Discussione:
difese di confine nel nordest
(troppo vecchio per rispondere)
alrimar
2004-12-21 20:02:34 UTC
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Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto, schema, o scritto
per ricostruire e conoscere le fortificazioni i trinceramenti e gli
avamposti presenti nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il
periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della guerra
fredda.
Ringrazio chiunque mi possa aiutare.

riki

***@tiscali.it
Meneldil
2004-12-22 17:30:47 UTC
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Post by alrimar
Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto, schema, o scritto
per ricostruire e conoscere le fortificazioni i trinceramenti e gli
avamposti presenti nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il
periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della guerra
fredda.
Posso dirti che:
- la zona della bassa goriziana (ad es., attorno all'Isonzo) è disseminata
di piccoli bunker mimetizzati nei modi più curiosi (esempio: zona di
Doberdò, mimetizzati da roccia; zona di Pieris/Fiumicello, mimetizzati da
capanno da caccia in paglia).
- praticamente tutti i ponti sull'Isonzo (e, credo, anche sul tagliamento)
avevano (e credo abbiano tuttora) i loro bei fornelli da mina pronti
- molti fornelli da mina erano disseminati lungo le strade più varie
(esempio: lungo "Strada del Friuli", sopra Trieste, poco prima di Contovello
allontandosi da TS, sulla dx: ora si vede solo un'apertura murata, una volta
c'era uno sportello in ferro ed un cunicolo lungo qualche metro. Il tutto
sotto un grande sperone di roccia; scopo del fornello era ovviamente quello
di far franare lo sperone bloccando la strada)

Saluti Meneldil
colonnello bottiglione
2004-12-22 19:18:59 UTC
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Post by Meneldil
Post by alrimar
Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto, schema, o scritto
per ricostruire e conoscere le fortificazioni i trinceramenti e gli
avamposti presenti nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il
periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della guerra
fredda.
- la zona della bassa goriziana (ad es., attorno all'Isonzo) è disseminata
di piccoli bunker mimetizzati nei modi più curiosi (esempio: zona di
Doberdò, mimetizzati da roccia; zona di Pieris/Fiumicello, mimetizzati da
capanno da caccia in paglia).
- praticamente tutti i ponti sull'Isonzo (e, credo, anche sul tagliamento)
avevano (e credo abbiano tuttora) i loro bei fornelli da mina pronti
- molti fornelli da mina erano disseminati lungo le strade più varie
(esempio: lungo "Strada del Friuli", sopra Trieste, poco prima di Contovello
allontandosi da TS, sulla dx: ora si vede solo un'apertura murata, una volta
c'era uno sportello in ferro ed un cunicolo lungo qualche metro. Il tutto
sotto un grande sperone di roccia; scopo del fornello era ovviamente quello
di far franare lo sperone bloccando la strada)
Dal ponte dell'autostrada sull'Isonzo si vedeva fino agli anni 90 dei box
metallici che coprivano le torrette dei carri M26. Come lungo la strada
Monfalcone Doberdò vi erano le torrette sempre degli M26. Ora rimangono
solamente le torrette metalliche per la difesa ravvicinata. Le torrette
erano mascherate con una sovrastruttura (ancora presente in alcune) di
vetroresina. Prima di arrivare al bivio di Devetachi sulla sinistra
mascherata da casotto ANAS vi è una postazione in caverna.

vedi:
http://mio.discoremoto.virgilio.it/gica-47/

Su storia militare ha scritto un articolo Filippo Cappellano sulle
fortificazioni del dopoguerra.

Saluti

colonnello bottiglione
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Pappy
2004-12-22 23:19:57 UTC
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Post by alrimar
Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto, schema, o scritto
per ricostruire e conoscere le fortificazioni i trinceramenti e gli
avamposti presenti nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il
periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della guerra
fredda.
Ringrazio chiunque mi possa aiutare.
riki
qui c' è qualcosa sul 52esimo Fanteria d' Arresto "Cacciatori della Alpi"

http://digilander.libero.it/cacciatoridellealpi/fanteria.htm
Ciabattone
2004-12-23 23:43:43 UTC
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Post by alrimar
Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto,
schema, o scritto per ricostruire e conoscere le
fortificazioni i trinceramenti e gli avamposti presenti
nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il periodo
che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della
guerra fredda. Ringrazio chiunque mi possa aiutare.
A parte il fatto che potrebbero essere segreti militari
ancor'oggi, ricordo che lungo il Torre vicino a Udine
c'erano dei cartelli metallici con delle minacciose scritte
"VIETATO FOTOGRAFARE" e anche fare disegni o schizzi e cose
così.
(probabilmente i russi sapevano quasi tutto lo stesso)

C'era una postazione di artiglieria sul lato sx del ponte
sul Tagliamento fra Dignano e Spilimbergo.

Un'altra postazione d'artiglieria in caverna mimetizzata a
mezza costa fra Carnia e Moggio in montagna, val Fella.

Ce n'è di roba militare, qui, da riempire volumoni.
--
Non ho fatto il .
Dott.Piergiorgio
2004-12-24 11:15:09 UTC
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Post by Ciabattone
(probabilmente i russi sapevano quasi tutto lo stesso)
E se non sbaglio, difatti la loro pianificazione prevedeva l' aggiramento
delle fortificazioni invadendo l' austria e scendendo dal Tirolo, à la
strafexpedition.

Questo, se vero, viene a merito delle fortificazioni, visto anche che i
russi non sono portati a sopravvalutare.....

Saluti,
Dott. Piergiorgio.
colonnello bottiglione
2004-12-24 14:54:56 UTC
Permalink
Il 24 Dic 2004, 12:15, "Dott.Piergiorgio"
Post by Dott.Piergiorgio
Post by Ciabattone
(probabilmente i russi sapevano quasi tutto lo stesso)
E se non sbaglio, difatti la loro pianificazione prevedeva l' aggiramento
delle fortificazioni invadendo l' austria e scendendo dal Tirolo, à la
strafexpedition.
Questo, se vero, viene a merito delle fortificazioni, visto anche che i
russi non sono portati a sopravvalutare.....
Più che le fortificazioni italiane i sovietici temevano l'attraversamento
della infida federazione iugoslava e le mine atomiche tattiche americane.
Difatti il compito di attaccare il lato sud della NATO (ma sempre il "ventre
molle" dobbiamo essere!) era affidato alle truppe del patto di Varsavia non
russe ungheresi per primi.

Poi vi era un'altra teoria, per evitare lo scontro frontale in Germania,
avrebbero effettuato una diversione dalla pianura padana e piombando allee
spalle dello schieramento occidentale attraverso la Svizzera. Vi sono piani
difensivi svizzeri al caso.
Non per niente per tenere sgombro l'asse stradale ferroviario sud nord della
nato, Verona Monaco, erano schierate tre brigate alpine in alto adige su
cinque. Una la (Taurinense) era la riserva NATO e l'altra (Julia) era in
prima linea sul confine orientale.
A Merano c'era il Savoia cavalleria a Laives (Bolzano) un battaglione di
carri dei carabinieri (questi si dicevano che avrebbero impedito la (nostra)
fuga davanti al nemico). Poi a Trento un gruppo d'artiglieria missilistica.
A nord (l'Autria non era nella NATO) gli americani erano concentrati a
Garmisch-Partenkirchen.

saluti

colonnello bottiglione

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Albion of Avalon
2004-12-24 16:51:04 UTC
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"colonnello bottiglione" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:***@usenet.libero.it...

Qualche link o libro sui qeust'argomento?
--
"Read, every day, something no one else is reading. Think, every day,
something no one else is thinking. Do, every day, something no one else
would be silly enough to do. It is bad for the mind to continually be part
of unanimity." Christopher Morley
colonnello bottiglione
2004-12-28 17:36:01 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Qualche link o libro sui qeust'argomento?
Caro Albions (per caso parente?) scusa il ritardo nella risposta, ero
distratto e non me ne sono accorto!

Di scritti sulle presunte direttrici d'attacco sovietiche presumo ne
esistano molti, ma personalmente non li prendo in considerazione. La caduta
dell'"Impero del Male" è coincisa con la nascita degli "esperti" televisivi
e questi (sempre per soldi) spacciavano per buone i temi delle manovre del
Patto di Varsavia come se fossero l'attacco "definitivo"!
Se esisteva un piano suppongo che i russi lo abbiano messo in un cassetto
"non si sa mai ..potrebbe ancora servirci". Mi pare che l'amichetto russo di
silvius I ultimamente ha fatto dei discorsi un poco bellicosi, "guardate che
non ho buttato niente e non rompetemi ..."!

Ad occidente, presumo sempre, che qualcosa devono sapere quelli della
Bundeswehr, perché?
Stando agli standard sovietici solamente le truppe tedesche dalla Wolksarmee
erano loro pari, tutti gli altri ciurmaglia (come noi nella NATO!).
Sul fronte dell'europa centrale vi erano sempre pronte 20 divisioni
sovietiche e 6 della DDR, i comandanti della Wolksarmee sul piano strategico
non sapevano niente ma su quello tattico qualcosa sapevano! E siccome la
Wolksarmee è stata assorbita dalla Bundeswehr qualcosa sarà pure trapelato.
Comunque anche i tedeschi (uniti) stanno con la bocca "cucita"!

Tornando ad un ipotetico attacco a sud. Si presupponeva che potessero
attaccare (diversivo?) a sud, da un calcolo delle truppe del Patto
discloccate in Ungheria, vi erano poche divisioni russe, la massa sarebbe
stata ungherese. La faccenda strana era la presenza considerevole di
materiali da ponte.
E guarda caso appena superata la "Soglia di Gorizia" cosa bisogna
attraversare? L'Isonzo e poi il Tagliamento ... e poi guardatevi la cartina
e contateli i corsi d'acqua che dalle Alpi arrivano al mare. Che se presi in
stagione non buona non scherzano in portata.
Poi se dovevano girare a sud avevano l'estuario del polesine del dio po. E
se proseguivano a occidente ne avevano di fiumi da scavalcare.

Per gli scritti sull'esercito italiano consiglio di Enea Cerquetti "Le forze
armate italiane da 1945 al 1975" Feltrinelli.

Negli anni sessanta e settanta, alcuni militari italiani non servivano
l'esercito ma si servivano dell'esercito ... qui la tronco perché poi salta
fuori ancora silvius I.
Molti militari dovevano finire la carriera in uno dei forti attorno a Roma
fucilati per tradimento dai carabinieri. Che all'epoca erano armati di
moschetto, così il mitico 91 avrebbe reso l'ultimo servigio alla Patria.

Uno di questi militari fu eletto in parlamento (così non prese piombo ma i
nostri soldi), e fini (quest'ultima parola è un puro caso e non vuole
indicare il partito dell'ex generale) nella stessa commisssione parlamentare
che indagava sui suoi misfatti.
Proprio come adesso, non è proprio cambiato niente!

saluti

colonnello bottigline




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Amedeo Matteucci
2004-12-28 20:31:59 UTC
Permalink
Post by colonnello bottiglione
Di scritti sulle presunte direttrici d'attacco sovietiche presumo ne
esistano molti, ma personalmente non li prendo in considerazione. La caduta
dell'"Impero del Male" è coincisa con la nascita degli "esperti" televisivi
e questi (sempre per soldi) spacciavano per buone i temi delle manovre del
Patto di Varsavia come se fossero l'attacco "definitivo"!
Se esisteva un piano suppongo che i russi lo abbiano messo in un cassetto
"non si sa mai ..potrebbe ancora servirci". Mi pare che l'amichetto russo di
silvius I ultimamente ha fatto dei discorsi un poco bellicosi, "guardate che
non ho buttato niente e non rompetemi ..."!
I propositi bellici della Federazione Russa (almeno quelli che possono
realmente impensierire i possibili avversari stranieri e che non riguardano
la Cecenia o le regioni precedentemente appartenenti all'URSS) difficilmente
riguardano qualcosa che non sia fondamentamentalmente basato sull'unica cosa
che la rende ancora per certi versi temibile: la RVSN.
Post by colonnello bottiglione
Ad occidente, presumo sempre, che qualcosa devono sapere quelli della
Bundeswehr, perché?
Stando agli standard sovietici solamente le truppe tedesche dalla Wolksarmee
erano loro pari, tutti gli altri ciurmaglia (come noi nella NATO!).
Sul fronte dell'europa centrale vi erano sempre pronte 20 divisioni
sovietiche e 6 della DDR, i comandanti della Wolksarmee sul piano strategico
non sapevano niente ma su quello tattico qualcosa sapevano! E siccome la
Wolksarmee è stata assorbita dalla Bundeswehr qualcosa sarà pure trapelato.
Comunque anche i tedeschi (uniti) stanno con la bocca "cucita"!
Che io sappia nessun ufficiale superiore della Nationale Volksarmee è stato
accettato nei ranghi della Bundeswehr (per motivi di affidabilità politica
ovviamente).
Comunque sia, parecchio materiale è emerso dagli archivi degli ex
appartenenti al Patto di Varsavia anche se al momento si hanno maggiori
dettagli per i piani operativi degli anni '50 e '60 che non di quelli più
recenti.
Concordo con quanto dicevi altrove che comunque una ipotetica III Guerra
Mondiale si sarebbe risolta principalmente in funzione di ciò che sarebbe
accaduto in Europa centrale (ammesso che non si arrivasse ad uno scambio
nucleare strategico diffuso).

ciao

Amedeo

P.S. Dove hai preso la cartina con la fantainvasione del 1971? Interessante,
anche se parlare di HUD per il G.91 mi pare un po' esagerato. Sarei proprio
curioso di sapere come è andata a finire...
colonnello bottiglione
2004-12-28 21:35:24 UTC
Permalink
Amedeo
Post by Amedeo Matteucci
P.S. Dove hai preso la cartina con la fantainvasione del 1971?
Interessante,
Post by Amedeo Matteucci
anche se parlare di HUD per il G.91 mi pare un po' esagerato. Sarei proprio
curioso di sapere come è andata a finire...
La rivista si chiamava Aviazione e Marina interconair è stata la mamma o
forse meglio la nonna di RID.

L'articolo si intitolava "Le ultime cento ore di libertà in Italia" e
ipotizzava l'intervento sovietico in Italia invocato dal sindaco di Bologna.
Letto oggi lo si può considerare comico ma all'epoca siamo nel 1971, come
dicevo alcuni militari non erano molto fedeli al governo democratico
italiano e diciamo ... "tramavano".
La stampa gridò allo scandalo e loro risposero che si trattava soalmente di
una ipotesi di studio, con questi termini: "Questo nostro studio vuole
essere un campanello d'allarme, una provetta da laboratorio che trova e fa
conoscere i microbi pericolosi che contaminano e portano alla cancrena".
Parole chiare e siccome nello "studio" erano implicati pure dei militari
avrei risposto con i plotoni d'esecuzione per estirpare la cancrena. Poi
negli anni sucessivi "qualcuno" tentò anche di mettere in pratica certe
esperienze greche, ci furono presidenti della repubblica accondiscendenti e
organizzazioni parallele tipo la P2.

Veniamo ai fatti: muore Tito (descrivono con una preveggenza perfetta la
disgregazione jugoslava) in Italia alcune manifestazioni sindacali sono
oggetto di attentati tra cui quella di Bologna con 108 morti (altra
preveggenza sospetta, la stazione di Bologna salta nel 1980).
Ai funerali il sindaco chiede la protezione dei sovietici. Vi sono degli
interludi politici con la risposta dell'ambasciatore sovietico a Roma: "Il
governo e i lavoratori dell'URSS non possono restare insensibili al grido di
dolore che viene loro rivolto dai lavoratori italiani ecc..." . Sulle
operazioni militari non trovo più la pagina (la rivista è del 1973) e non
posso essere preciso, comunque avanzano senza problemi, ci sono sbarchi alle
foci del Po e i cadetti di Modena occupano il centro città per la difesa
ecc.... Tutto inizia il 24 giugno 1971 e termina il 28 giugno 1971 con
l'ascesa al potere dei comunisti e l'uscita dalla NATO dell'Italia.
Agli americani non intervengono fregandose e udite udite il Vaticano media e
avvalora l'occupazione. Ecco la nascita dei tanto nominati governi
catto-comunista. Probabilmente la storia è riportata negli annali
dell'associazione benefica (per loro) P2 e qualcuno crede che sia successo
veramente!


saluti

colonnello bottiglione


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Amedeo Matteucci
2005-01-01 21:19:13 UTC
Permalink
Grazie del riassunto. In effetti la storiella è carina ma un po' campata in
aria (intendo poco credibile, soprattutto per il comportamento delle
superpotenze) e rimanda a certa letteratura di fantasia su possibili
conflitti Est-Ovest nata con la finalità di "sensibilizzare" l'opinione
pubblica occidentale sul "pericolo rosso". Mi riferisco in particolare ai
libri di John Hackett. Pure lui ha previsto eventi poi puntualmente
verificatisi, ma nel tratteggiare politicamente e militarmente la Terza
Guerra Mondiale lascia, a mio modesto parere, parecchio a desiderare...

ciao

A.
colonnello bottiglione
2005-01-02 22:07:14 UTC
Permalink
Post by Amedeo Matteucci
Grazie del riassunto. In effetti la storiella è carina ma un po' campata in
aria (intendo poco credibile, soprattutto per il comportamento delle
superpotenze) e rimanda a certa letteratura di fantasia su possibili
conflitti Est-Ovest nata con la finalità di "sensibilizzare" l'opinione
pubblica occidentale sul "pericolo rosso". Mi riferisco in particolare ai
libri di John Hackett. Pure lui ha previsto eventi poi puntualmente
verificatisi, ma nel tratteggiare politicamente e militarmente la Terza
Guerra Mondiale lascia, a mio modesto parere, parecchio a desiderare...
Mi ricordavo di aver letto il libro della terza guerra mondiale, l'ho dovuto
cercare tra quelli depositati in cantina (ad invecchiare con il vino!). Tra
l'altro ne ho trovato uno simile "Fenice Rossa" di Larry Bond, questo la
terza guerra mondiale la fa iniziare in Corea.

Comunque mi sono dato una ripassata alla terza guerra mondiale di John
Hachett, e non è male, come romanzo s'intende!
Lo scenario di un ipotetico conflitto è abbastanza reale a differenza di
quella della rivista italiana. Si capisce che è un militare.
La ricostruzione fatta sulla rivista italina, più che ad uno scenario di
guerra, ipotizza una situazione politica italiana appositamente deformata
solo per spaventare la solita "maggioranza silenziosa".

Nel film di Tognazzi "vogliamo i colonnelli" si ridicolizzano i golpisti,
ero dell'opinione che fosse sbagliato sottovalutare quella "banda", ma poi i
sono convinto che nella realtà erano solamente dei condottieri "caciottari"!
Data la colpa al pricipe nero (che ci fece la figura del pirla!) e
sacrificato un tenete colonnello, finirono al sicuro nel parlamento italiano
eletti nelle file del MSI.

A proposito di parlamentari del MSI, scopro che nel dopoguerra pure il
maresciallo Giovanni Messe faceva parte dei parlamentari missini.

saluti

colonnello bottiglione



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Amedeo Matteucci
2005-01-03 14:36:12 UTC
Permalink
Il 01 Gen 2005, 22:19, "Amedeo Matteucci"
Mi ricordavo di aver letto il libro della terza guerra mondiale, l'ho dovuto
cercare tra quelli depositati in cantina (ad invecchiare con il vino!). Tra
l'altro ne ho trovato uno simile "Fenice Rossa" di Larry Bond, questo la
terza guerra mondiale la fa iniziare in Corea.
Però Larry Bond fa scoppiare solo una seconda Guerra di Corea, alla fine la
Terza Guerra Mondiale viene evitata (anche perché il romanzo è stato scritto
quando l'URSS era al lumicino e già si cercavano nuovi cattivoni da
schiaffare nei romanzi...).

A mio modesto avviso i romanzi più interessanti sulla 3GM sono "First Clash"
molto dettagliato e realistico, ha il difetto di raccontare solo un piccolo
episodio di una Terza Guerra Mondiale ben più grande e "Red Army" che non
rifugge da stereotipi (ed anche qualche imprecisione, ma del senno di
poi...) ma quantomeno si preoccupa di immaginare la pianificazione sovietica
con un minimo di attenzione rivolta all'aspetto operativo.
Comunque mi sono dato una ripassata alla terza guerra mondiale di John
Hachett, e non è male, come romanzo s'intende!
Lo scenario di un ipotetico conflitto è abbastanza reale a differenza di
quella della rivista italiana. Si capisce che è un militare.
La ricostruzione fatta sulla rivista italina, più che ad uno scenario di
guerra, ipotizza una situazione politica italiana appositamente deformata
solo per spaventare la solita "maggioranza silenziosa".
Anche John Hackett scrive con l'intento di sensibilzzare la distratta
opinione pubblica occidentale all'incombenza del Pericolo Rosso (TM). Tant'è
vero che inizialmente aveva deciso di far vincere l'URSS per risultare più
incisivo.
Il romanzo è ben congegnato ed intrigante ma, a parte la capacità di predire
eventi che si sarebbero verificati in realtà di lì a breve (comunque
intuibili già all'epoca dagli osservatori politici più smaliziati: mi
riferisco alla caduta dello Scià o all'assassinio di Sadat), ha molte
pecche. Delle imprecisioni e deliberate menzogne inserite da Suvorov/Rezun
(che era tra i collaboratori di Hackett al romanzo) ho già parlato in
passato sul NG. Ma in generale non mancano dei colpi di teatro gratuiti o
quasi... come il comandante della 3^ Armata d'Assalto che cambia fronte,
sull'esempio di Vlasov (dice Hackett), come se Vlasov avesse tradito sul
campo e non in prigionia e fosse riuscito a portarsi dietro tutta la sua
armata!
Nel film di Tognazzi "vogliamo i colonnelli" si ridicolizzano i golpisti,
ero dell'opinione che fosse sbagliato sottovalutare quella "banda", ma poi i
sono convinto che nella realtà erano solamente dei condottieri "caciottari"!
Data la colpa al pricipe nero (che ci fece la figura del pirla!) e
sacrificato un tenete colonnello, finirono al sicuro nel parlamento italiano
eletti nelle file del MSI.
Rammento il film di Tognazzi. Anche se non era nulla di più (né pretendeva
di esserlo) di un film di satira politica, aveva uno svolgimento originale e
con finale a sorpresa ;)

ciao

Amedeo
Albion of Avalon
2004-12-29 08:54:08 UTC
Permalink
Post by colonnello bottiglione
Caro Albions (per caso parente?) scusa il ritardo nella risposta, ero
distratto e non me ne sono accorto!
Figurati, non hai obblighi.
Ma parente di chi?
Post by colonnello bottiglione
Se esisteva un piano suppongo che i russi lo abbiano messo in un cassetto
"non si sa mai ..potrebbe ancora servirci". Mi pare che l'amichetto russo di
silvius I ultimamente ha fatto dei discorsi un poco bellicosi, "guardate che
non ho buttato niente e non rompetemi ..."!
Ogni tanto serve far tintinnare la sciabola.
Fa sempre effetto sulle masse.
Post by colonnello bottiglione
Ad occidente, presumo sempre, che qualcosa devono sapere quelli della
Bundeswehr, perché?
Stando agli standard sovietici solamente le truppe tedesche dalla Wolksarmee
erano loro pari, tutti gli altri ciurmaglia (come noi nella NATO!).
Sul fronte dell'europa centrale vi erano sempre pronte 20 divisioni
sovietiche e 6 della DDR, i comandanti della Wolksarmee sul piano strategico
non sapevano niente ma su quello tattico qualcosa sapevano! E siccome la
Wolksarmee è stata assorbita dalla Bundeswehr qualcosa sarà pure trapelato.
Comunque anche i tedeschi (uniti) stanno con la bocca "cucita"!
Ci sono anche motivazioni politiche a causa di questo loro silenzio.
Post by colonnello bottiglione
Tornando ad un ipotetico attacco a sud. Si presupponeva che potessero
attaccare (diversivo?) a sud, da un calcolo delle truppe del Patto
discloccate in Ungheria, vi erano poche divisioni russe, la massa sarebbe
stata ungherese. La faccenda strana era la presenza considerevole di
materiali da ponte.
Fonte?
Post by colonnello bottiglione
Per gli scritti sull'esercito italiano consiglio di Enea Cerquetti "Le forze
armate italiane da 1945 al 1975" Feltrinelli.
Grazie.
--
"Read, every day, something no one else is reading. Think, every day,
something no one else is thinking. Do, every day, something no one else
would be silly enough to do. It is bad for the mind to continually be part
of unanimity." Christopher Morley
colonnello bottiglione
2004-12-29 16:57:05 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
Figurati, non hai obblighi.
Ma parente di chi?
Ma del "perfido albione"!

E' quello che un nostrano e casereccio condottiero accusava di fare cinque
pasti al giorno e tutto l'affamato popolo italico sommessamente mormorava
"beato lui"!
Post by Albion of Avalon
Ci sono anche motivazioni politiche a causa di questo loro silenzio
Ogni tanto tedeschi e francesi cercano di unirsi militarmente e mi pare che
gli inglesi non gradiscano molto, e perciò ognuno si tiene i suoi segreti
ben chiusi nel cassetto.
Magari in un futuro esercito europeo i responsabili si diranno le reciproche
esperienzei, i francesi il loro nucleare, gli inglesi il potere marittimo e
le esperienze delle Falkland.
Noi italici potremo solo raccontare le barzellette di silvius I.
Post by Albion of Avalon
Fonte?
Sono articoli degli anni settanta ottanta, se pazienti quando li trovo te li
trasmetto.
Post by Albion of Avalon
Post by colonnello bottiglione
Per gli scritti sull'esercito italiano consiglio di Enea Cerquetti "Le
forze armate italiane da 1945 al 1975" Feltrinelli.
Sempre dello stesso autore "Cosa è la Nato". Sai chi è Cerquetti?


saluti

colonnello bottiglione

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Giuseppe De Micheli
2004-12-29 17:46:31 UTC
Permalink
Post by colonnello bottiglione
Magari in un futuro esercito europeo i responsabili si diranno le reciproche
esperienzei, i francesi il loro nucleare, gli inglesi il potere marittimo e
le esperienze delle Falkland.
Noi italici potremo solo raccontare le barzellette di silvius I.
E anche quelle sui carabinieri.

G. De M.
Albion of Avalon
2004-12-30 16:46:44 UTC
Permalink
Post by colonnello bottiglione
Post by Albion of Avalon
Figurati, non hai obblighi.
Ma parente di chi?
Ma del "perfido albione"!
Mio padre.
Post by colonnello bottiglione
E' quello che un nostrano e casereccio condottiero accusava di fare cinque
pasti al giorno e tutto l'affamato popolo italico sommessamente mormorava
"beato lui"!
Abbiamo questo vizio in famiglia.
Post by colonnello bottiglione
Post by Albion of Avalon
Ci sono anche motivazioni politiche a causa di questo loro silenzio
Ogni tanto tedeschi e francesi cercano di unirsi militarmente e mi pare che
gli inglesi non gradiscano molto, e perciò ognuno si tiene i suoi segreti
ben chiusi nel cassetto.
Comprendili.
Post by colonnello bottiglione
Sono articoli degli anni settanta ottanta, se pazienti quando li trovo te li
trasmetto.
Grazie.
Post by colonnello bottiglione
Post by Albion of Avalon
Post by colonnello bottiglione
Per gli scritti sull'esercito italiano consiglio di Enea Cerquetti "Le
forze armate italiane da 1945 al 1975" Feltrinelli.
Sempre dello stesso autore "Cosa è la Nato". Sai chi è Cerquetti?
No.
Se ne vale la pena spendo qualche euro per i suoi libri.
Se invece sono boiate di "analisi politica" di qualche pesudo esperto di
sinistra me li risparmio.
--
"Read, every day, something no one else is reading. Think, every day,
something no one else is thinking. Do, every day, something no one else
would be silly enough to do. It is bad for the mind to continually be part
of unanimity." Christopher Morley
colonnello bottiglione
2005-01-01 00:09:53 UTC
Permalink
Post by Albion of Avalon
No.
Se ne vale la pena spendo qualche euro per i suoi libri.
Se invece sono boiate di "analisi politica" di qualche pesudo esperto di
sinistra me li risparmio.
Be credo proprio che li risparmierai gli euro, dato che i libri sono del
1969 e del 1975. Attualmente chi non li possiede da lunga data li può solo
trovare in biblioteca, o se li trova dai commercianti di libri usati.

Be si Cerquetti è proprio un "pseudo esperto di sinistra !!!" (addirittura
era dell'ex PCI), poi ufficialmente era solamente il sindaco di Cinisello
Balsamo.

Il libro ha una prefazione di un certo Bulow aliax Arrigo Boldrini. Non ti
dice niente questo nome? Non lo conosci?
Be posso presentartelo, è la terza persona (col basco) vai a:

http://mio.discoremoto.virgilio.it/gica-47/

O almeno sai che carica ricopriva nell'ex PCI.
Mai sentito parlare dei "governi ombra"!


Saluti e buon anno nuovo a tutti i compari del NG.

colonnello bottiglione

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Giuseppe De Micheli
2005-01-01 15:47:18 UTC
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Post by colonnello bottiglione
Be si Cerquetti è proprio un "pseudo esperto di sinistra !!!"
pseudo esperto o pseudo di sinistra?

G. De M.
colonnello bottiglione
2005-01-01 19:54:45 UTC
Permalink
Post by Giuseppe De Micheli
Post by colonnello bottiglione
Be si Cerquetti è proprio un "pseudo esperto di sinistra !!!"
pseudo esperto o pseudo di sinistra?
A dire il vero ho solamente vigolettato ciò che altri affermano!

Enea Cerquetti è un esperto in materia militare?
Be decidetelo voi!
Vi allego una pagina, presa a caso, dal libro "Le forze armate italiane dal
1945 al 1975".

Le Forze armate italiane nel processo di "europeizzazione" della NATO

levano aggiungere rinforzi d'emergenza alla VI Flotta, non tanto perche
questa ne avesse bisogno, quanto perche fossero corresponsabilizzati gli
alleati anche in eventuali crisi, ciascuno secondo la sua missione. O,
comunque, occorreva superare le differenze di calendario tra esercitazioni e
crisi.
La prima esercitazione della forza On Call fu significativamente chiamata
First Step, poco dopo l'esercitazione Epic Battle che, in forma minore,
aveva sostituito la Dawn Patrol, forse sospesa per gli avvenimenti di Libia.
Nel 70 accaddero infatti mutamenti strategici fondamentali nel Mediterraneo,
con lo sfratto delle basi per le forze aeree strategiche statunitensi da
Tobruk e Wheelus in Libia. Il trasferimento dei reparti avvenne su altre
basi in Spagna, comunque, oltre la perdita delle basi per l'aviazione
strategica degli USA, l'evacuazione signifìcò la perdita di importanti
poligoni per l'addestramento al bombardamento aereo dei reparti anche della
NATO. Da quel momento il peso sui poligoni della Sardegna sarebbe
ulteriormente aumentato.
Le principali esercitazioni navali d'autunno della NATO vennero sospese. La
VI Flotta, infatti, in relazione all'attacco giordano contro i palestinesi
nel "settembre nero" era impegnata per metà nell'ombreggiamento delle forze
di superficie sovietiche tra Cipro e le coste israeliane, mentre il grosso,
in riserva, era pronto a intervenire.9
Poco dopo la forza mobile aeroterrestre, a disposizione del Comando supremo
della NATO, in una località dell'Egeo tenne la solita esercitazione di
aviotrasporto e passaggio al combattimento
con la Deep Express che in parte, anche nel nome, sostituì quell'anno la
cancellata Deep Furrow. In primavera la medesima forza mobile si era
esercitata in Norvegia con una reclamizzata esercitazione Artic Express,
condotta in collegamento con le forze navali dell'Atlantico.
Le esercitazioni nazionali della marina nel 1970 furono molto intense, con
una preferenza per lo Jonio e per l'Adriatico. Si ripeterono le rituali
esercitazioni interforze di difesa delle basi.
Anche il 1971 fu un anno di tensioni nel Mediterraneo e di colpi per la
NATO. Divenne infatti acuta la disputa tra Malta e la Gran Bretagna per il
rinnovo delle concessioni militari sull'isola. L'ammiraglio Birindelli, che
si era intromesso nella disputa con la tipica arroganza dei fascisti, venne
giustamente espulso dall'isola nel mese di giugno e tutto il suo comando
navale del Mediterraneo il 20 agosto dovette trasferirsi a Napoli. Negli
ambienti della NATO, per ingoiare il rospo, si disse che il trasferimento
avrebbe dovuto essere fatto nel 1965, visto che era piu sensato concentrare
i comandi nella sede napoletana della FASE.

9 Si veda la descrizione dell'episodio, con tanto di cartine, nel già citato
articolo
dell'ammiraglio KlDD JR.. Sulla plancia...




Comunque se v'interessa s'intende anche di sociologia!

Lo consiglio vivamente a chi volesse saperne di più sull'evoluzione delle
strutture e dottrine militari nell'Italia del dopoguerra.
Le versioni militari ufficiali sono molto lacunose su quel periodo vuoi per
proplemi diplomatici, che per le infedeltà allo stato democratico di molte
gerarchie militari.

La DC mise poi tutto a posto, peccato che nel frattempo molti italiani ne
hanno fatto le spese!

Be, che sia di sinistra è fuori discussione.

saluti

colonnello bottiglione



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
colonnello bottiglione
2004-12-26 16:37:29 UTC
Permalink
Come non siete al corrente dell'invasione sovietica del 1971?
Invasione che rovesciò la clero-tecrazia guidata dall'autocrate Amintore
Fanfani, ponendo al potere l'autoritarismo catto-comunista, sconfitto poi
nel 2001 dalla rivoluzione mediatica di sua munificienza Silvius I da
Corleone.
E si, sti comunisti non l'hanno messo nei testi scolastici. Ma non
preoccupatevi che nel prossimo e ultimo mandato elettorale, quando verrà
creato l'Impero del Bene, questa storia sarà divulgata a tutto il pianeta in
DVD.

Non ci credete ancora ... be guardatevi sta cartina!

http://mio.discoremoto.virgilio.it/gica-47/

Sfruttando la soglia di Gorizia invasero tutto il nord Italia, vanamente
contrastate dalle forze armate italiane sabotate dagli agit-troops
trinarciuti infiltrati.

saluti

colonnello bottiglione


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Lütjens
2004-12-28 09:28:12 UTC
Permalink
Post by Dott.Piergiorgio
E se non sbaglio, difatti la loro pianificazione prevedeva l' aggiramento
delle fortificazioni invadendo l' austria e scendendo dal Tirolo, à la
strafexpedition.
Dove avrebbero comunque trovato ancora opere e reparti della fortificazione
permanente.
Però, sempre "à la Strafexpedition", con la possibilità di insaccare il
grosso dell'Armata italiana?
Un saluto.
Lutjens.
--
"Il controllo dei mari con i loro orizzonti conferisce ai popoli marittimi
questi importanti tratti di carattere che sono l'audacia, la resistenza e la
prospettiva."
(Friedrich Ratzel)
colonnello bottiglione
2004-12-28 14:11:52 UTC
Permalink
Post by Lütjens
dal Tirolo, à la strafexpedition.
Dove avrebbero comunque trovato ancora opere e reparti della
fortificazione
Post by Lütjens
permanente.
Però, sempre "à la Strafexpedition", con la possibilità di insaccare il
grosso dell'Armata italiana?
Le guerre europee si sono sempre risolte nei campi di battaglia dell'Europa
centrale, la divergenza a sud (pianura padana) è sempre stato un fronte
secondario.
Non vorrei sbagliare ma passo la questione ai napoleonici, ma l'unico che
riusci a risolvere una guerra dal sud fu Napoleone con la prima campagna
d'Italia.

Per venire da nord i sovietici dovevano aver già "normalizzato" tutte le
forze NATO del nord Europa. Al che significava che ormai la guerra era persa
e per quale motivo dovevano scendere in forze al sud?
Suppongo che una bella richiesta preventiva d'armistizio ci avrebbe salvato
dai cosacchi a piazza san pietro!

Comunque la porta alto atesina della Val Pusteria era stata teatro di una
manovra apposita nel 1957.
La Latemar 2, alla presenza del capo dello stato (presumo Gronchi) e tutti
gli alti gradi della Nato il IV Corpo d'Armata (brigate alpine Orobica,
Tridentina e Cadore) con l'appoggio della SETAF e V ATAF organizzarono la
difesa della valle, con l'ampio uso (teorico) di ordigni nucleari, mine e
testate di missili Honest John (american). Ci fu il primo uso sperimentale
degli elicotteri (sempre americani SETAF) in montagna. Alla fine delle
lunghe esercitazioni venne affermato che nonostante il largo uso di ordigni
atomici (sovietici) in montagna le fortificazioni permanenti mantenevano il
loro valore difensivo.

L'anno successivo (1958) il ministro Taviani annunciò che l'Italia si
sarebbe dotata di 4 battaglioni (20 rampe) di missili Honest John.

saluti

colonnello bottiglione

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Dino Sanguettoli
2005-01-09 21:59:20 UTC
Permalink
Post by Ciabattone
A parte il fatto che potrebbero essere segreti militari
ancor'oggi, ricordo che lungo il Torre vicino a Udine
Non penso. La linea difensiva dovrebbe essere stata progressivamente
disarmata a partire dal 1992, compreso il passaggio di alcune di queste
aree militari sotto la responsabilita' degli enti locali...
Post by Ciabattone
c'erano dei cartelli metallici con delle minacciose scritte
"VIETATO FOTOGRAFARE" e anche fare disegni o schizzi e cose
così.
Fantastico: il famoso cartello che ti avertiva, nel caso non te ne fossi
ancora accorto, che a poca distanza c'era un'opera fortificata... ;)
ciao. dino.
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Dino Sanguettoli
2005-01-09 21:59:02 UTC
Permalink
Post by alrimar
Cerco qualsiasi informazione, mappa, disegno, foto, schema, o scritto
per ricostruire e conoscere le fortificazioni i trinceramenti e gli
avamposti presenti nelle zone del friuli e del veneto riguardanti il
periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine della guerra
fredda.
Se per caso ti interessasse anche qualcosa sull'Alto Adige, sono sempre
disponibile. Non che abbia molto materiale, piu' che altro ricordi
d'infanzia.... ^__^

Un altro articolo sull'argomento e' "Le moderne fortificazioni di frontiera
italiane" di C.A.Clerici, G.Muran e S.Poli su RID 6/1996.
ciao. dino.
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