Post by Alessandro SantiniPost by Raffaele CastagnoQualcuno mi sa dire se è esistito effettivamente qualcosa del genere, e
dove se ne può trovare traccia online?
In generale, ecco alcuni link:
biografie di pirati:
http://www.piratesinfo.com/biography/biography.php
lettere di corsa:
http://www.piratedocuments.com/
bandiere:
http://www.crwflags.com/fotw/flags/keywordp.html#pirates
http://www.burtchy.com/costumes/Pirate_Flags.htm
Prova a cercare i nomi dei singoli pirati (Morgan, Roberts,
....) su google: c'è un sacco di roba!
Qui c'è un glossario del linguaggio dei pirati anglossassoni e alcuni link
interessanti:
http://www.zanichellihappening.it/show_path.asp?idPercorso=36&ordine=3
Post by Alessandro SantiniSto aspettando da tempo (e sbrigatevi!) la "Storia della pirateria" di
David Cordingly (Oscar Storia) il tempo di riceverla e leggerla e ti
faccio sapere! :)
In ogni modo ne "Capitan Kidd e la guerra contro i pirati" di Ritchie
(Einaudi), che pero' parla del crepuscolo della pirateria, non ve n'e'
traccia anche se gli equipaggi delle navi pirata e le gerarchie al loro
interno erano governati da leggi non scritte e da contratti tra tutti i
membri dell'equipaggio firmati prima di ogni impresa.
Questo è quanto riporta anche Cordingly, una lettura molto avvincente.
Stiamo parlando dei pirati europei e nordamericani dell'inizio '700. In
contrasto con le rigide gerarchie delle marine militari e commerciali
dell'epoca, i pirati tendevano a organizzarsi in maniera più "democratica". Pare
che anche ex-schiavi di colore siano stati accettati nelle ciurme come "soci
alla pari".
Secondo Cordingly, "tra i primi bucanieri, il capitano deteneva il potere
assoluto in battaglia ... ma in tutte le altre circostanze doveva sottostare
alla volontà della maggioranza dell'equipaggio". Vi sono stati diversi casi in
cui la maggioranza si esprimeva in contrasto con il capitano o che addirittura
lo sostituiva con un altro membro dell'equipaggio.
"L'autorità del capitano era ulteriormente limitata dai poteri conferiti al
quartiermastro ... Anch'egli eletto dall'equipaggio ... era una sorta di
magistrato civile, il rappresentante della ciurma. Aveva il compito di comporre
le controversie e punire con il bastone o la frusta".
Punizioni come il giro di chiglia o il tuffo dalla passerella con sotto gli
squali sono frutto della fantasia degli scrittori. La punizione più usata in
casi gravi era in realtà l'abbandono su un'isola deserta.
Era elettivi anche gli altri ruoli di bordo, come nostromo, cannoniere, primo e
secondo ufficiale. Vengono citati gli articoli del codice stilato dal famoso
pirata Barth Roberts per i suoi uomini:
1. ogni uomo ha diritto di voto ... ha egual diritto a provviste fresche e
liquori
2. ogni uomo, se froda la compagnia sarà punito con l'abbandono su un'isola
deserta
3. nessuno deve giocare per soldi
4. se un membro dell'equipaggio ha inclinazione a bere dopo le otto di sera
dovrà farlo sul ponte scoperto
(gli ultimi due articoli erano un vano tentativo di impedire i divertimenti
preferiti dai pirati)
5. i pezzi di artiglieria, le pistole e i coltellacci devono essere tenuti
puliti e pronti all'uso
6. nessun bambino o donna sono ammessi a bordo
(altra regola che ebbe nel caso delle donne numerose eccezioni, tra cui il
famoso caso di Anne Bonny e Mary Read)
7. il disertare la nave o il posto di battaglia è punito con la morte o
l'abbandono in luogo segreto
8. a bordo non sono ammessi duelli. Le dispute irrisolte sono terminate a terra
con un duello organizzato dal quartiermastro
9. nessun uomo deve abbandonare questo stile di vita finché tutti non avranno
1000 sterline. Se a tal fine dovesse perdere un braccio, o diventare storpio in
servizio, riceverà 800 sterline dalla cassa comune
10. il capitano e il quartiemastro ricevono quote doppie del bottino.
11. i musicisti devono riposare la domenica, negli altri sei giorni e sei notti
nessuno gode di favori speciali.
Ciao