, nel 1916, e nel
1918, durante cioè le offensive tedesche).
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Si sta parlando di mandare nel giro di pochi giorni centinaia di migliaia
di persone al fronte, dopo un massiccio attacco di sorpresa. E ciò a
seguito delle epurazioni, delle tensioni interne di una nazione appena
uscita dalla rivoluzione.
Si doveva fare in fretta e non credo che avrebbero potuto agire
altrimenti. L'esercito era disperso e disorganizzato, a corto di pezzi di
ricambio e non in grado di resistere all'offensiva in maniera
convenzionale.
Antola quindi si prendono delle persone a caso e li si sbattano in trincea.
Interessante.
Queli di cui si sta parlando non sono militari normali (come ha detto
Aramesh l'esercito iraniano mantenne le normali tecniche di mobilitazione e
coscrizione, non accettando candidati sotto i 18 anni). Stiamo parlando di
milizie armate alla meglio. E l'arruolamento doveva essere un pochino più
informale. Cosa comprensibile data l'emergenza.
Post by Albion of Avalon
Peccato che nella realtà non sia così.
L'Iran aveva un esercito di leva e quindi il personale addestrato in
teoria c'era.
In teoria, ma tu non calcoli il fatto che si era appena usciti da una
rivoluzione, che l'esercito era stato colto di sorpresa, e che era disperso
(senza contare che molti professionisti erano caduti in disgrazia e
marginalizzati). Serviva tempo per
Post by Albion of Avalon
Ma mi spieghi come mai i francesi non fecero una simile mossa quando i
tedeschi per due volte bussarono alle porte di Parigi?
Su questo punto stai glissando alla grande.
Veramente non vedo il punto: i francesi (come i tedeschi) avevano sistemi di
mobilitazione e coscrizione ben rodati. La velocità di mobilitazione era
studiata e provata più volte. Allo scoppio della guerra tale meccanismo era
già in moto da tempo. Non c'era possibilità di sorpresa, e la guerra non era
imprevista. Inoltre i francesi non facevano uso di milizie di volontari
armati alla meglio.

Nel caso iranianole cose sono molto diverse. C'è la sorpresa, l'esercito è
disorganizzato, e vengono gettate in battaglia i volontari a mo' di
tappabuchi. Del resto non venne fatta neppure una vera e propria
mobilitazione (e credo che l'Iran non ne abbia mai fatta una neanche nel
passato).
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Embè? Dal 1914 in poi i tedeschi restarono sulla difensiva (a parte Verdun).
Mah!
Tranne quando nel 1915 dopo la battaglia dei laghi Masurian (scusa se non
so il nome italiano) invasero la Polonia russa, invasero la Romania
(1916), la Strafexpedition e le offensive contro la Russia del 1917.
Scordavo l'offensiva del 18.
Non male per un esercito sulla difensiva.
Mi sono espresso male: a Ovest rimasero sulla difensiva (eccetto il caso di
Verdun). A Est, come rimarcavi tu fecero grandi avanzate. Ma io mi riferivo
al WF.
Post by Albion of Avalon
Antola più e più volte gli anglo-francesi hanno pregato i russi di
scatenare delle offensive onde evitare che i tedeschi (che stavano sulla
difensiva) sfondassero. Ed i russi hanno sempre acconsentito. Così come
gli italiani tante volte sull'Isonzo.
Ai tempi di Verdun è anche vero, ma mi sembra che di offensive tedesche su
larga scala non se ne parli fino al 1918 (eccettuato il caso di Verdun: che
però non mirava allo sfondamento, ma a dissanguare i francesi). L'offensiva
Brusilov può aver avuto il ruolo di alleggerire una situazione pesante ad
Ovest, ma in quali altre occasioni i tedeschi hanno provato a sfondare, dal
1914 in poi?
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Posso capire il tuo giusto orgoglio di britannico per il ruolo della
Royal Navy. Ma IMHO non ha molto senso ricondurre la vittoria ad un unico
fattore.
Io ho messo in ordine i tre fattori da te elencati.
Cosa diversa.
Ma rimane il fatto che la Germania ebbe un crollo interno che fu
determinante. Uno dei fattori determinanti del crollo del morale della
popolazione civile fu la mancanza di approvvigionamenti.
Poi ci sono anche altri fattori. La tenuta sul campo degli eserciti, la
supremazia tecnologica alleata, la migliore logistica ecc ecc.
Non sono d'accordo che il ruolo della Royal Navy sia la cagione primaria.
Contribuisce, ma la disfatta tedesca è dovuta anche ad altri fattori. Ed il
crollo finale non è in definitiva causato dal blocco (anche se vi ha
contribuito). L'incapacità delle truppe tedesche di resistere all'offensiva
alleata è IMHO più importante.
Post by Albion of Avalon
Ma non entrarono in linea se non in minima parte.
Gli americani mandarono gli uomini e Pershing li addestrava.
Il loro contributo fu estremamente marginale.
Il grosso dell'offensiva del 18 fu sostenuta da Foch ed in secondo posto
dagli Inglesi.
Calma, l'ingresso degli americani al fronte liberava truppe inglesi e
francesi dal presidiarlo da sole. Senza l'afflusso di truppe americane,
inglesi e francesi sarebbero riusciti ad avere la superiorità numerica
necessaria all'offensiva?
Post by Albion of Avalon
Veramente il crollo fu della popolazione civile e della marina.
Le truppe al fronte moralmente non crollarono.
Anche dopo le sconfitte subite da Foch esse erano ancora su territorio
straniero e non riuscirono mai a capire di che cazzo si lamentavano le
persone a casa.
Non riuscivano più a reggere la pressione alleata. L'impatto degli americani
fu IMHO decisivo: se i tedeschi potevano sperare di resistere fino
all'esaurimento francobritannico, non potevano sperare di far fronte ai
milioni di soldati americani che stavano affluendo.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Ma qui si parla della fine della guerra. E conteggi implicitamente
l'intervento americano. Pensi che l'assenza USA non avrebbe cambiato
nulla? Che Francia e UK avrebbero sostenuto senza problemi l'urto della
massa tedesca da sole? E che l'assenza russa dal 1917 in poi non avrebbe
prodotto conseguenze?
Offensiva del 18 non ti dice nulla?
Intanto venne sfiorato il disastro; inoltre fu l'afflusso americano che
consenti di mantenere in linea abbastanza uomini da riprendere l'iniziativa.
Ormai Francia e UK faticavano a trovare abbastanza uomini per mantenere gli
organici delle varie unità. In caso contrario il contrarsi della riserva di
uomini abili avrebbe potuto rendere impossibile l'offensiva dell'estate.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Infatti l'anno successivo a Passchendaele le cose sono andate molto
meglio, vero? Le lezioni assimilate sono state applicate con eccellenti
risultati, no?
Aumentarono i bombardamenti di un fattore 3. In fondo cosa regge a circa
15 giorni di bombardamenti? Nulla. Infatti il terreno acquitrinoso non
resse e si trasformò in fango liquido (anche grazie alle pioggie). Abbiamo
precedenti storici? No. C'era modo di saperlo? No.
I carri di cui parli tanto nella battaglia di Flers-Courcellette si
impatanarono nel fango liquido.
Ma quello che tu dici non è imparare: significa reiterare l'errore, magari
considerando la tattica della Somme corretta, ma bisognosa di piccoli
aggiustamenti. CHe nessuno fosse in grado di anticipare che reiterati
bombardamenti non avrebbero distrutto lo strato superficiale e trasformato
il terreno in palude è assurdo. Significa che nessuno si è interessato di
considerare la cosa (o che se l'ha fatto non ha potuto influenzare le
decisioni degli alti gradi).

I carri della IGM erano aggeggi delicati e poco efficaci. Non c'è da
sorprendersi che si bloccassero su terreni infidi o che fossero delicati
meccanicamente. Ma il punto non è quello: se usati correttamente potevano
ottenere grossi successi. Se gli distruggi il terreno solido prima di farli
partire, però...
Post by Albion of Avalon
Fama totalmente immeritata.
All'epoca non esistevano alternative.
Certo io farei meglio.
Non dico questo: se fossi vissuto all'epoca mi sarei comportato esattamente
come loro.
Post by Albion of Avalon
Ma io ho letto libri e libri su quello che hanno fatto e dove sbagliarono
e cosa sarebbe stato meglio.
Io conosco le disposizioni nemiche, consistenza, morale ecc ecc tutte cose
che i generali della prima guerra mondiale non sapevano e per cui
avrebbero dato una gamba senza esitare.
Quei generali si ritrovavano in una situazione totalmente nuova e senza
precedenti. Chi conosceva il fenomeno del fango liquido? Chi sapeva della
resistenza ad i bombardamenti dei reticolati? Chi immaginava il fenomeno
da paralisi della mitragliatrice portata a quei livelli?
Il fatto è che non si preoccuparono assolutamente di studiare i fenomeni
della guerra di trincea, di verificare facendo delle prove prima di
un'offensiva (cosa sarebbe costato montare dei reticolati nelle retrovie e
svolgere delle esercitazioni?
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Erano ossessionati dagli sfondamenti.
Invece di?
Invece di fare come i tedeschi ad Ovest. Del resto le tattiche di
infiltrazione le hanno inventate i tedeschi (che pure avevavno svolto molte
meno offensive contro i trinceramenti (mentre inglesi e francesi le
continuarono per tre anni consecutivi: ed è sconvolgente che nessuno abbia
pensato di trovare tattiche migliori, che non fossero marginali
miglioramenti al classico assalto).
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
E per 3 anni continuarono senza mai interrogarsi sulla validità di tale
strategia.
E se non sfondi come vinci?
Trovi nuovi modi per sfondare (e mentre lo fia rimani sulla difensiva).
Invece di continuare a provare con metodi inefficaci, dilapidando la
manpower fino a perdere il vantaggio della superiorità numerica).
Post by Albion of Avalon
Sempre il senno di poi.
I cannoni da assedio che tanto disprezzi furono una sorpresa per tutti e
che di fatto consentirono le splendide vittorie tedesche nel 14.
Non stiamo parlando della Grande Bertha (un'arma efficace contro le
fortificazione più vecchie), ma del supercannone usato contro Parigi (che
era virtualmente inutile) nel 1918.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
I tedeschi furono i primi a scavare sistematicamente trincee ad Ovest.
Commisero l'errore di attaccare Verdun, ma cambiarono non appena fu
chiaro il fallimento (cessando ogni tentativo offensivo fino al 1918);
E perchè i tedeschi si intrincerarono a ovest?
Perchè non vi era più possibilità di sconfiggere i francesi con la guerra di
movimento, dopo la Battaglia della Marna. Ma il fatto che occupassero
territorio strategico (contenente industrie, miniere, etc.)non significa che
tentare sfondamenti fosse razionale: se le tattiche adottate non
funzionavano ogni tentativo di sfondamento costava vite umane senza
costrutto. Tu dici che senza sfondamenti non si vince, ma tieni conto che
per tre anni ci si è provato e si ha sempre fallito.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
a Est fecero buon uso della guerra di movimento con impressionanti
risultati. Insomma mostrarono una buona dose di flessibilità.
In effetti intrencerarsi su un fronte vasto come quello russo non è una
buona idea.
Appunto quello che dicevo io: i tedeschi furono flessibili. Dove il terreno
e la situazione lo permette fai offensive, dove è impossibile, non lo fai.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Senza motivo? Non hanno stoppato l'invasione irachena? Senza motivo è se
perdi, o se potevi affrontare diversamente la minaccia.
Secondo te furono i ragazzi che si facevano saltare sulle mine a fermare
l'avanzata iraqena.
Uhmmmm
Qualcosa non mi quadra....
Indovina cos'è.
Questa storia dei ragazzini usati contro le mine mi sembra un po' "leggenda
metropolitana". Quello cui penso io è un ragazzino cui si dà un G3 od un
AK47, un elemetto, e che poi si lancia all'attacco. Le perdite sarebbero
state altissime, ma non molto più di un attacco sulla Somme.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Ma il fronte si era stabilizzato, e le offensive alla fine venivano
contenute o si esaurivano. C'erano inoltre inglesi, canadesi, americani a
dare manforte, la situazione non era irrimediabile. L'Iran era del tutto
isolato. Doveva contare sulle sue sole risorse. Aveva contro praticamente
tutto il mondo.
Iran-contras.
Cosa intendi? Che gli USA erano alleati dell'Iran? E solo sulla base dello
scandalo Iran Contras? Da che parte stessero gli USA è più che chiaro.
L'Iran-Contras fu un'eccezione: l'aiuto dato agli iracheni fu molto
maggiore.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Spietati e crudeli? Non direi.
Contalo ad i Belgi od i Serbi.
Che si siano comportati spietatamente è certo vero, ma se i belgi fossero
stati sottomessi, avrebbero fatto la fine degli alsaziani, non quella dei
russi nel 1941. Non credo che Saddam sarebbe stato caritatevole con gli
iraniani (non solo persiani, ma anche sciiti: risordi il suo detto? "I tre
errori di Dio sono gli ebrei, i persiani e le mosche")
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Certo, se avessero vinto la nostra identità nazionale avrebbe ricevuto
danni gravi, e le perdite territoriali sarebbero state elevate. Ma non
avrebbero massacrato o oppresso la popolazione (aldilà di quanto causato
dalle operazioni belliche).
Contalo a Belgi, francesi e Serbi.
"Non più di quanto causato dalle operazioni belliche": anche nel 1870 ci
furono violenze contro la popolazione, ma non è che poi tali violenze
vennero continuate sistematicamente per tutta la durata dell'occupazione
tedesca. Potresti essere sicuro di ciò anche per Saddam?
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Non ne aveva così tanti percentualmente come gli iraniani. Comunque non
scommetterei sul fatto che 15enni serbi non abbiano partecipato.
In maniera organica?
No, non parteciparono.
Qui non si parla di maniera organica: anche i Basij sono volontari di
milizie, non soldati regolari. Puoi escludere che qualche banda di serbi non
abbia accolto dentro di sè dei 15enni?
Post by Albion of Avalon
Direi che comprare le chiavi, indottrinare i bimbi e spedirli al fronte
necessita di una struttura organizzativa.
Non certo quanto un apparato di mobilitazione e coscrizione regolare. Non
vorrai paragonare le due cose spero: al limite in caso di emergenza delle
milizie le può mettere insieme anche un'autorità locale. Inoltre parli di
indottrinamento? E dov'era il problema? Si era appena usciti da una
rivoluzione!
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
In quanto al fanatismo sciita, noi occidentali lo consideriamo tale, ma
per Khomeini le cose non stavano certo così. Per lui non era certo
"lavaggio del cervello".
La chiamiamo rieducazione?
Ritengo non sia il caso di proiettare su mentalità così diverse la nostra
Weltanschauung: la società iraniana presentava, e presenta, molte differenze
rispetto alla nostra (senza contare la millenaria storia persiana). Khomeini
il suo bravo seguito ce l'aveva, e la rabbia per l'invasione ha fatto il
resto. Pensi che tutti i coscritti russi fossero stati costretti con la
forza dopo il 1941? Per molti poteva anche essere vero, ma molti di più lo
fecero per patriottismo e per sincero odio verso gli invasori e la loro
crudeltà.

Ciao,
Federico Antola
Aramesh
2007-05-28 15:43:35 UTC
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Post by Federico Antola
In teoria, ma tu non calcoli il fatto che si era appena usciti da una
rivoluzione
La rivoluzione in un certo era finita per fungere, per alcuni dei futuri
volontari, come una specie di "battesimo del fuoco". C'è da tenere presente
che spesso la polizia ebbe l'ordine di sparare sui manifestanti e che
questi, molte volte, attaccarono la polizia all'arma bianca per tutto il
1978.

Potrebbe non essere particolarmente importante, ma uno sopravvissuto al
massacro di Piazza Jaleh (oggi Piazza dei Martiri) aveva già sentito le
pallottole fischiare sopra la testa. Non era un "civile normale".
Post by Federico Antola
Del resto non venne fatta neppure una vera e propria mobilitazione
(e credo che l'Iran non ne abbia mai fatta una neanche nel passato).
No, mai. Ci vuole un'anagrafe funzionante per fare certe cose. In Iran anche
solo i *cognomi* esistiono dal 1920, prima si usava solo la sequenza di
patronimici (Khosroe figlio di Muhammad figlio di Jafar). Oggi sarebbe
possibile il richiamo generale alle armi, ma nel 1980 metà del paese era
ancora analfabeta. Significa che non si sapeva nemmeno che esistessero.
--
Aramesh
Federico Antola
2007-05-30 09:38:54 UTC
Permalink
Post by Aramesh
Post by Federico Antola
Del resto non venne fatta neppure una vera e propria mobilitazione
(e credo che l'Iran non ne abbia mai fatta una neanche nel passato).
No, mai. Ci vuole un'anagrafe funzionante per fare certe cose. In Iran
anche solo i *cognomi* esistiono dal 1920, prima si usava solo la sequenza
di patronimici (Khosroe figlio di Muhammad figlio di Jafar). Oggi sarebbe
possibile il richiamo generale alle armi, ma nel 1980 metà del paese era
ancora analfabeta. Significa che non si sapeva nemmeno che esistessero.
Quoto: ogni paragone con la IGM deve tenere conto di ciò. La coscrizione
obbligatoria e le tabelle di mobilitazione nate nell'800 non sono
generalizzabili a tutte le epoche ed a tutti i paesi (la maggior parte dei
quali non le ha conosciute).

Ciao,
Federico Antola.
Lütjens
2007-05-26 14:29:01 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Ripeto, la storia non la conosci bene.
La Germania non perse per il contributo americano ma perse per il
cedimento morale del fronte interno dovuto alla stretta che la Royal
Navy aveva imposto su di essa.
Cedimento che ha il suo esempio più eclatante con le bandiere rosse
sulla flotta tedesca.
Una volta che cedette il morale i tedeschi persero la guerra.
Il ritorno della dolchstosslegende in versione "Great Britain rules the
waves".
Lütjens
--
"Il controllo dei mari con i loro orizzonti conferisce ai popoli marittimi
questi importanti tratti di carattere che sono l'audacia, la resistenza e la
prospettiva."
(Friedrich Ratzel)
Albion of Avalon
2007-05-26 14:47:21 UTC
Permalink
Post by Lütjens
Il ritorno della dolchstosslegende in versione "Great Britain rules the
waves".
Ciao Lutjen, come va?
Vogliamo dire anche che il blocco navale non causò enormi problemi alla
Germania e la costrinse a mosse disperate come la guerra navale totale?
Vogliamo forse negare che le importazioni di beni strategici come la
gomma vennero a mancare? Che non causò la fame fra i tedeschi?
A me sta anche bene.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Lütjens
2007-05-27 14:13:20 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Ciao Lutjen, come va?
My lord,
il morale è alto, i pezzi sono carichi e gli uomini si trovano ai loro
posti.
Post by Albion of Avalon
Vogliamo dire anche che il blocco navale non causò enormi problemi alla
Germania e la costrinse a mosse disperate come la guerra navale totale?
Ovviamente no.
E infatti non è questa la tesi della "leggenda della pugnalata alla
schiena".

Visto che pare non chiara, la ripeto molto concisamente.
Ipotesi (vera): le armate imperiali non sono state realmente disfatte sul
campo.
Domanda spontanea: ma allora perchè la Germania è stata sconfitta?
Tesi: la colpa è del crollo del "fronte interno".
Nella versione "OHL" la motivazione di questo crollo era fatta risiedere
nella propaganda disfattista e nel sabotaggio operati da socialisti, ebrei,
cattolici,
liberali.
Nella versione "Ammiragliato" il merito è naturalmente della Royal Navy.

Il problema è che la tesi è falsa, quale ne sia il motivo addotto.
Infatti basta osservare come le citate bandiere rosse sulla Hochseeflotte
vengano
quasi tre mesi dopo il famoso "giorno nero dell'esercito tedesco" (nero, in
realtà, probabilmente solo dopo essere stato così definito).
Cioè la presunta causa seguì di ottanta giorni l'ipotetico effetto!

Aggiungo che certo la Royal Navy ebbe i suoi meriti.
Ma secondo me non vinse l'impero guglielmino come non aveva vinto quello
napoleonico.
Ciao.
Lütjens
--
"Il controllo dei mari con i loro orizzonti conferisce ai popoli marittimi
questi importanti tratti di carattere che sono l'audacia, la resistenza e la
prospettiva."
(Friedrich Ratzel)
Albion of Avalon
2007-05-27 16:04:14 UTC
Permalink
Post by Lütjens
Post by Albion of Avalon
Ciao Lutjen, come va?
My lord,
Ecco uno che si rivolge a me con il giusto tono.
Post by Lütjens
il morale è alto, i pezzi sono carichi e gli uomini si trovano ai loro
posti.
Di come vanno le cose in questi giorni penso che gli unici pezzi che
caricano siano i file mp3 sugli ipod.
Post by Lütjens
Visto che pare non chiara, la ripeto molto concisamente.
Ipotesi (vera): le armate imperiali non sono state realmente disfatte sul
campo.
Domanda spontanea: ma allora perchè la Germania è stata sconfitta?
Tesi: la colpa è del crollo del "fronte interno".
Nella versione "OHL" la motivazione di questo crollo era fatta risiedere
nella propaganda disfattista e nel sabotaggio operati da socialisti, ebrei,
cattolici,
liberali.
Nella versione "Ammiragliato" il merito è naturalmente della Royal Navy.
Il problema è che la tesi è falsa, quale ne sia il motivo addotto.
Infatti basta osservare come le citate bandiere rosse sulla Hochseeflotte
vengano
quasi tre mesi dopo il famoso "giorno nero dell'esercito tedesco" (nero, in
realtà, probabilmente solo dopo essere stato così definito).
Cioè la presunta causa seguì di ottanta giorni l'ipotetico effetto!
Lasciamo la tesi ma cambiamo la dimostrazione.
Dopo la sconfitta subita dall'esercito tedesco nel famoso giorno nero,
come fai notare, la condizione non era così disperata come si pensava
inizialmente ma qualcosa si era rotto a livello morale al livello della
leadership tedesca. Ma anche a livello di popolo qualcosa si era rotto.
Uno dei fattori determinanti fu la morsa della Royal Navy senza dubbio.
Altri fattori furono la lunghezza della guerra e la stanchezza che aveva
ingenerato nella gente.
Post by Lütjens
Aggiungo che certo la Royal Navy ebbe i suoi meriti.
Ma secondo me non vinse l'impero guglielmino come non aveva vinto quello
napoleonico.
La Royal Navy da sola non ha vinto ne Napoleone ne i Tedeschi.
Su questo non ci sono dubbi.
Se i francesi non avessero respito i francesi in quella bellissima
battaglia di arresto sulle porte di Parigi, se non avessero tenuto duro
a Verdun ecc ecc tutta la potenza della Royal Navy c'è la mettevamo la
dove non batte il sole.
L'impiego della Royal Navy è un impiego strategico a lungo termine. Anzi
lunghissimo termine. E ci vuole tempo perchè i suoi effetti si facciano
sentire. E sono effetti economici più che militari. Ma alla fine si sono
fatti sentire con la fame che attanagliò i tedeschi e la scarsità di
determinate materie prime strategiche.
Nell'ordine degli elementi elencati da Antola viene al primo posto.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Sisto
2007-05-27 17:02:16 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Post by Lütjens
Post by Albion of Avalon
Ciao Lutjen, come va?
My lord,
Ecco uno che si rivolge a me con il giusto tono.
Cittadino Albion :)
Post by Albion of Avalon
Post by Lütjens
il morale è alto, i pezzi sono carichi e gli uomini si trovano ai loro
posti.
Di come vanno le cose in questi giorni penso che gli unici pezzi che
caricano siano i file mp3 sugli ipod.
Post by Lütjens
Visto che pare non chiara, la ripeto molto concisamente.
Ipotesi (vera): le armate imperiali non sono state realmente disfatte sul
campo.
Domanda spontanea: ma allora perchè la Germania è stata sconfitta?
Tesi: la colpa è del crollo del "fronte interno".
Nella versione "OHL" la motivazione di questo crollo era fatta risiedere
nella propaganda disfattista e nel sabotaggio operati da socialisti, ebrei,
cattolici,
liberali.
Nella versione "Ammiragliato" il merito è naturalmente della Royal Navy.
Il problema è che la tesi è falsa, quale ne sia il motivo addotto.
Infatti basta osservare come le citate bandiere rosse sulla Hochseeflotte
vengano
quasi tre mesi dopo il famoso "giorno nero dell'esercito tedesco" (nero, in
realtà, probabilmente solo dopo essere stato così definito).
Cioè la presunta causa seguì di ottanta giorni l'ipotetico effetto!
Lasciamo la tesi ma cambiamo la dimostrazione.
Dopo la sconfitta subita dall'esercito tedesco nel famoso giorno nero,
come fai notare, la condizione non era così disperata come si pensava
inizialmente ma qualcosa si era rotto a livello morale al livello della
leadership tedesca.
Dovreste prendere in considerazione pure altri elementi
chi fine avevano fatto gli alleati della Germania ?
gli asburgici erano a terra , i turchi idem , i bulgari pure
per la germania si apriva la prospettiva dell apertura di nuovi fronti
oltre a quello occidentale .
l' esercito italiano , per dirne una avrebbe fatto sentire il suo peso .
erano in grado di sopportare i tedeschi l' impatto di decine di divisioni
?
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Lütjens
2007-05-27 17:59:59 UTC
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Post by Albion of Avalon
Ecco uno che si rivolge a me con il giusto tono.
Non bisogna stuzzicare bambini, folli e albionici :-)
Post by Albion of Avalon
Di come vanno le cose in questi giorni penso che gli unici pezzi che
caricano siano i file mp3 sugli ipod.
Evidentemente bastano.
Non c'è più la Royal Navy di una volta.
Post by Albion of Avalon
Lasciamo la tesi ma cambiamo la dimostrazione.
Per me...
Ma tanto la tesi rimane errata.
Post by Albion of Avalon
Dopo la sconfitta subita dall'esercito tedesco nel famoso giorno nero,
come fai notare, la condizione non era così disperata come si pensava
inizialmente ma qualcosa si era rotto a livello morale al livello della
leadership tedesca.
Concordo.
È questa per me la vera causa prima della sconfitta tedesca, così come
quattro anni prima era stata la vera causa prima della mancata vittoria con
il
piano Schlieffen.
Il paese reputato militarista per eccellenza si trovò, nei due momenti
cruciali del conflitto, con condottieri inadeguati, addirittura fragili di
nervi.
Post by Albion of Avalon
Ma anche a livello di popolo qualcosa si era rotto.
Dissento.
A livello di popolo si ruppe qualcosa solo nell'autunno, quando ormai la
partita era già persa a livello militare. Anzi, soprattutto perchè a
livello militare la partita venne dichiarata persa.
La causa scatenante dei moti di novembre fu prima di tutto il fatto che si
disse ai civili che la guerra, considerata vincente fino ad agosto,
improvvisamente venne dichiarata persa.
Post by Albion of Avalon
Uno dei fattori determinanti fu la morsa della Royal Navy senza dubbio.
Altri fattori furono la lunghezza della guerra e la stanchezza che aveva
ingenerato nella gente.
Se la gente era così stanca, perchè la Gran Bretagna perse durante il
conflitto 27 mln di giornate lavorative per scioperi e la Germania solo 5,3
mln?
Post by Albion of Avalon
L'impiego della Royal Navy è un impiego strategico a lungo termine. Anzi
lunghissimo termine. E ci vuole tempo perchè i suoi effetti si facciano
sentire. E sono effetti economici più che militari. Ma alla fine si sono
fatti sentire con la fame che attanagliò i tedeschi e la scarsità di
determinate materie prime strategiche.
Che si siano fatti sentire è fuor di dubbio.
Il dubbio è quanto abbiano influito. Ad esempio Ferguson - economista, fra
l'altro - ha ridimensionato molto tali effetti.
Un saluto.
Lütjens
--
"Il controllo dei mari con i loro orizzonti conferisce ai popoli marittimi
questi importanti tratti di carattere che sono l'audacia, la resistenza e la
prospettiva."
(Friedrich Ratzel)
ArAmesh
2007-05-25 22:38:58 UTC
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Post by Federico Antola
Haig avrebbe potuto fare come hanno fatto i tedeschi dal 1914 al 1918 (con
l'eccezione di Verdun): fortificarsi ed aspettare. Dopotutto i primi carri
cominciarono ad arrivare nel 1916, e magari puntando su di essi. La sua
strategia non è certo stata efficace nel gestire le sue risorse umane (non
che Joffre fosse molto meglio...).
I tedeschi in effetti potevano essere soddisfatti dell'espansione
territoriale dunque piantarono le tende.

Fra l'altro ne "La Grande Guerra e la Memoria Moderna" si fa un bel
raffronto tra la comodità delle trincee tedesche e l'invivibilità di quelle
anglofrancesi: segno che i tedeschi avevano proprio deciso di non
schiodare, mentre l'intesa sperava di muoversi.

Lo stesso dicasi anche per gli iracheni, che dopo lo stop di Khorramshahr
I° e la stabilizzazione del fronte tentarono di fortificarsi e aspettare.

Ma questa opzione non era concessa né a Joffre né al comando iraniano, i
quali invece dovevano riprendersi il terreno ceduto, e il prima possibile.
Questo spiega sia Verdun, sia le offensive iraniane.

Più complessa la posizione di Haig, che probabilmente ha fatto le sue
scelte più per motivi politici che per ragioni militari.

Agli Iracheni poi non andò bene come ai tedeschi. Se non altro perché gli
iraniani sì attaccavano come dei matti, ma comunque potevano appoggiare la
fanteria con elicotteri e Phantom all'occorrenza.

Ripeto, fino all'arrivo dei Mirage, dei nuovi Mig, e soprattutto dei
satelliti americani e dell'iprite tedesca, la superiorità tecnologica
iraniana era totale.

Paradossalmente, pure avendo una preponderanza di materiale umano, era a
terra che gli iraniani prendevano le bastonate fino al 1982. Perché
l'intero esercito era ancora dislocato non in chiave di difesa
dall'esterno, ma di controllo interno. C'era stata una rivoluzione.
--
Aramesh
Wish I was in Tijuana
Eating barbecued iguana
Luca Morandini
2007-05-26 06:52:50 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
I tedeschi in effetti potevano essere soddisfatti dell'espansione
territoriale dunque piantarono le tende.
Mi scuserai se polemizzo di nuovo con te, ma sono convinto che i
tedeschi (come tutti gli altri contententi della IGM) miravano a
vincere, e quindi non erano affatto soddisfatti della striscia di
Francia che avevano occupato.

Più semplicemente, visto lo sfavorevole rapporto di forze, decisero di
ribaltare la loro strategia: invece di "temporeggiare ad Est, vincere ad
Ovest", tentarono (riuscendoci) di "temporeggiare ed Ovest, vincere ad Est".
Post by ArAmesh
Fra l'altro ne "La Grande Guerra e la Memoria Moderna" si fa un bel
raffronto tra la comodità delle trincee tedesche e l'invivibilità di quelle
anglofrancesi: segno che i tedeschi avevano proprio deciso di non
schiodare, mentre l'intesa sperava di muoversi.
Questo mi sembra più un segno della migliore organizzazione tedesca...
non lo caricherei di un significato strategico.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-28 12:52:35 UTC
Permalink
Post by Luca Morandini
Mi scuserai se polemizzo di nuovo con te,
Scherzi? Se non volessi essere contraddetto parlerei da solo :)
Post by Luca Morandini
ma sono convinto che i tedeschi (come tutti gli altri
contententi della IGM) miravano a vincere, e quindi non
erano affatto soddisfatti della striscia di Francia che
avevano occupato.
Però mi chiedo: ad un certo punto della guerra, un cospicuo aumento
territoriale non poteva essere già considerato una vittoria vista la
virtuale impossibilità di sfondare all'ovest?
Post by Luca Morandini
Più semplicemente, visto lo sfavorevole rapporto di
forze, decisero di ribaltare la loro strategia: invece
di "temporeggiare ad Est, vincere ad Ovest", tentarono
(riuscendoci) di "temporeggiare ed Ovest, vincere ad Est".
Ma senza le modifiche di Von Moltke avrebbe funzionato? Annosa questione.

Povero Von Moltke! Probabilmente tutti i decisori sottostimavano le capacità
della difesa, finendo per prendere decisioni sbagliate che potevano essere
determinanti. Si può essere comprensivi: hanno dovuto imparare la nuova
guerra strada facendo. Ma si può anche non esserlo, comprensivi. La guerra
di secessione americana presentava già molti aspetti simili, e poteva essere
studiata e analizzata meglio. Forse molti massacri si sarebbero potuti
evitare.

Nell'altro post ho accennato a Gallipoli. Idea strategicamente validissima,
ma perché provare a forzare lo stretto, non riuscirci, mettere il nemico in
allerta, per poi di corsa decidere che era necessario un intervento a terra
quando ormai il nemico se lo aspetta e si è rinforzato?

Se invece qualcuno si fosse preso la briga di leggere ciò che era successo,
in un analogo tentativo della flotta unionista del Mississippi, nella terza
battaglia Vicksburg intorno a Fort Pemberton situato su un'ansa dello Yazoo,
forse gli sarebbe venuto il sospetto che una buona fortificazione costiera
su uno stretto ormai non era più attaccabile con le sole unità navali. E
forse si sarebbe proceduto subito all'attacco a terra contando per lo meno
sulla sorpresa (evitando di perdere alcune navi fra l'altro).
Post by Luca Morandini
Questo mi sembra più un segno della migliore organizzazione
tedesca... non lo caricherei di un significato strategico.
Hai ragione, non ci doveva essere un significato strategico. Era solo
un'impressione psicologica.
--
Aramesh
Federico Antola
2007-05-26 07:27:11 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Lo stesso dicasi anche per gli iracheni, che dopo lo stop di Khorramshahr
I° e la stabilizzazione del fronte tentarono di fortificarsi e aspettare.
Ma questa opzione non era concessa né a Joffre né al comando iraniano, i
quali invece dovevano riprendersi il terreno ceduto, e il prima possibile.
Questo spiega sia Verdun, sia le offensive iraniane.
Ma Verdun è un'offensiva tedesca (o forse intendi la volontà francese di
mantenere il saliente a qualunque costo?).
Post by ArAmesh
Più complessa la posizione di Haig, che probabilmente ha fatto le sue
scelte più per motivi politici che per ragioni militari.
Non saprei dirti, comunque nella prima guerra mondiale (a quanto ne so) i
militari ebbero una forza notevole nel contrattare con i rispettivi governi.
Quindi mi sembra che la volontà di Haig di andare all'offensiva
rispecchiasse anche il suo pensiero, e non fosse frutto di pressioni esterne
(che magari c'erano, ma non erano la causa principe).
Post by ArAmesh
Agli Iracheni poi non andò bene come ai tedeschi. Se non altro perché gli
iraniani sì attaccavano come dei matti, ma comunque potevano appoggiare la
fanteria con elicotteri e Phantom all'occorrenza.
Ripeto, fino all'arrivo dei Mirage, dei nuovi Mig, e soprattutto dei
satelliti americani e dell'iprite tedesca, la superiorità tecnologica
iraniana era totale.
Beh, lo Shah aveva lasciato una buona eredità da questo punto di vista,
l'aviazione era piuttosto moderna e ben equipaggiata. C'era il problema dei
pezzi di ricambio, quello sì. Però per i primi anni magari qualche sistema
si trovava (cannibalizzando parte dei velivoli, etc.). E poi credo che nello
scandalo Iran-Contras fosse prevista anche la fornitura di pezzi di ricambio
per le armi americane.

E se la rivoluzione avesse tardato, oltre ai Chieftain gli iracheni
avrebbero dovuto affrontare anche gli Shir (ovvero i Challenger 1).
Post by ArAmesh
Paradossalmente, pure avendo una preponderanza di materiale umano, era a
terra che gli iraniani prendevano le bastonate fino al 1982. Perché
l'intero esercito era ancora dislocato non in chiave di difesa
dall'esterno, ma di controllo interno. C'era stata una rivoluzione.
Ma infatti concordo su questo: l'esercito iraniano era spezzettato ed
incapace di resistere. E questo rese necessarie misure estreme.

Ciao,
Federico Antola.
Luca Morandini
2007-05-25 20:20:54 UTC
Permalink
Post by Federico Antola
Dopotutto essere mandati contro
le trincee tedesche, con diverse decine di chili di equipaggiamento, in file
serrate, e sotto il fuoco delle mitragliatrici non è che cambi molto
rispetto ad attraversare di corsa un campo minato. Almeno gli iraniani erano
costretti dalla necessità, mentre Haig lo aveva scelto.
Prima di criticare gli iraniani, bisognerebbe ammettere che alla fine i loro
obiettivi li hanno raggiunti, e che l'invasione irachena venne stoppata e
sconfitta.
Prima di criticare Haig sulla Somme occorrerebbe realizzare che:

1) Gli inglese non sono avanzati in file serrate, ma in ordine aperto
(per i tempi, s'intende): un fila di uomini spaziati di 2-3yard ed ogni
fila spaziata di 50-100yard dalla precedente. L'idea era quella di dare
al fuoco nemico un bersaglio poco pagante perchè disperso. Senza
contare che il "Kithcener's Army" non aveva avuto il tempo per imparare
tattiche più sofisticate.

2) Il tiro d'artiglieria, di durata e violenza mai vista prima, era
stato pensato proprio per eliminare le mitragliatrici ed aprire varchi
nel filo spinato (non funzionò, ma questo lo sappiamo *dopo* la Somme).

3) Per ricacciare indietro i tedeschi non vi erano molte alternative che
attaccare sul fronte occidentale.

Insomma, la Somme è stata impostata in modo a dir poco sbagliato, ma non
in modo stupido.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Federico Antola
2007-05-26 07:18:30 UTC
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1) Gli inglese non sono avanzati in file serrate, ma in ordine aperto (per
i tempi, s'intende): un fila di uomini spaziati di 2-3yard ed ogni fila
spaziata di 50-100yard dalla precedente. L'idea era quella di dare al
fuoco nemico un bersaglio poco pagante perchè disperso. Senza contare che
il "Kithcener's Army" non aveva avuto il tempo per imparare tattiche più
sofisticate.
2) Il tiro d'artiglieria, di durata e violenza mai vista prima, era stato
pensato proprio per eliminare le mitragliatrici ed aprire varchi nel filo
spinato (non funzionò, ma questo lo sappiamo *dopo* la Somme)
Beh, nel 1916 la guerra di trincea non era assolutamente una novità: siamo
sicuri che gli inglesi abbiano assimilato le lezioni dei due anni precedenti
di guerra? Hanno tentato di verificare se quel metodo di attacco funzionava?
Dopotutto potevano fare degli esperimenti nelle retrovie con artiglieria e
reticolati e nidi finti di mitragliatrice, per verificare se effettivamente
il tiro fosse efficace nel sopprimerli.

Cert, con il senno di poi si fa presto, ma è anche vero che i tedeschi
rinunciarono ben presto alla tentazione dell sfondamento (almeno fino al
1918), e che anche Verdun più che un tentativo di sfondamento era un modo
per dissanguare l'Armèe. Come dici anche tu i tedeschi non si sono fermati
perchè soddisfatti del terreno conquistato: si sono fermati per
l'impossibilità di proseguire. Pur nella comprensione della necessità di
liberare il Nord della Francia, siamo proprio sicuri che i continui attacchi
alle trincee tedesche abbiano contribuito alla vittoria finale, oppure hanno
depauperato di uomini le forze dell'Intesa, ed in maniera inutile?

E se è vero che questo è ragionare con il senno di oi, allora com'è che i
tedeschi ci sono arrivati?
3) Per ricacciare indietro i tedeschi non vi erano molte alternative che
attaccare sul fronte occidentale.
Può essere, ma in tre anni di quanto si sono avvicinati a tale obiettivo?
Tutti gli attacchi fatti sul WF (se magari infliggevano perdite gravi ai
tedeschi) non sono mai riusciti ad ottenere progressi significativi. Ed alla
fine è probabile che i tedeschi ci abbiano guadagnato, perchè così l'Intesa
si dissanguava, e loro ad Oriente potevano dedicarsi a sconfiggere russi,
serbi e rumeni. Se non fossero intervenuti gli americani per l'Intesa si
sarebbe messa male. Mi sembra strano qualificare una strategia destinata
alla sconfitta come "senza alternative". Diciamo piuttosto che vi erano
ragioni politiche e culturali (intendo di cultura militare anglofrancese)
che imponevano tali offensive. Ma questo è un altro discorso e non contrasta
con quanto dicevo io.
Insomma, la Somme è stata impostata in modo a dir poco sbagliato, ma non
in modo stupido.
Ma infatti non accuso Haig di stupidità (stile "Blackladder goes Forth"):
egli era figlio di un sistema militare e di una visione che forse rese
inevitabili azioni come la Somme. Mi sembra però arduo criticare gli
iraniani, quando noi non ci siamo comportati molto diversamente (anche noi
italiani non abbiamo forse avuto 12 battaglie dell'Isonzo?), e sotto il peso
di esigenze molto meno pressanti. Dopotutto il fronte occidentale era
stabilizzato, mentre l'invasione irachena era in corso e "doveva" essere
fermata.

Ciao,
Federico Antola.
Luca Morandini
2007-05-26 11:07:57 UTC
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Post by Federico Antola
2) Il tiro d'artiglieria, di durata e violenza mai vista prima, era stato
pensato proprio per eliminare le mitragliatrici ed aprire varchi nel filo
spinato (non funzionò, ma questo lo sappiamo *dopo* la Somme)
Beh, nel 1916 la guerra di trincea non era assolutamente una novità: siamo
sicuri che gli inglesi abbiano assimilato le lezioni dei due anni precedenti
di guerra?
Su questo non ho da aggiunger nulla a quanto esposto dell'Albionico.
Post by Federico Antola
siamo proprio sicuri che i continui attacchi
alle trincee tedesche abbiano contribuito alla vittoria finale, oppure hanno
depauperato di uomini le forze dell'Intesa, ed in maniera inutile?
E se è vero che questo è ragionare con il senno di oi, allora com'è che i
tedeschi ci sono arrivati?
La situazione strategica era diversa: gli Imperi centrali manovravano
per linee interne, se gli Alleati non li avessro pungolati ad ovest, la
caduta della Russia sarebbe stata anticipata.

E anche le offensive dell'Intesa andrebbero viste nell'ottica di
alleggerire il carico su di un alleato con i propri attacchi: diciamo
che ci si svenava sull'Isonzo per salvare le posizioni inglesi nelle
Fiandre... bizzarro, ma in una guerra di coalizione è imperativo tenere
in piedi la colazione stessa.
Post by Federico Antola
Può essere, ma in tre anni di quanto si sono avvicinati a tale obiettivo?
Tutti gli attacchi fatti sul WF (se magari infliggevano perdite gravi ai
tedeschi) non sono mai riusciti ad ottenere progressi significativi. Ed alla
fine è probabile che i tedeschi ci abbiano guadagnato, perchè così l'Intesa
si dissanguava, e loro ad Oriente potevano dedicarsi a sconfiggere russi,
serbi e rumeni. Se non fossero intervenuti gli americani per l'Intesa si
sarebbe messa male. Mi sembra strano qualificare una strategia destinata
alla sconfitta come "senza alternative".
E quali sarebbero state le alternative ? Anche gli attacchi alla
"periferia" non furono proprio un successo... certo, rimaneva il mitico
sbarco in Pomerania, ma, con buona pace di Churchill e Fisher, non venne
preso in seria considerazione.
Post by Federico Antola
Mi sembra però arduo criticare gli
iraniani, quando noi non ci siamo comportati molto diversamente (anche noi
italiani non abbiamo forse avuto 12 battaglie dell'Isonzo?), e sotto il peso
di esigenze molto meno pressanti.
Difatti, come penso tu ti sia accorto, io non critico a priori le "onde
umane"... ma mandare i 13enni a "sminare" è criminale, punto e basta.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Federico Antola
2007-05-26 13:46:08 UTC
Permalink
Post by Luca Morandini
Su questo non ho da aggiunger nulla a quanto esposto dell'Albionico.
Ok.
Post by Luca Morandini
Post by Federico Antola
E se è vero che questo è ragionare con il senno di oi, allora com'è che i
tedeschi ci sono arrivati?
La situazione strategica era diversa: gli Imperi centrali manovravano per
linee interne, se gli Alleati non li avessro pungolati ad ovest, la caduta
della Russia sarebbe stata anticipata.
Beh, in quel caso sarebbero stati i tedeschi a svenarsi attaccando
inutilmente le linee francobritanniche, debitamente rinforzate. Mentre il
potenziale umano dell'Intesa sarebbe stato risparmiato. Perchè avrebbero
dovuto avere più successo i tedeschi nell'attaccare le trincee avversarie di
quanto ne avesse Haig o Joffre? E se sì, perchè tali tecniche non venivano
incentivate dal BA, o dall'Armèe?
Post by Luca Morandini
E anche le offensive dell'Intesa andrebbero viste nell'ottica di
alleggerire il carico su di un alleato con i propri attacchi: diciamo che
ci si svenava sull'Isonzo per salvare le posizioni inglesi nelle
Fiandre... bizzarro, ma in una guerra di coalizione è imperativo tenere in
piedi la colazione stessa.
Ma avrebbero potuto inventare tattiche come quelle tedesche di
infiltrazione. Avrebbero potuto usare con maggiore attenzione le proprie
risorse. Sarebbe stato più efficace anche nel sostenere i russi.
Post by Luca Morandini
Post by Federico Antola
Può essere, ma in tre anni di quanto si sono avvicinati a tale obiettivo?
Tutti gli attacchi fatti sul WF (se magari infliggevano perdite gravi ai
tedeschi) non sono mai riusciti ad ottenere progressi significativi. Ed
alla fine è probabile che i tedeschi ci abbiano guadagnato, perchè così
l'Intesa si dissanguava, e loro ad Oriente potevano dedicarsi a
sconfiggere russi, serbi e rumeni. Se non fossero intervenuti gli
americani per l'Intesa si sarebbe messa male. Mi sembra strano
qualificare una strategia destinata alla sconfitta come "senza
alternative".
E quali sarebbero state le alternative ? Anche gli attacchi alla
"periferia" non furono proprio un successo... certo, rimaneva il mitico
sbarco in Pomerania, ma, con buona pace di Churchill e Fisher, non venne
preso in seria considerazione.
A parte che se si voleva attaccare, tanto valeva cercare sistemi
radicalmente nuovi. Dpotutto la vittoria è arrivata nel 1918 grazie all'uso
dei carri armati, al sostegno americano ed al crollo interno tedesco. Forse
era impossibile riconoscere fin dall'inizio un ruolo preponderante al tank,
ma questo non significa che non fosse un'alternativa possibile.
Semplicemente all'inizio non era un'alternativa presa sul serio. Del resto
lo stesso discorso si potrebbe fare con l'impiego dei gas da parte tedesca.

Comunque gli attacchi in periferia non sono così da disprezzare: se
l'operazione nei Dardanelli fosse stata pianificata meglio, attraverso il
Bosforo il sostegno all'economia ed alle FFAA della Russia avrebbe potuto
evitarne il collasso. Molto più forse che le offensive contro le trincee
tedesche.
Post by Luca Morandini
Post by Federico Antola
Mi sembra però arduo criticare gli iraniani, quando noi non ci siamo
comportati molto diversamente (anche noi italiani non abbiamo forse avuto
12 battaglie dell'Isonzo?), e sotto il peso di esigenze molto meno
pressanti.
Difatti, come penso tu ti sia accorto, io non critico a priori le "onde
umane"... ma mandare i 13enni a "sminare" è criminale, punto e basta.
La demografia dell'Iran era particolare: dopo il 1970 la popolazione è
cresciuta a livelli spaventosi. Credo che nel 1980\1982 i tredicenni fossero
più numerosi di tutte le altre fasce di età. Forse non vi era laternativa a
farvi ricorso. Non mi sento di giudicare una leadership nazionale per aver
preso simili decisioni, se l'alternativa era la fine dell'Iran. Dopotutto
gli iraniani erano gli aggrediti.

Le onde umane sono un altro discorso: credo che Albion non abbia criticato
quello (del resto lo hanno fatto anche i cinesi in Corea). Si critica
specificatamente l'uso dei ragazzini. Quello che voglio dire non è che tale
azione sia bella e indispensabile in ogni caso: dico solo che le peculiari
condizioni militari e demografiche iraniane lo hanno forse reso inevitabile
e necessario. E che forse a quel punto l'unica alternativa (per un paese
isolato come l'Iran) era la sconfitta, che forse avrebbe inflitto al popolo
iraniano (ivi compresi i 13enni) sofferenze ancora maggiori di quelle patite
resistendo.

Ciao,
Federico Antola.
Albion of Avalon
2007-05-26 14:37:46 UTC
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Post by Federico Antola
Beh, in quel caso sarebbero stati i tedeschi a svenarsi attaccando
inutilmente le linee francobritanniche, debitamente rinforzate. Mentre il
potenziale umano dell'Intesa sarebbe stato risparmiato. Perchè avrebbero
dovuto avere più successo i tedeschi nell'attaccare le trincee avversarie di
quanto ne avesse Haig o Joffre? E se sì, perchè tali tecniche non venivano
incentivate dal BA, o dall'Armèe?
Belle domande.
La risposta sta nella strutta di comando dei vari eserciti.
L'esercito tedesco aveva una struttura di comando migliore rispetto a
quella anglo-francese. Mentre per gli anglo-francesi l'azione dei
sottoposti doveva essere esattamente conforme al piano per i tedeschi
esisteva il concetto di "mission command" (il termine tedesco non mi
viene. In poche parole i sottoposti tedeschi avevano indicato
l'obiettivo e come conseguire l'obiettivo e cosa fare una volta
conseguito era rimesso quasi alla loro totale discrezionalità.
Questo incoraggiare i sottoposti ad essere più autonomi ha portata ad un
costante miglioramento delle tattiche tedesche.
Poi dobbiamo mettere un altro fattore in conto. Come venivano addestrati
gli ufficiali ed i sott'ufficiali dell'esercito imperiale.
L'addestramento che ricevevano era di gran lunga migliore rispetto a
quello delle controparti alleate.
Post by Federico Antola
Ma avrebbero potuto inventare tattiche come quelle tedesche di
infiltrazione. Avrebbero potuto usare con maggiore attenzione le proprie
risorse. Sarebbe stato più efficace anche nel sostenere i russi.
Mancava la mentalità fra i generali anglofrancesi per creare una cosa
del genere. Basti vedere la genesi del carro armato. Nato inizialmente
come progetto della Royal Navy.
Post by Federico Antola
A parte che se si voleva attaccare, tanto valeva cercare sistemi
radicalmente nuovi. Dpotutto la vittoria è arrivata nel 1918 grazie all'uso
dei carri armati, al sostegno americano ed al crollo interno tedesco.
Letto Hart di recente eh?
Il crollo tedesco avvenne esclusivamente per il crollo morale interno.
L'effetto sorpresa dei carri venne neutralizzato quasi subito quando si
accorsero che girando montando al contrario i proiettili nei bossoli dei
loro fuciloni da trincea si bucavano le corazze oppure chiamando in
soccorso la propria artiglieria.
Certo l'impatto fu notevole, ma i tedeschi seppero reagire.
Infine gli americani. Sul campo di battaglia il loro influsso fu
pressoché nullo. Ma per gli alleati il vedere arrivare migliaia di nuovi
soldati perfettamente equipaggiati e pieni di entusiasmo fu una boccata
di ossigeno. Per i tedeschi non fu nulla.
Post by Federico Antola
Forse
era impossibile riconoscere fin dall'inizio un ruolo preponderante al tank,
ma questo non significa che non fosse un'alternativa possibile.
Hai idea di quanti invenzioni arrivano sui tavoli dei generali durante
la guerra?
Post by Federico Antola
Semplicemente all'inizio non era un'alternativa presa sul serio. Del resto
lo stesso discorso si potrebbe fare con l'impiego dei gas da parte tedesca.
Appunto.
Post by Federico Antola
Comunque gli attacchi in periferia non sono così da disprezzare: se
l'operazione nei Dardanelli fosse stata pianificata meglio,
Torniamo al punto di sopra.
L'operazione fu pianificata bene, l'esecuzione fece cagare.
Perché? Perché i piani alleati per il primo giorno contemplavano la
cattura delle colline poi basta. Una volta che le truppe arrivarono
sulle colline si fermarono li in attesa di ordini. Quando gli ordini
arrivarono, l'indomani, i turchi si erano intrincerati.
E qui andiamo al discorso di sopra.
Post by Federico Antola
La demografia dell'Iran era particolare: dopo il 1970 la popolazione è
cresciuta a livelli spaventosi. Credo che nel 1980\1982 i tredicenni fossero
più numerosi di tutte le altre fasce di età. Forse non vi era laternativa a
farvi ricorso. Non mi sento di giudicare una leadership nazionale per aver
preso simili decisioni, se l'alternativa era la fine dell'Iran. Dopotutto
gli iraniani erano gli aggrediti.
Le onde umane sono un altro discorso: credo che Albion non abbia criticato
quello (del resto lo hanno fatto anche i cinesi in Corea). Si critica
specificatamente l'uso dei ragazzini. Quello che voglio dire non è che tale
azione sia bella e indispensabile in ogni caso: dico solo che le peculiari
condizioni militari e demografiche iraniane lo hanno forse reso inevitabile
e necessario. E che forse a quel punto l'unica alternativa (per un paese
isolato come l'Iran) era la sconfitta, che forse avrebbe inflitto al popolo
iraniano (ivi compresi i 13enni) sofferenze ancora maggiori di quelle patite
resistendo.
Antola forse non ci stiamo capendo.
Una cosa è dare un fucile e delle cartucce ad un ragazzino e dirgli "per
Dio, Patria e Komehini vai e combatti" ed un'altra è "Qui c'è la chiave
del paradiso, va e sacrificati per hallah".
Esiste una fondamentale differenza.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Luca Morandini
2007-05-27 17:30:44 UTC
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Post by Albion of Avalon
L'effetto sorpresa dei carri venne neutralizzato quasi subito quando si
accorsero che girando montando al contrario i proiettili nei bossoli dei
loro fuciloni da trincea si bucavano le corazze
Se non ricordo male questo argomento è stato affrontato anni fa su qesto
NG e si è concluso che era una leggenda, per via delle scarse proprietà
balistiche delle pallottole così maldestramente modificate.
Post by Albion of Avalon
oppure chiamando in
soccorso la propria artiglieria.
Questo sì, eccome, soprattutto i pezzi campali (75mm o simili). Senza
arrivare agli eccessi di Junger (che compativa i carristi), di certo
nelle IGM i carri erano lungi dall'essere invincibili

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Federico Antola
2007-05-30 10:19:30 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Belle domande.
La risposta sta nella strutta di comando dei vari eserciti.
L'esercito tedesco aveva una struttura di comando migliore rispetto a
quella anglo-francese. Mentre per gli anglo-francesi l'azione dei
sottoposti doveva essere esattamente conforme al piano per i tedeschi
esisteva il concetto di "mission command" (il termine tedesco non mi
viene. In poche parole i sottoposti tedeschi avevano indicato l'obiettivo
e come conseguire l'obiettivo e cosa fare una volta conseguito era rimesso
quasi alla loro totale discrezionalità.
Questo incoraggiare i sottoposti ad essere più autonomi ha portata ad un
costante miglioramento delle tattiche tedesche.
Poi dobbiamo mettere un altro fattore in conto. Come venivano addestrati
gli ufficiali ed i sott'ufficiali dell'esercito imperiale. L'addestramento
che ricevevano era di gran lunga migliore rispetto a quello delle
controparti alleate.
E chi ha detto niente? Io dico che l'Intesa ha sfruttato male il suo
potenziale umano, non che non vi fossero ragioni storiche e di mentalità dei
rispettivi Stati Maggiori a giustificarlo: pensare il contrario significa
pensare che inglesi e francesi siano più cretini dei tedeschi, ed una simile
affermazione non avrebbe senso. Haig era quello che era non perchè fosse un
cretino, ma perchè aveva studiato a Sandhurst a fine '800, perchè aveva
partecipato alle guerre coloniali britanniche, e per tutta una serie di
altre ragioni. Fosse stato un ufficiale tedesco del Corpo dello Stato
Maggiore avrebbe pensato ed agito in maniera differente. Fosse stato
francese e membro del GQG l'avrebbe vista in maniera diversa ancora. E così
via....

Ma non è questo il punto: il punto è che per tutta una serie di ragioni i
militari dell'Intesa mostrarono spesso una minore flessibilità dei tedeschi.
Del resto, come hai detto anche tu, il tank venne all'inizio sviluppato con
l'appoggio del Primo Lord dell'Ammiragliato, non per iniziativa
dell'Esercito, che pure era alle prese con il problema di come superare
reticolati e fuoco delle mitragliatrici.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Ma avrebbero potuto inventare tattiche come quelle tedesche di
infiltrazione. Avrebbero potuto usare con maggiore attenzione le proprie
risorse. Sarebbe stato più efficace anche nel sostenere i russi.
Mancava la mentalità fra i generali anglofrancesi per creare una cosa del
genere. Basti vedere la genesi del carro armato. Nato inizialmente come
progetto della Royal Navy.
Ma siamo d'accordo che è un problema di mentalità. Quello che sto dicendo è
proprio che mentre gli iraniani dovevano farlo perchè non avevano tempo di
addestrare meglio ed equipaggiare a dovere un esercito regolare (dovendo
quindi fare affidamento su di una massa d'urto di miliziani inesperti), le
cariche sulla Somme ed a Passchendaele furono programmate e studiate per
mesi.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
A parte che se si voleva attaccare, tanto valeva cercare sistemi
radicalmente nuovi. Dpotutto la vittoria è arrivata nel 1918 grazie
all'uso dei carri armati, al sostegno americano ed al crollo interno
tedesco.
Letto Hart di recente eh?
Nyet, sono dieci anni che non lo tocco (e a dire il vero non so più dov'è).
Comunque la sua idea della produzione e dell'impiego in massa dei carri non
è stupida: perchè, se si ha un vantaggio sul nemico, non sfruttare i propri
punti di forza? In alternativa puoi combattere alle condizioni del nemico e
farti imporre le sue regole, ma IMHO non è saggio, se si vuole vincere. Non
lo dice mica solo Hart: lo dice anche Sun Tzu.
Post by Albion of Avalon
Il crollo tedesco avvenne esclusivamente per il crollo morale interno.
L'effetto sorpresa dei carri venne neutralizzato quasi subito quando si
accorsero che girando montando al contrario i proiettili nei bossoli dei
loro fuciloni da trincea si bucavano le corazze oppure chiamando in
soccorso la propria artiglieria.
Certo l'impatto fu notevole, ma i tedeschi seppero reagire.
Infine gli americani. Sul campo di battaglia il loro influsso fu pressoché
nullo. Ma per gli alleati il vedere arrivare migliaia di nuovi soldati
perfettamente equipaggiati e pieni di entusiasmo fu una boccata di
ossigeno. Per i tedeschi non fu nulla.
Non direi: con l'arrivo degli americani i tedeschi perdevano ogni speranza
di vincere la guerra dissanguando gli alleati. Dopotutto le offensive ad
Ovest avevavno anche lo scopo di travolgere l'Intesa prima del dispiegamento
degli USA. Senza l'arrivo degli americani i tedeschi avrebbero potuto
aspettare ancora, o comunque dare la precedenza allo sfruttamento economico
delle regioni conquistate ad Est (fra cui la fertile Ucraina) e per ridurre
il gap nei carri armati. Certo, sarebbe da vedere che reali vantaggi
economici potessero ottenere da zone sottomesse con la forza, ma quantomeno
sarebbe stata una prospettiva più realistica piuttosto che un'offensiva "o
la va o la spacca".
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Forse era impossibile riconoscere fin dall'inizio un ruolo preponderante
al tank, ma questo non significa che non fosse un'alternativa possibile.
Hai idea di quanti invenzioni arrivano sui tavoli dei generali durante la
guerra?
E dov'è il punto? Che i generali della IGM erano conservatori e sconcertati
e disinteressati alle novità? Ma questo lo sappiamo già! Il punto è che se
sei flessibile e ti trovi ad un punto morto, sei incentivato a cambiare
tattica, mentre se continui per tre anni con gli stessi metodi, senza
ottenere successo, allora si va ben al di là del mero conservatorismo.
Post by Albion of Avalon
Post by Federico Antola
Comunque gli attacchi in periferia non sono così da disprezzare: se
l'operazione nei Dardanelli fosse stata pianificata meglio,
Torniamo al punto di sopra.
L'operazione fu pianificata bene, l'esecuzione fece cagare.
Perché? Perché i piani alleati per il primo giorno contemplavano la
cattura delle colline poi basta. Una volta che le truppe arrivarono sulle
colline si fermarono li in attesa di ordini. Quando gli ordini arrivarono,
l'indomani, i turchi si erano intrincerati.
E qui andiamo al discorso di sopra.
L'azione doveva essere fatta di sorpresa, all'improvviso. Una volta venuto
meno tale presupposto (e come dice Aramesh il tentativo di forzamento navale
era già sufficiente a farlo sfumare) l'operazione diveniva ad alto rischio.
Non era più solo questione di esecuzione.
Post by Albion of Avalon
Antola forse non ci stiamo capendo.
Una cosa è dare un fucile e delle cartucce ad un ragazzino e dirgli "per
Dio, Patria e Komehini vai e combatti" ed un'altra è "Qui c'è la chiave
del paradiso, va e sacrificati per hallah".
Esiste una fondamentale differenza.
Premesso che l'idea di ragazzini mandati a calpestare apposta le mine mi
sembra surreale, io ritengo sia molto più probabile che gli abbiano dato un
G3 o un AK-47 e che li abbiano mandati a compiere assalti virtualmente con
poche speranze di sopravvivenza. Ma non è molto diverso da quanto facevano i
britannici alla Somme (avevano speranza di fare reali progressi territoriali
per compensare le perdite?No). Tanto più che si parla di milizie
raffazzonate, non di soldati regolari. E c'è almeno la giustificazioni
dell'urgenza del momento. La Somme è stata invece minuziosamente preparata
per mesi.

In quanto all'indottrinamento, l'Iran aveva appena avuto una rivoluzione
appoggiata dal fondamentalismo sciita. Cosa dovevano dire ai miliziani?
Andate e morite per Voltaire e per la laicità? Devi appunto tenere conto del
contesto socioculturale e storico. Però trovo assurdo che si contesti agli
iraniani di aver utilizzato tattiche che gli hanno permesso di vincere. Fa
il paio con le parole di Westmoreland che diceva come i NV fossero dei
cretini perchè avevano perso così tanti uomini (trascurando il piccolo
particolare che nel 1975 erano in NV che entravano a Saigon, e non l'ARVN
che entrava ad Hanoi).

Non vale dire che l'Iran non ha conquistato Baghdad: i NV avevano fin
dall'inizio l'obiettivo della riunificazione, mentre gli iraniani dovevano
salvaguardare l'integrità della nazione. Entrambi hanno raggiunto i propri
obiettivi (sebbene l'Iran abbia dovuto rinunciare a espandersi ad Ovest: del
resto la guerra non l'hanno iniziata loro).

Ciao,
Federico Antola.

Luca Morandini
2007-05-27 17:31:52 UTC
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Post by Federico Antola
Ma avrebbero potuto inventare tattiche come quelle tedesche di
infiltrazione. Avrebbero potuto usare con maggiore attenzione le proprie
risorse. Sarebbe stato più efficace anche nel sostenere i russi.
Sicuro, ma il problema principale non era sfondare le linee avversarie,
era alimentare l'offensiva (attraverso un terreno impassabile) prima che
il nemico spostasse le sue riserve (in ferrovia).
Post by Federico Antola
A parte che se si voleva attaccare, tanto valeva cercare sistemi
radicalmente nuovi. Dpotutto la vittoria è arrivata nel 1918 grazie all'uso
dei carri armati, al sostegno americano ed al crollo interno tedesco.
Diciamo grazie al crollo interno tedesco, all'inizio dell'appoggio
americano (che aveva chiarito a tutti che il vento era girato), e con i
tank un utile, ma non indispensabile, corollario.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
ArAmesh
2007-05-25 23:16:22 UTC
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Post by Federico Antola
Post by Albion of Avalon
Ma non mandavano apposta i ragazzini di 12/13 anni su
campi minati con le chiavi del paradiso al collo.
Beh, magari di 13 anni no, ma di 18\19 sì.
Senza contare che accadeva abbastanza spesso che giovanissimi, infervorati
dalla propaganda bellica onnipresente, si arruolassero lo stesso volontari
dicendosi più vecchi. Sto parlando della Grande Guerra, ovviamente.

In Iran, negli anni '80, a 15 anni nei villaggi si metteva già su famiglia
e a diciotto magari si aveva due figli (non so se la cosa è nota, ma la
popolazione iraniana tra il 1970 e il 1990 è raddoppiata, nonostante una
guerra di otto anni). Nell'esercito almeno avevi due pasti al giorno, e lo
stato si prendeva cura dei tuoi fratelli.

Ma la "spendibilità" del ragazzino, ideologicamente, fa scandalo. Io non
disapprovo lo scandalo. Disapprovo il fatto che faccia scandalo solo in
guerra e a 180 gradi.

Se il fratellino di 8 anni dello stesso ragazzino crepasse intossicato
dalla trielina, in una fabbrica che rifornisce di prodotti a basso costo
una delle nostre multinazionali, lo scandalo sarebbe molto più sfumato: "è
una fase di passaggio della loro economia in fondo"; "ci siamo passati
anche noi"; "sono sacrifici necessari per avere lo sviluppo e gli
investimenti esteri"; "l'alternativa per il ragazzino è morire di fame".

Insomma tutto l'armamentario delle giustificazioni. Parlo in generale
ovviamente.
Post by Federico Antola
Prima di criticare gli iraniani, bisognerebbe ammettere che alla fine i loro
obiettivi li hanno raggiunti, e che l'invasione irachena venne stoppata e
sconfitta.
Ecco, dato che mi ero ripromesso di restare strettamente in topic in questo
thread, che altrimenti non la finirei più, aggiungo una riflessione.

Se Saddam fece malissimo i suoi conti, Khomeini ha avuto la grande fortuna
di rendersi conto abbastanza presto di non capire nulla di cose militari.
La stessa 'fortuna' capitò anche a Stalin, e difatti entrambi morirono nel
loro letto.

Va detto che nel 1979 l'intera aeronautica era considerata ideologicamente
inaffidabile. I piloti erano gente di città, di famiglia benestante,
occidentalizzati, e il nuovo regime rivoluzionario aveva terrore di un
altro colpo di stato come nel 1953. Perciò l'aveva decapitata e quasi tutti
i piloti erano agli arresti.

L'attacco iracheno (anzi: l'attacco *arabo*, va detto) ha saldato il
nazionalismo pan-iranista, nel quale i piloti si riconoscevano, con
l'integralismo sciita.

Il giorno stesso del "first strike" iracheno tutti i piloti furono liberati
e nel pomeriggio era partito il counterstrike iraniano. Questo conto,
Saddam, non l'aveva fatto: non aveva idea di quanto i persiani odiassero
gli arabi.

L'unica cosa che chiesero i piloti, per accettare di tornare in servizio,
era la trasmissione dell'inno nazionale in televisione (l'aneddoto narrato
dalla Satrapi nel suo fumetto è vero). Per il leone con la spada sulla
bandiera però - ahimé - non si poté fare nulla!
--
Aramesh
Federico Antola
2007-05-26 07:43:49 UTC
Permalink
Post by ArAmesh
Senza contare che accadeva abbastanza spesso che giovanissimi, infervorati
dalla propaganda bellica onnipresente, si arruolassero lo stesso volontari
dicendosi più vecchi. Sto parlando della Grande Guerra, ovviamente.
In Iran, negli anni '80, a 15 anni nei villaggi si metteva già su famiglia
e a diciotto magari si aveva due figli (non so se la cosa è nota, ma la
popolazione iraniana tra il 1970 e il 1990 è raddoppiata, nonostante una
guerra di otto anni). Nell'esercito almeno avevi due pasti al giorno, e lo
stato si prendeva cura dei tuoi fratelli.
Con una riserva umana del genere, credo fosse inevitabile usarla per
supplire alle carenze di equipaggiamento e di organizzazione. Se l'Iran
fosse statopreparato e con le truppe ben schierate, magari non sarebbe
successo, in quanto non ce ne sarebbe stato bisogno.
Post by ArAmesh
Ma la "spendibilità" del ragazzino, ideologicamente, fa scandalo. Io non
disapprovo lo scandalo. Disapprovo il fatto che faccia scandalo solo in
guerra e a 180 gradi.
Lo scandalo è comprensibile e giusto. Ma data l'eccezionalità della
situazione, credo che sia comprensibile anche la decisione iraniana di
mandare al fronte tutti quanti, anche i giovanissimi. In quei primi anni
forse non c'era alternativa. Sarebbe interessante uno studio critico su tale
decisione, per valutare se effettivamente si (o meno) potesse fare
diversamente.
Post by ArAmesh
Se il fratellino di 8 anni dello stesso ragazzino crepasse intossicato
dalla trielina, in una fabbrica che rifornisce di prodotti a basso costo
una delle nostre multinazionali, lo scandalo sarebbe molto più sfumato: "è
una fase di passaggio della loro economia in fondo"; "ci siamo passati
anche noi"; "sono sacrifici necessari per avere lo sviluppo e gli
investimenti esteri"; "l'alternativa per il ragazzino è morire di fame".
Siamo d'accordo che mandare i ragazzini in prima linea nonsia una bella
cosa. Ma in caso di minaccia all'integrità ed alla sopravvivenza dello
Stato, i consueti e ufficiali modi di difenderlo non bastano più: è
accettabile usare i coscritti e seguire i regolamenti se il fronte regge. Ma
se collassa allora si fa tutto il necessario. Dopotutto gli stessi ragazzini
mandati a morire non se la sarebbero passata bene se fossero finiti sotto il
tallone di Saddam.
Post by ArAmesh
Se Saddam fece malissimo i suoi conti, Khomeini ha avuto la grande fortuna
di rendersi conto abbastanza presto di non capire nulla di cose militari.
La stessa 'fortuna' capitò anche a Stalin, e difatti entrambi morirono nel
loro letto.
Beh, con tutti i suoi difetti e fanatismi non era certo uno sciocco.
Razionalmente in quel momento era l'unica cosa da fare (lasciare fare ai
competenti). Va a suo merito l'aver compreso ciò che in altri casi molti
leader nazionali non compresero.
Post by ArAmesh
L'attacco iracheno (anzi: l'attacco *arabo*, va detto) ha saldato il
nazionalismo pan-iranista, nel quale i piloti si riconoscevano, con
l'integralismo sciita.
In momenti del genere l'ideologia scende anche a compromessi pur di
mobilitare tutte le energie nazionali. Del resto è successo anche in URSS
nel 1941.
Post by ArAmesh
Il giorno stesso del "first strike" iracheno tutti i piloti furono liberati
e nel pomeriggio era partito il counterstrike iraniano. Questo conto,
Saddam, non l'aveva fatto: non aveva idea di quanto i persiani odiassero
gli arabi.
L'aviazione ha avuto certo un grosso ruolo nel fermare l'avanzata irachena.
E lo Shah vi aveva puntato molto, acquistando grandi quantità di aerei ed
elicotteri. C'è da dire che forse Saddam non era in grado di capire la
reazione nazionalista persiana (dopotutto lui è nato in un paese molto più
frammentato etnicamente e religiosamente di quanto fosse l'Iran). Lui
probabilmente pensava che dato un calcio alla porta sarebbe crollato tutto.

Ciao,
Federico Antola.
Massimo
2007-05-26 09:21:55 UTC
Permalink
Post by Federico Antola
Siamo d'accordo che mandare i ragazzini in prima linea nonsia una bella
cosa.
No, non lo è affatto, neanche in caso di invasione degli ultracorpi, degli
Aracnidi, Venusiani, o dell'Impero Galattico.
Post by Federico Antola
Ma in caso di minaccia all'integrità ed alla sopravvivenza dello Stato,
Credo tu commetta un errore di fondo, confondi lo "Stato", con il potere
costituito di quello stato.
Il potere constituito, komeini o hitler o stalin, manda i suoi cittadini a
farsi massacrare per salvarsi esso stesso. Fino a che punto può spingersi la
difesa dello "Stato"? Ha diritto di far scomparire le generazioni future? Io
non credo, credo piuttosto che debba dare la possibilità, nella sconfitta,
di sopravvivenza al proprio popolo, dopo che il potere costituito, questo
si, sia sia immolato sul campo.
Post by Federico Antola
Dopotutto gli stessi ragazzini mandati a morire non se la sarebbero
passata bene se fossero finiti sotto il tallone di Saddam.
Preferisci morire da passerella sui reticolati, od avere una possibilità di
sopravvivenza sotto al tallone di Saddam? Nel caso in cui la vita ti
risultasse intollerabile puoi sempre gettarti dalla finestra e porre termine
alla tua esistenza.
Post by Federico Antola
Post by ArAmesh
Se Saddam fece malissimo i suoi conti, Khomeini ha avuto la grande fortuna
...cut.
La grande fortuna di Khomeini è quella di aver svernato in Europa. Come mai
non si è mai immolato con la cintura carica di tritolo davanti al palazzo
dello Scià? Non aveva alcuna fretta di raggiungere i verdi pascoli di
Manitù?

Ciao
Echo
Aramesh
2007-05-27 10:56:08 UTC
Permalink
Post by Massimo
Credo tu commetta un errore di fondo, confondi lo "Stato", con il potere
costituito di quello stato.
Il potere constituito, komeini o hitler o stalin, manda i suoi cittadini a
farsi massacrare per salvarsi esso stesso. Fino a che punto può spingersi
la difesa dello "Stato"? Ha diritto di far scomparire le generazioni
future?
Credo che tu commetta l'errore di fondo di considerare questi regimi come
arrivati sulla terra da Venere, per imporsi su una popolazione innocente,
ingenua e impotente.

Come è salito al potere Khomeini? Chi lo appoggiava? Quanti erano? Dove è
finita la base *dopo* averlo aiutato a prendere il potere? Tornati tutti su
Venere?

Cosa ci ha guadagnato di concreto, la base, dalla sua presa di potere?

Il nazista si sentiva rappresentato da Hitler? L'hezbollahi si sentiva
rappresentato da Khomenini? Il Baathista da Saddam? Se sì: per quale motivo
distingui le responsabilità? Se no: come facevano questi a comandare da
soli?

Se il "potere costituito" è solo il dittatore, mentre lo stato sono "tutti",
come mai le cose non sembrano cambiare quasi mai alla morte del primo?
Insomma cos'è uno "stato"? Chi decide i suoi confini territoriali e
demografici?
Post by Massimo
Io non credo, credo piuttosto che debba dare la possibilità, nella
sconfitta, di sopravvivenza al proprio popolo, dopo che il potere
costituito, questo si, sia sia immolato sul campo.
Il concetto di "proprio popolo" - poi - mi è decisamente sfuggente. Come si
fa a dire se due popoli sono "stessi" o no?

Sono abbastaza "stessi", due popoli che parlano la stessa lingua? Iracheni e
Kuwaitani parlano la stessa identica lingua, ma sono "lo stesso popolo"?

O pensavi alla razza? Razza è ancora più ambiguo di popolo, non essendo io a
conoscenza di un gene di nazionalità.

O è la religione? Italia e Austria hanno la stessa identica religione, ma
nel '15 non sembravano decisamente lo stesso popolo.

O è il passaporto/cittadinanza? Prima dell'introduzione di questo documento,
non esistevano i popoli?

Dovresti definire meglio i concetti di "popolo", di "stato" e di "potere
costituito". Altrimenti il tuo ricorrere a questi concetti, pur essendo
pieno di buon senso, risulta essere pochissimo significativo. Diventa cioè
uno slogan poco utile a spiegare la realtà.
Post by Massimo
Preferisci morire da passerella sui reticolati, od avere una possibilità
di sopravvivenza sotto al tallone di Saddam?
Chiediamolo a Lloyd George. O a Churchill che ha voluto a tutti i costi il
massacro di Gallipoli. Anzi chiediamolo ai soldati britannici morti nelle
operazioni che questi hanno ordinato.

A proposito, costoro erano "stato" o erano "potere costituito"? I soldati
britannici morti erano "il loro popolo" oppure no?

Tutto questo attende risposta.
Post by Massimo
La grande fortuna di Khomeini è quella di aver svernato in Europa. Come
mai non si è mai immolato con la cintura carica di tritolo davanti al
palazzo dello Scià?
Per la stessa ragione per la quale Churchill, il 25 aprile del 1915, non si
è messo personalmente in testa allo sbarco del primo reggimento fucilieri
sulla spiaggia W di Capo Helles.

Non ha condiviso - Churchill - la gloria dei sei Victoria Cross che il
reggimento si meritò "prima di colazione". Si limitò ad approvarli, e mi
aspetto che avesse pure le lacrime agli occhi per tanto coraggio.

Ma non fu uno di loro. Di questo puoi essere certo, visto che ce lo
ritroveremo primo ministro 30 anni dopo.

Era lui l'ideatore dell'operazione, ma non fu il primo dei 533 fucilieri
morti di quel singolo tentativo di sbarco.

Non ha mai provato Churchill, l'ebbrezza di annegare in fase di sbarco. O
quella di stare allo scoperto, immobilizzato dall'acqua fino alla pancia, e
coi turchi che si esercitano al tiro al bersaglio.

E non sono certo io quello che deve spiegare questo comportamento di
Churchill. E quindi ne chiedo conto a te che sembri riuscirla a spiegare
senza grosse difficoltà.
--
Aramesh
Metui quam amati esse et diligi malumus
Sisto
2007-05-27 15:32:03 UTC
Permalink
Aramesh , ma l 'utilizzo di bambini per sminare campi minati ( mandandoli
a correre sui detti campi ) era pratica corrente , episodi isolati
oppure una balla propagandistica ?
lo chiedo perche ' piu' ci penso piu' mi sembra una cosa assurda per
motivi pratici .
Ricordo che per decenni è circolata la storia che i polacchi nel settembre
del 39 caricavano con la cavalleria i carri armati tedeschi , salvo poi
scoprire che era una fandonia .
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Antonius
2007-05-27 15:46:50 UTC
Permalink
Aramesh,
complimenti per questa discussione che seguo però senza intervenire
perchè di guerra contemporanea non capisco niente.
Però ho imparato molte cose dai tuoi post. I persiani/iraniani mi
interessano molto, per caso conosci qualche bel libro/articolo sulla
guerra in oggetto?

Ciao
Amedeo Matteucci
2007-05-27 16:45:53 UTC
Permalink
Post by Sisto
Aramesh , ma l 'utilizzo di bambini per sminare campi minati ( mandandoli
a correre sui detti campi ) era pratica corrente , episodi isolati
oppure una balla propagandistica ?
lo chiedo perche ' piu' ci penso piu' mi sembra una cosa assurda per
motivi pratici .
Ricordo che per decenni è circolata la storia che i polacchi nel settembre
del 39 caricavano con la cavalleria i carri armati tedeschi , salvo poi
scoprire che era una fandonia .
La questione posta mi sembra a dir poco fondamentale, dato che la risposta ai
quesiti posti dalla presente discussione (che confesso di non aver letto in
maniera approfondita, sono reduce dalla friggitura del processore del mio
vecchio PC e vi scrivo ora da un computer nuovo di zecca) non può prescindere
dal rispondere alla domanda di cui sopra.

Mi sono interessato in passato del conflitto Iran-Iraq ma principalmente per
quanto riguarda alcuni aspetti tattici e tecnologici della guerra aerea e
corazzata (più che altro per valutare come avrebbero funzionato i sistemi
d'arma impiegati in un ipotetico conflitto in Europa centrale) ma non m'è mai
capitato di leggere qualcosa di chiaro ed esauriente sulla questione dei
bambini mandati a saltare in aria sui campi minati. In buona sostanza quel poco
che ho letto in merito l'ho letto su internet: siti occidentali o comunque con
la famosa "axe to grind" dei confronti di Teheran e di chi la governa ora ed
allora, che indicano particolari agghiaccianti quali la corsa verso le mine col
sudario addosso e la chiave del paradiso al collo, e siti e forum iraniani
(anche loro, ovviamente, con un ascia di diverso genere da arrotare) in cui
reduci vari gridano alla calunnia ed indicano tutte queste storie come semplice
propaganda.

Ora, sminare un campo minato a furia di ondate umane il cui unico scopo è
saltare in aria sulla prima mina che incontrano, oltre che crudele e pazzesco,
è anche, più prosaicamente, ai limiti dell'impossibile, a meno di non disporre
di migliaia di aspiranti suicidi e di dover affrontare un campo minato poco
profondo e posato e difeso in maniera incompetente. Immagino che ci sia chi
suppone che nel conflitto in questione fossero verificate le due condizioni di
cui sopra, personalmente, per quel poco che ho letto, posso solo dire di essere
rimasto stupito della competenza e della capacità di adattamento dei militari
di ambo le parti. Questo ovviamente non sgombra il campo da ogni dubbio, dato
che sicuramente c'era un enorme differenza tra un pilota di Tomcat ed il Basij
quadratico medio.

D'altro canto, è facile che in guerre particolarmente sanguinose, crudeli ed
ideologizzate (...cioè quasi tutte!) possano nascere leggende urbane su azioni
ai limiti dell'infernale (e del sensato!), come la già citata carica dei
polacchi contro i Panzer.
Per quanto riguarda una similare storia, spesso ripetuta, sulle truppe
sovietiche che sminavano facendosi saltare sulle mine, l'origine della
"leggenda urbana" è da ricercarsi nel fatto che più di una volta reparti di
fanteria che si sono imbattuti in settori minati pesantemente difesi durante un
attacco, hanno ricevuto l'ordine di andare avanti attraverso il campo minato
stesso perché le perdite che avrebbero subito in quel caso sarebbero state
inferiori a quelle che il fuoco difensivo avrebbe loro inflitto se si fossero
fermati. Chiaramente questo è vero solo in circostanze particolari (scarsa
ricognizione pre-attacco, scarsità di armi pesanti etc. etc.) tant'è che è
"solo" successo diverse volte, *non* era la pratica standard dell'Armata Rossa
per affrontare i campi minati. Qualcosa di simile potrebbe (il condizionale è
d'obbligo) essere successo anche in Iran negli anni '80.

Per concludere questo post (sì, lo so, inutilmente lungo) invito quanti possano
e vogliano a portare documentazione ed indizi pro o contra la tesi in oggetto.
Può bastare anche poco per incominciare ad avere un quadro più preciso della
situazione, una foto in cui si vede se le famigerate chiavi di plastica erano
usate come piastrine (come qualcuno sostiene), foto di minorenni sulla linea
del fronte bardati in una certa maniera (tutte quelle che ho visto io mostrano
ragazzini armati... inutile dare un G3 o un AKM a chi deve solo farsi saltare
in aria) etc.

Sono proprio curioso di far luce su questo fatto.

Saluti,

Amedeo

P.S. Parziale OT: vi segnalo questa "simpatica" (per la sua immediatezza
grafica) ricostruzione dell'evoluzione delle tattiche elementari di fanteria
degli eserciti del Commonwealth nella prima metà del XX secolo.

http://forum.axishistory.com/viewtopic.php?t=114564
Aramesh
2007-05-27 22:35:57 UTC
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Post by Amedeo Matteucci
Post by Sisto
Aramesh , ma l 'utilizzo di bambini per sminare campi minati ( mandandoli
a correre sui detti campi ) era pratica corrente , episodi isolati
oppure una balla propagandistica ?
lo chiedo perche ' piu' ci penso piu' mi sembra una cosa assurda per
motivi pratici .
Ricordo che per decenni è circolata la storia che i polacchi nel
settembre del 39 caricavano con la cavalleria i carri armati tedeschi ,
salvo poi scoprire che era una fandonia .
La questione posta mi sembra a dir poco fondamentale, dato che la risposta
ai quesiti posti dalla presente discussione (che confesso di non aver
letto in maniera approfondita, sono reduce dalla friggitura del processore
del mio vecchio PC e vi scrivo ora da un computer nuovo di zecca) non può
prescindere dal rispondere alla domanda di cui sopra.
Concordo con entrambi: a questo punto stavo dando per accertato qualcosa che
accertato non è. Me ne scuso perché serietà vorrebbe che ci sia almeno una
citazione o verifica di fonti neutre.

Faccio un mea culpa per essermi adagiato troppo su questa voce di popolo.
Detto questo, ecco invece ciò che so per esperienza diretta:


1) I criteri del richiamo alle armi:

In Iran, negli 8 anni di guerra, non vi è mai stata la mobilitazione
generale (intesa come coscrizione obbligatoria della popolazione maschile
attiva).

Io ad esempio, che vivevo all'estero, non ero considerato renitente ma
studente che rinvia. Gli stessi diciottenni che vivevano in Iran, se
passavano il concorso per iscriversi nell'università statale, non venivano
richiamati.

Se però non passavi il concorso, o se eri un semplice lavoratore, arrivava
la cartolina. Di questo sono sicuro in prima persona. Ciò di cui non sono
sicuro è se il rinvio per studio valesse per tutte le facoltà. Io studiavo
economia in Italia e non sono stato richiamato. I medici e gli ingegneri di
certo non venivano richiamati. Ho qualche dubbio sui letterati, ma quelli
erano capaci di partire tutti volontari...

In Iran non c'erano, non ci sono mai state, e con ogni probabilità non ci
saranno mai, leggi che impedissero o limitassero l'istruzione e il lavoro
femminile. Ma nonostante la guerra si cercava di non costringere la
famiglia a far lavorare le donne per tirare avanti.

Per questa ragione non veniva richiamato mai un capofamiglia, né veniva
richiamato l'unico figlio maschio di una famiglia con un padre pensionato o
disoccupato, ad esempio. L'esercito inoltre _non_ti_richiamava_ se non eri
diciottenne. E non richiamava chi aveva già assolto all'obbligo di leva.
Punto.

Insomma in due parole: la mobilitazione c'era nel senso politico e mediatico
del termine, ma i numeri in percentuale non erano paragonabili
all'esperienza europea del '14-'18. Questo per l'esercito.


2) Milizia, Pasdaran e Basij:

Cioè i reparti volontari. Qui la questione cambiava. Distinguiamo.

La milizia sono banalmente civili in armi a difesa di una città in cui
normalmente abitano. Potremmo assimilarli ai partigiani. Nelle fasi
iniziali della guerra, Khorramshar e l'intero Khuzistan vennero difesi
vigorosamente dai miliziani civili, comandati come si riusciva dagli
ufficiali dell'esercito.

Va tenuto presente che nel 1980 in Iran tra la popolazione civile giravano
molte armi. Temendo un colpo di stato contro la rivoluzione da parte di
alcuni reparti professinistici dell'esercito, la popolazione era entrata
nelle caserme di leva e aveva portato via quante più armi poteva già nel
febbraio del 1979. In più, con la guerra, il comando militare del
Khuzistan, vedendo che le forze di terra irachene erano preponderanti,
aveva probabilmente rifornito i civili di armi e munizioni.

I Pasdaran di allora erano il primo nucleo di un reparto militare del
movimento islamico agli ordini diretti di Khomeini e, oggi, della "guida
spirituale" Khamenei. L'addestramento lasciava a desiderare, come nel caso
dei Basij, ma col tempo migliorò di molto.

Oggi mi risulta siano molto ben addestrati, e mi risulta anche che abbiano
sviluppato una propria agenda politica, non necessariamente coincidente con
quella della "guida". Si può spiegare l'elezione e la successiva politica
di Ahmadinejad in questa chiave.

Di certo comunque erano nati non come reparti dell'esercito, ma per le
esigenze interne del movimento islamista. Prima della guerra fecero piazza
pulita di qualunque opposizione laica e soprattutto comunista: i laici
occidentalizzati erano numericamente pochi, anche se tutti "upper class"
urbani. Ma temendo i comunisti erano "confluiti" in massa nel governo
rivoluzionario di Medhì Bazargan. Con i marxisti, nel 1979, la partita era
ancora tutta da giocare.

I Pasdaran eseguivano - direttamente - le fucilazioni comminate dal comitato
speciale della rivoluzione, e la stampa nazionale dava ampio risalto
proprio per dimostrare che c'era qualcuno che comandava. Insomma possiamo
paragonarli ad una formazione d'elite di un movimento frontista: erano le
SA, o la CeKa. I compiti erano simili.

I Basij invece erano volontari al fronte. Molti partivano con l'idea di
immolarsi nella guerra per la fede. Li si riconosce nelle foto dalla fascia
verde o rossa sulla fronte. Erano quelli teoricamente spendibili, perché
anche loro specie all'inizio non avevano addestramento militare specifico.
In più anche in seno al movimento erano contavano poco. Meno dei Pasdaran
di sicuro (anche se negli anni '90 la situazione è cambiata radicalmente).

In queste tre "armi" - milizia, Pasdaran e Basij - le regole del ministero
della guerra non valevano più. Mi sento di escludere che i volontari
avessero meno di 15 anni, ma erano paramilitari, chi volete che
controllasse? Ma non posso nemmeno dire "un mio cugino dodicenne è partito
volontario", perché non è vero.


3) L'uso

Il fatto che fossero "spendibili", non significa però che venissero
necessariamente sperperati.

Il comando delle operazioni è sempre stato dell'esercito e di ufficiali in
grado di capire ciò che facevano. La guerra insomma la facevano i generali,
non i mullah.

Di sicuro i martiri furono la "punta di diamante" di una serie di offensive
ad alto tasso di perdite umane fino al 1984 (la loro operatività - con
l'esperienza - tendeva a migliorare).

Ma queste offensive hanno sempre avuto un significato quanto meno tattico:
attaccavano per piazzare una TdP, e resistevano al contrattacco fino
all'arrivo dei rimpiazzi dell'esercito regolare, se ce la facevano. Ci si
aspettava da loro che resistessero fino alla morte.

Un importantissimo attacco di questo tipo venne portato a termine contro la
penisola di Faw - nel 1984 mi pare di ricordare - con un grosso numero di
barchini armati modello "tecnica" che tutti insieme attraversarono il fiume
Arvand (Shatt'el Arab) e resistettero per un bel po' di tempo dall'altra
parte fino a silenziare il contrattacco.

Per questo tipo di operazioni si cercava di usare i volontari. In fondo
avevano dichiarato di essere lì per quello. Notare che forse c'era anche
una ragione di opportunità "sociale": la loro pensione in caso di morte era
migliore di quella del najone di leva.

Infine era molto molto raro che si facessero dei veri e propri attacchi
suicidi imbottiti di tritolo, sullo stile giapponese per capirci. Non è
nella tradizione iraniana.

L'unico caso di cui mi ricordi è quando era partita la flotta di dragamine
per il golfo Persico [un *delirio* mediatico quella spedizione, meriterebbe
un thread a parte: sminare il golfo raccontando ai giornali di voler fare
un *dispetto* all'Iran!].

Ma anche lì le notizie erano molto fumose. Di certo fecero più danno i
silkworm che gli americani avevano venduto ai Mujaheddin afghani, per poi
ritrovarseli contro nel golfo.

Ecco, questo è grosso modo il contributo di conoscenza diretta che posso
dare alla discussione.
--
Aramesh
Metui quam amati esse et diligi malumus
Luca Morandini
2007-05-28 07:38:12 UTC
Permalink
Post by Aramesh
Infine era molto molto raro che si facessero dei veri e propri attacchi
suicidi imbottiti di tritolo, sullo stile giapponese per capirci. Non è
nella tradizione iraniana.
L'unico caso di cui mi ricordi è quando era partita la flotta di dragamine
per il golfo Persico [un *delirio* mediatico quella spedizione, meriterebbe
un thread a parte: sminare il golfo raccontando ai giornali di voler fare
un *dispetto* all'Iran!].
Scusa, ma cosa c'entra il tritolo con i dragamine ? E, già che ci siamo,
cosa è questa storia del "dispetto" ?
Post by Aramesh
Ma anche lì le notizie erano molto fumose. Di certo fecero più danno i
silkworm che gli americani avevano venduto ai Mujaheddin afghani, per poi
ritrovarseli contro nel golfo.
Silkworm in Afghanistan ? Per affondare gli Slava e i Sovremenny colà
impiegati ? ;)

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-28 11:09:35 UTC
Permalink
Post by Luca Morandini
Scusa, ma cosa c'entra il tritolo con i dragamine ? E, già che
ci siamo, cosa è questa storia del "dispetto"?
A memoria: tra il 1987 e il 1988 la guerra si estende al golfo. La guerra
tra Iran e Iraq va avanti da 7 anni, e in questa fase della guerra gli
iracheni sono i buoni e ricevono aiuti.

Un paio di petroliere (una di sicuro, giapponese) saltano su delle mine
piazzate nel golfo Persico. Diverse petroliere vengono abbordate da unità
iraniane perché caricano petrolio iracheno dal Kuwait.

Stati Uniti mettono su una task force navale, ufficialmente per difendere le
navi petroliere dalla minaccia iraniana. Francia, Gran Bretagna e Italia
"join the party". La flotta comprende anche dei dragamine, perché il golfo
ne è infestato.

Ora... Dalla riconquista di Khorramshahr l'Iraq non esportava quasi più
petrolio attraverso il Golfo perché Bassora era a tiro di missili, ma usa
gli oleodotti che arrivano fino al Mediterraneo. L'Iran invece esporta tutto
il suo petrolio attraverso il Golfo, da bandar Abbas che è decisamente fuori
raggio. L'Iran non ha alternative via terra.

Domanda: chi avrà piazzato le mine da dragare? In un'ottica strategica era
certamente più grave il danno delle mine ai clienti dell'Iran. Mentre,
abbordaggi o no, l'Iraq il petrolio continuava a venderlo per altre vie.

Ma la Task Force partì per il Golfo dicendo ai media di voler dragare le
mine per fare un dispetto agli iraniani, quando in realtà gli sta facendo un
favore. Gli iraniani, poi, che hanno tutto da guadagnare da uno sminamento
del Golfo, rispondono lanciando silkworm e piazzando mine navali contro la
Task Force perché vedono a tiro gli americani!

Ricordo che una nave americana è stata anche seriamente danneggiata da una
mina. Un dragamine mi pare.

Cosa c'entra il tritolo: durante le operazioni la Task Force affondò alcuni
barchini di pattuglia, dicendo che erano lanciati contro le navi
probabilmente carichi di esplosivo. La notizia va presa con le pinze, forse
fu solo un banale scambio di colpi nel quale gli iraniani ebbero ovviamente
la peggio, ma resta l'unico caso in cui ho sentito parlare di attacchi
iraniani kamikaze in senso tecnico.

Le operazioni belliche furono decisamente a bassa intensità e ci si limitava
più che altro agli insulti. Ma poi le perdite magiori vennero
dall'abbattimento dell'airbus iraniano, sulla linea Teheran-Dubai. La
versione americana ufficiale è che al radar lo presero per un F14 che volava
basso.

Ah, annotazione divertente: per tutta la durata delle operazioni navali, su
Repubblica il "Golfo Persico" si chiamerà "Golfo Arabico"! Tornerà a
chiamarsi Golfo Persico dopo l'invasione irachena del Kuwait :-)
Post by Luca Morandini
Silkworm in Afghanistan ? Per affondare gli Slava e i Sovremenny
colà impiegati ? ;)
Ricordo che tutti si chiedevano da dove saltasse fuori un silkworm in mano
agli iraniani. Possibile fosse una rimanenza dell'affare Iran-Contras. A me
divertiva immaginarmelo girato dagli afghani, ma più probabilmente era una
versione cinese. Ricordo che fece centro nonostante i sistemi difensivi, e
questo fece un po' impressione.
--
Aramesh
Luca Morandini
2007-05-28 11:24:07 UTC
Permalink
Post by Aramesh
Post by Luca Morandini
Scusa, ma cosa c'entra il tritolo con i dragamine ? E, già che
ci siamo, cosa è questa storia del "dispetto"?
...
Post by Aramesh
Ora... Dalla riconquista di Khorramshahr l'Iraq non esportava quasi più
petrolio attraverso il Golfo perché Bassora era a tiro di missili, ma
usa gli oleodotti che arrivano fino al Mediterraneo. L'Iran invece
esporta tutto il suo petrolio attraverso il Golfo, da bandar Abbas che è
decisamente fuori raggio. L'Iran non ha alternative via terra.
Domanda: chi avrà piazzato le mine da dragare? In un'ottica strategica
era certamente più grave il danno delle mine ai clienti dell'Iran.
Mentre, abbordaggi o no, l'Iraq il petrolio continuava a venderlo per
altre vie.
Non ne sono convinto: l'Iran utilizzava i terminali petroliferi posti
più a sud, mentre Kuwait e Arabia Saudita (ambedue finanziatori
dell'Irak) dovevano passare per il nord del golfo, da qui l'interesse
Iraniano a minare.
Post by Aramesh
Post by Luca Morandini
Silkworm in Afghanistan ? Per affondare gli Slava e i Sovremenny
colà impiegati ? ;)
Ricordo che tutti si chiedevano da dove saltasse fuori un silkworm in
mano agli iraniani. Possibile fosse una rimanenza dell'affare
Iran-Contras.
Che non riguardava ordigni Russi o Cinesi però (se ben ricordo).
Post by Aramesh
A me divertiva immaginarmelo girato dagli afghani, ma più
probabilmente era una versione cinese.
Un conto il è il divertimento, un conto ipotizzare che i poveri Afghani
si sono portati a dorso di mulo un missile navale sull'Hindukush.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Amedeo Matteucci
2007-05-28 19:36:32 UTC
Permalink
Nonostante fossero stati gli iracheni ad iniziare la famigerata "tankers' war"
e nonostante fossero gli iracheni a poter trarre (in prospettiva) maggiore
vantaggio dall'internazionalizazione del conflitto e dall'estendere gli
attacchi anche alle navi neutrali, c'è da dire che nel 1987 la parte del leone
nella posa di mine navali l'ha fatta l'Iran. Soprattutto a causa della
peculiare situazione in cui si trovava: gli iracheni potevano permettersi il
lusso di girare in lungo ed in largo con gli aerei, gli iraniani un po' meno,
soprattutto dopo l'intervento attivo della USN. Questo non significa che gli
aerei o i piloti iraniani fossero da meno di quelli iracheni, anzi tuttaltro!
Ma i numeri e la situazione strategica non permettevano granché!
In fondo se una fregata USA veniva colpita da un missile iracheno non succedeva
niente, se una fregata USA finiva su una mina di provenienza iraniana si
scatenava l'inferno. Ogni riferimento ai casi della USS Stark (FFG 31) e della
USS Samuel B. Roberts (FFG 58) è puramente voluto! ;)

Saluti,

Amedeo


P.S. I Silkworm iraniani erano tutti, ovviamente, di provenienza cinese.
Amedeo Matteucci
2007-05-28 19:36:16 UTC
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Aramesh ha scritto:
<cut>
Post by Aramesh
Ecco, questo è grosso modo il contributo di conoscenza diretta che posso
dare alla discussione.
Grazie delle interessanti delucidazioni.

En passant, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un paio di foto
dell'agenzia di stampa iraniana relative ai combattimenti nella zona di
Khorramshahr:

Loading Image...

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La prima è interessante perché mostra un giovanissimo volontario dotato di
quella che sembra una piastrina regolamentare. Il che andrebbe contro la storia
dell'utilizzo delle chiavi di plastica come segno di riconoscimento, fermo
restando che nella situazione caotica di cui stiamo parlando bisogna prendere
queste "evidenze" con le molle... altrimenti dalla borraccia mostrata nella
medesima foto qualcuno potrebbe voler concludere che lo Scià era ancora al
potere ;)

La seconda è interessante in quanto mostra altrettanti giovanissimi armati di
tutto punto... almeno possiamo concludere che i "bambini" non venivano spediti
tutti al fronte disarmati e con chiave e sudario.

Saluti,

Amedeo
Albion of Avalon
2007-05-27 16:17:24 UTC
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Post by Aramesh
Per la stessa ragione per la quale Churchill, il 25 aprile del 1915, non si
è messo personalmente in testa allo sbarco del primo reggimento fucilieri
sulla spiaggia W di Capo Helles.
La vita di Khomeini non la conosco ma quella di Churchill si.
Da dove iniziamo? Dal fatto che prese parte all'ultima carica
dell'esercito inglese nella battaglia di Omdurman od il fatto che
combatté nella seconda guerra boera, ove venne preso prigioniere ed
evase in una maniera fantasiosa? Ti ricordo che per le sue azioni si
ventilò anche l'ipotesi di una Victoria Cross. Poi quando venne
defenestrato dal suo posto all'ammiragliato tornò nell'esercito comando
il sesto battaglione dei Royal Scots Fusiliers.

Per un politico non mi sembra male come carriera militare.

Consiglio a tutti la lettura dei suoi resoconti bellici. Sulla validità
storigrafica non ci giurerei, ma sono scritti in maniera fantastica.
--
In matters of style, swim with the current; in matters of principle,
stand like a rock. -- Thomas Jefferson
Sisto
2007-05-27 16:50:26 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by Aramesh
Per la stessa ragione per la quale Churchill, il 25 aprile del 1915, non si
è messo personalmente in testa allo sbarco del primo reggimento fucilieri
sulla spiaggia W di Capo Helles.
La vita di Khomeini non la conosco ma quella di Churchill si.
Da dove iniziamo? Dal fatto che prese parte all'ultima carica
dell'esercito inglese nella battaglia di Omdurman od il fatto che
combatté nella seconda guerra boera, ove venne preso prigioniere ed
evase in una maniera fantasiosa? Ti ricordo che per le sue azioni si
ventilò anche l'ipotesi di una Victoria Cross. Poi quando venne
defenestrato dal suo posto all'ammiragliato tornò nell'esercito comando
il sesto battaglione dei Royal Scots Fusiliers.
Per un politico non mi sembra male come carriera militare.
per uno che all epoca era nell esercito non ci vedo nulla di strano nel
prendere parte a dei combattimenti :)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Luca Morandini
2007-05-27 17:22:13 UTC
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Post by Albion of Avalon
Post by Aramesh
Per la stessa ragione per la quale Churchill, il 25 aprile del 1915, non si
è messo personalmente in testa allo sbarco del primo reggimento fucilieri
sulla spiaggia W di Capo Helles.
La vita di Khomeini non la conosco ma quella di Churchill si.
Da dove iniziamo? Dal fatto che prese parte all'ultima carica
dell'esercito inglese nella battaglia di Omdurman
Ultima carica ? Oh dear... e i lancieri ad Elansdlaagte ?

Regards,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-25 08:55:56 UTC
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Post by MILES GLORIOSUS
Impressionante. Quale fu il numero dei caduti iraniani in questo tipo
di offensive?
Alto.
Non ti ricordi i bambini con le chiavi del paradiso appese>
al collo che andavano a camminare sui campi minati?
A parte la chiave (che era made in Hong Kong), gli inventori della tattica
sono i russi.
Sisto
2007-05-25 07:21:18 UTC
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Post by Aramesh
L'armata iraniana, composta da volontari ("Basij"), dai Pasdaran e
dall'esercito regolare, sottopone le forze irachene ad una serie di attacchi
frontali portati avanti con la cosiddetta tattica di "ondate umane". I
militari che componevano le prime ondate avanzavano incontro a morte certa
legandosi tra di loro a gruppi di 30-40, per evitare che i singoli soldati
vacillassero.
Dubito che usando SOLO una " tattica " del genere si riesca a vincere !
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Luca Morandini
2007-05-25 07:36:25 UTC
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Post by Sisto
Post by Aramesh
L'armata iraniana, composta da volontari ("Basij"), dai Pasdaran e
dall'esercito regolare, sottopone le forze irachene ad una serie di attacchi
frontali portati avanti con la cosiddetta tattica di "ondate umane". I
militari che componevano le prime ondate avanzavano incontro a morte certa
legandosi tra di loro a gruppi di 30-40, per evitare che i singoli soldati
vacillassero.
Dubito che usando SOLO una " tattica " del genere si riesca a vincere !
A me sembra impossibile: al primo caduto si fermavano tutti e 40 ? Lo
prendevano in braccio ? E al secondo ?

Ci metterei la firma a trovarmi di fronte ad un attacco del genere: un
paio di cecchino e ti fermo una compagnia.

Saluti,

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Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-25 09:10:00 UTC
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Post by Luca Morandini
Ci metterei la firma a trovarmi di fronte ad un attacco del
genere: un paio di cecchino e ti fermo una compagnia.
Non serviva sparare, la prima ondata doveva solo sminare il campo.
--
Aramesh
"L'evoluzione degli armamenti fino ai gas, ai carri armati, ai sommergibili,
ai cannoni che sparano a 120 chilometri è giunta fino al punto che
l'esercito dovrebbe essere rinviato a corte marziale per viltà di fronte al
nemico. Partendo dal concetto di 'onore militare' il mondo dovrebbe giungere
alla pace perpetua." (Karl Kraus)
Luca Morandini
2007-05-25 11:54:34 UTC
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Post by Aramesh
Post by Luca Morandini
Ci metterei la firma a trovarmi di fronte ad un attacco del
genere: un paio di cecchino e ti fermo una compagnia.
Non serviva sparare, la prima ondata doveva solo sminare il campo.
Sparare serve, anche se solo per impedirgli di continuare a "sminare".

Ma, anche non sparando, il risultato non cambia: alla prima mina si
fermavano tutti.

Saluti,

--------------------
Luca Morandini
www.lucamorandini.it
--------------------
Aramesh
2007-05-25 12:20:26 UTC
Permalink
alla prima mina si fermavano tutti.
In effetti il rilievo è correttissimo. Potrebbe benissimo essere una
leggenda dal fronte, anche perché si cita la testimonianza di generici
"corrispondenti est-uropei".

Ora, l'unico che mi venga in mente è Kapuscinski, ma sull'Iran ha solo
scritto "Shah-in-Shah" che lessi anni fa, ma mi pare che della guerra non
parli.
--
Aramesh
Aramesh
2007-05-25 10:09:40 UTC
Permalink
Post by Sisto
Dubito che usando SOLO una " tattica " del genere si riesca
a vincere !
Altro che. Il particolare tralasciato per darmi un tono epico era che l'Iran
al momento aveva la superiorità aerea. E i numeri.

Nel 1980 l'esercito iraniano, potenzialmente molto più numeroso per una
questione demografica (il rapporto di popolazione tra i due paesi è del
4-1), era allo sbraco completo e in una situazione di carenza acuta di
comando. Molte unità erano sotto il 50% degli effettivi ed erano comandate
da ufficiali inferiori.

I più alti generali dello stato maggiore durante la rivoluzione erano stati
nominati dallo shah governatori militari delle città principali, e durante
il coprifuoco avevano fatto aprire il fuoco sui manifestanti (i gen. Rabii,
Rahimi, Mahaghi e Naji). Costoro erano stati fucilati già nel febbraio del
1979. Quasi tutti gli altri generali, o erano stati rinmossi, o erano
fuggiti all'estero.

Nel 1980, dividendo il fronte in nord (kurdistan), centro (elam) e sud
(khuzistan) la forza d'attacco irachena era grosso modo questa:

Armata Nord - 2 divisioni di fanteria
Armata Centro - 3 divisioni corazzate e 4 divisioni di fanteria
Armata Sud - 3 divisioni corazzate, 2 divisioni di fanteria meccanizzata,
una divisione parà, due brigate di 'forze speciali'

L'Iran, nel sud (che era l'obiettivo principale dell'attacco iracheno),
aveva 4 battaglioni conciati come dicevo (info più dettagliate qui:
http://www.acig.org/artman/publish/article_206.shtml)

Gli iracheni sono entrati nel burro fino a Khorramshahr, dopodiché in città
hanno incontrato "Alamo" e si sono dovuti fermare per più di un mese prima
di poterla considerare controllata. Khorramshahr era praticamente paesaggio
lunare, ma questo diede agli iraniani il tempo di stabilizzare il fronte e
mandò all'aria il piano di invasione iracheno.

Nell'82 l'esercito iraniano era finalmente riuscito a riorganizzarsi,
mettere in piedi una catena di comando e lanciare un'offensiva coordinata.
--
Aramesh
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