Post by Michele ArmelliniPost by John ClarkParli del P.108A Artigliere, era caratterizzato da un muso solido che
alloggiava un cannone da ben 102mm.
Era destinato ad attaccare obiettivi di superficie, in particolare unità
navali.
E poi c'erano le 4 mitragliatrici nelle due barbette, OK. Nessuna idea sulla
disposizione delle altre armi di bordo?
Perdonatemi se arrivo buon ultimo .....ho avuto la linea staccata x
alcuni giorni.
Come gia' detto da Jaco esiste un articolo di storia militare
sull'argomento a un testo di G. Garello del 1973 ultimamente ristampato
ecco qui la parte tratta da quello "prima versione":
Armamento.
L'armamento di lancio era costituito da due tor-rette Breda tipo « Z2 »
disposte sui castelli motori laterali con due armi calibro 12,7
comandate a distanza da apposite centrali di biro, da due armi laterali
da 7,7 brandeggiabili a mano e da una tor-retta retrattile Breda tipo«
G» con arma da 12,7. Le torrette Z2 disponevano ciascuna di un impian-to
idraulico indipendente; il motore muoveva nel-la centrale di tiro la
leva di comando di un d1str,i-butore, facendo affluire olio in pressione
nel servo-motore che muoveva la centrale nel senso voluto. I movimenti
della centrale di puntamento veni-vano trasmessi mediante una
trasmissione mecca-nica rigida al distributore del servomotore della
tor-retta che veniva così a muoversi in perfetto sincro-nismo con la
centrale. Ogni torretta disponeva di 600 colpi.
La mitragliatrice inferiore montata su torretta Bre-da tipo G,
occultabile, comandata idraulica mente sia in brandeggio che in
elevazione, era fissata su un anello posto nel ventre della fusoliera.
La ma-novra di saliscendi era azionata da due martinetti idraulici.
L'arma disponeva di 450 colpi.
Le due 7,7 laterali erano montate su sospensione cardanica. I settori di
tiro erano di 70° di bran-deggio con elevazione variabile da 0° a + 25°
op-pure a-35°. Disponevano di 400 colpi cia-scuna. L'occultamento ,era
ottenuto mediante due persiane avvolgibili composte di liste di dural e
plexiglass attraverso le quali ,il mitragliere poteva controllare quanto
avveniva esternamente e quindi entrare in azione al momento opportuno.
L'armamento di caduta poteva essere imbarcato se-condo varie
combinazioni di carico che consisteva-no principalmente in:
7 bombe da 500 kg.
oppure 7 bombe da 250 kg.
oppure 20 bombe da 160 kg.
oppure 30 bombe da 100 e da 50 kg.
Il carico era sistemato orizzontalmente nell'interno de11a fusoliera,
fra le ordinate di forza, in due pozzi laterali al corridoio e in un
vano sotto al cor-ridoio stesso.
Lo sgancio delle bombe era effettuato normalmen-te con comando elettrico
dalla cabina del punta-tore-osservatore. Esisteva una centralina Siemens
che consentiva 4 possibilità di lancio preselezio-nabili.
Il momento dello sgancio era determinato dall'os-servatore a mezzo del
traguardo di puntamento tipo Jozza U.3 sistemato in basso sulla sinistra
della cabina di puntamento.
Era installato anche un impianto per il trasporto e lo sgancio di 3
siluri convenzionali oppure 2 con comando radioguidato.
Essa constava di:
- travature di sostegno e lunette d'appoggio
- comando di lancio elettrico e comando meccanico ausiliario
- comando di angolazione e profondità
- installazione per siluri con comando R.G.
- verricello di sollevamento.
Se non ricordo male qualcosa non combacia con l'articolo di s.m.
Fu vera gloria ? Per certi versi la debolezza fu da imputarsi ai motori
od al loro mancato sviluppo, ma altresi' mi piange ricordare che anche
se avessimo avuto motori ad hoc, anche se avessimo avuto una larga
produzione , anche se avessimo avuto una buona % di equipaggi a mio
modestissimo avviso non avremmo avuto le capacità "politiche-militari"
decisionali-strategiche x poter trarre profitto da una tale aereo.
Ciao
Diego
P.S. Sull'argomento benzine - olii e bombe avevamo gia' a suo tempo
iniziato qualche tread.